Un neo-proprietario racconta le disavventure dopo aver acquistato una Tesla Model S incidentata
Informatevi a dovere prima di acquistare una Tesla Model S in condizioni non ottimali: le operazioni di ripristino potrebbero rivelarsi complicate e macchinose.
Un automobilista di San Diego ha raccontato i particolari dell’odissea in cui è rimasto coinvolto dopo aver acquistato una Tesla Model S di seconda mano. I fatti iniziano quando Peter Rutman vince un’asta e mette in garage una Model S Signature in versione 2012. Ciò si verifica nel marzo 2014, dopo che Rutman aveva formulato l’offerta migliore per un’automobile che negli Stati Uniti viene definita salvage title: questa espressione definisce i modelli coinvolti in incidenti e che le compagnie assicurative non ritengono profittevole riparare, messe in vendita ad un prezzo ben inferiore a quello di mercato.
Rutman acquistò infatti la berlina elettrica per 50.000 dollari, a cui ne avrebbe poi aggiunti 8.000 per riparare i danni al gruppo ruota anteriore destro. Qui inizia la sua disavventura. Perché l’azienda californiana vende le sue automobili in maniera diretta, senza appoggiarsi a concessionari indipendenti. “Tesla ha creato un meccanismo per cui non c’è alcun posto dove io possa andare – il suo commento –. Nessuno è autorizzato ad aiutarmi. Non sono autorizzati a vendere parti. Non sono autorizzati a visionare l’automobile. Nulla”. Rutman si è rivolto al costruttore affinché gli invii un tecnico certificato, che riaccenda il sistema di gestione: in mancanza di questa procedura le batterie della Model S non possono venir ricaricate.
In cambio Tesla ha domandato all’uomo di firmare una liberatoria, con la quale l’azienda californiana si riserva il diritto di stabilire se la vettura può tornare nuovamente su strada. “Il documento non rivela quale trattamento verrà riservato alla mia automobile – prosegue Rutman –. Possono prenderla, tenerla e farci quello che desiderano”. Un portavoce dell’azienda ha risposto al cliente, rimarcando come “la sicurezza rappresenta una priorità per Tesla e con la sicurezza non vogliamo scendere a compromessi. […] Mr Rutman ha acquistato un veicolo gravemente danneggiato, sul quale nutriamo dubbi circa la sua residua affidabilità. Non abbiamo ancora potuto ispezionarlo perché Mr Rutman non ha ancora firmato il modulo“.