Autovelox fissi: vanno montati solo dove il limite di velocità è identico alle strade del circondario
Tutte le strade che si collegano a quella in cui è montato l’autovelox fisso devono rispettarne lo stesso limite di velocità. Altrimenti il rilevatore di velocità deve essere rimosso.
Il Ministero dei Trasporti ha confermato nei giorni scorsi l’applicazione di una regola fondamentale per determinare il luogo in cui installare autovelox fissi: questi vanno posizionati su una strada solo se in tutte le strade convergenti vige lo stesso limite di velocità. Il principio è stato ribadito dopo la richiesta avanzata dal Prefetto di Modena, che domandava la riaccensione di un autovelox spento per lo stesso motivo. Questi i fatti.
Nello scorso mese di aprile venne messo in funzione su strada Contrada un apparecchio di tipo fisso, che pizzicò oltre 15.000 indisciplinati nei primi 19 giorni di servizio. Strada Contrada è una direttrice ad alta densità di automobili, sulla quale è in vigore il limite dei 50 km/h; unisce la SP485 alla SS12 e transita lontano dal centro storico, in posizione quasi di campagna. Su molte delle vie che la intersecano si applica il limite dei 30 km/h. I funzionari del Ministero hanno evidenziato questa incongruenza ed ordinato di spegnere l’autovelox, come già decretato qualche mese fa. La Gazzetta di Modena rivela infatti che
il Comune ha cercato di ovviare a questi appunti rafforzando la segnalazione dell’autovelox con cartelli luminosi prima dell’apparecchio. Apparecchio sul quale è stato anche collocato un pannello che indica in tempo reale la velocità delle vettura al momento del suo passaggio
Comune e Prefetto immaginavano che queste correzioni avrebbero favorito la riaccensione, ma ciò non si è verificato. Anzi. Secondo tale principio vanno considerati irregolari anche gli autovelox di via Canaletto e di via Bellaria. Quest’ultimo in particolare è attivo da anni, senza che nessuno abbia mai sollevato alcuna questione La norma avrà effetti significativi sulle finanze della città emiliana: le multe elevate avrebbero determinato un incasso superiore al milione di euro.