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Volkswagen Golf GTE: prova primo contatto

Il modello di maggior successo della Volkswagen, la Golf, sarà presto disponibile anche nella variante ibrida plug-in. Ecco tutte le informazioni, e le nostre impressioni, sulla Volkswagen Golf GTE.


Volkswagen amplia ulteriormente la famiglia del proprio modello di maggior successo, la Golf, presentando la Volkswagen Golf GTE. Si tratta della prima Golf ibrida plug-in realizzata dalla Casa di Wolfsburg. Tale vettura adotta il motore 1.4 TSI, quattro cilindri turbo benzina, in abbinamento a un’unità elettrica. Ai due propulsori si affianca poi il cambio doppia frizione DSG a sei rapporti, appositamente sviluppato per i modelli ibridi. La potenza del sistema garantisce 204 cavalli e una coppia massima di 350 Nm. A seconda delle proprie esigenze il conducente può utilizzare la GTE in cinque differenti modalità di funzionamento (E-Mode, GTE-Mode, Battery Hold, Battery Charge e Hybrid Auto) contando sempre su sofisticate tecnologie d’ultima generazione, che illustreremo in modo dettagliato nelle prossime righe.

Aeroporto di Zurigo, è da qui che comincia il nostro primo contatto su strada. Dopo un breve briefing, nel quale i tecnici di Volkswagen illustrano le principali caratteristiche dell’auto e l’organizzazione della giornata, mi dirigo al posteggio. A livello stilistico la GTE combina elementi tipici delle GT e della e-Golf, soprattutto nella parte anteriore. In questa porzione il sistema di trazione elettrica afferma la propria identità attraverso la forma a C delle luci diurne a led e il listello blu, che si estende da parte a parte, nella calandra. Tutti gli altri elementi sottolineano, invece, il legame con la GTI. Nella vista laterale spiccano la modanatura e lo spoiler sul tetto, mentre, il posteriore mette in risalto i gruppi ottici a led e un doppio terminale di scarico cromato. Il look è poi completato da pinze dei freni blu e cerchi in lega dal piacevole disegno.

Volkswagen Golf GTE: primo contatto


L’abitacolo è accogliente, e come al solito, curato nei minimi particolari. I dettagli che contraddistinguono questa versione sono rappresentati dall’illuminazione blu, dai sedili sportivi in stoffa con cuciture blu, dal quadro strumenti specifico (con display Powermeter, monitoraggio autonomia, indicazione del livello di energia ed e-manager) e dal volante in pelle multifunzionale dedicato. E’ ora di partire!

Premo il pulsante start e vengo avvolto dal… silenzio. La messa in moto avviene nella modalità denominata E-Mode, ovvero a emissioni zero. La GTE, infatti, si avvia con il motore TSI solamente quando la batteria non è sufficientemente carica o in caso di temperature esterne molto basse.

Lascio l’aerostazione ad andatura obbligata, imposta dai rigidi limiti di velocità svizzeri, mi spinge subito alle prime verifiche su rumorosità e vibrazioni. Pari a zero. La GTE marcia nella più totale silenziosità, offrendo il classico confort di bordo delle sorelle con alimentazioni tradizionali, senza emettere nessun fruscio “maligno”. Dopo non molto abbandono il tratto a scorrimento veloce in favore d’interessanti, e tortuose, strade. A questo, non resisto al richiamo sportivo. Premo il pulsante GTE e nel restante tempo a disposizione, davvero limitato, concentro la mia attenzione sulla modalità di guida più sportiva.

In configurazione GTE il motore TSI e il motore elettrico lavorano contemporaneamente per sfruttare tutta la potenza del sistema e la coppia massima, garantendo (stando ai dati ufficiali dichiarati) l’archiviazione dello sprint da 0 a 100 km/h in 7.6 secondi e una velocità massima di 222 km/h. Se questo binomio piace per forza e allungo, il cambio a sei marce –riunisce in un unico modulo il motore elettrico, la frizione di separazione e il cambio a doppia frizione DSG- stupisce per rapidità e manovrabilità. Lo sterzo, comunicativo e diretto, si può tranquillamente catalogare come un buon compagno per la guida di tutti i giorni e un fedele alleato quando si alza il ritmo. Come per le GTI e GTD l’impianto frenante sfodera il giusto mordente, in ogni situazione, e non mostra segni di appannamento neanche dopo frenate decise con forti decelerazioni.

Veniamo al comportamento dinamico. Vista la sigla GT mi aspettavo un’auto con un assetto particolarmente rigido. Invece, mi sbagliavo. La GTE, seppur dotata di una taratura sportiva, non è così estrema da poter esser catalogata nelle sportive con assetto spacca schiena. Una scelta che ben si sposa con la filosofia della vettura, ideata per combinare al meglio le prestazioni con i consumi e la sportività con il comfort. Nel complesso risulta ben bilanciata e con una rassicurante tendenza al sottosterzo quando si forza il ritmo. L’elettronica se pensa che siate all’altezza della situazione vi lascia fare e vi consente di divertirvi. Quando si esagera interviene, prontamente, per salvarvi la pelle.

Volkswagen Golf GTE: primo contatto


La progressiva conoscenza del “carattere” della GTE è proporzionale all’aumento del piacere di guida. Purtroppo, però, il divertimento non dura molto. Il test è agli sgoccioli. Prima di lasciare la Golf GTE, come da tradizione, controllo il computer di bordo per rilevare i consumi ottenuti. Il valore che appare davanti ai miei occhi è degno di nota, soprattutto se si considera che non ho certamente attuato una guida eco friendly. Il display riporta infatti un consumo medio pari a 3.5 l/100 km.

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Per un approfondimento delle doti dinamiche, e un’analisi scrupolosa dei consumi nell’impiego quotidiano, aspetto di provare la Golf GTE durante una prova con una durata maggiore. Nel frattempo, nella pagina seguente, potete trovare tutte le informazioni sulla ibrida plug-in tedesca.

Volkswagen Golf GTE: tutto quello che c’è da sapere

Volkswagen Golf GTE: primo contatto

Volkswagen Golf GTE, come anticipato in aperture, è mossa da un motore 1.4 TSI, turbo benzina a iniezione diretta, e un motore elettrico. La potenza di sistema, ottenuta con il lavoro di entrambe le unità, è di 204 cavalli. Il motore elettrico è alimentato da una batteria ad alta tensione (sulla quale Volkswagen offre una garanzia di otto anni o 160mila km) agli ioni di litio, con una capacità di 8.7 kWh.

L’elettronica di potenza converte la corrente continua (DC) della batteria agli ioni di litio in corrente alternata trifase (AC) per il motore elettrico tramite transistor ad alte prestazioni. Di conseguenza, le interfacce dell’elettronica di potenza rappresentano il collegamento della rete di trazione alla batteria, il collegamento trifase al motore elettrico, la spina per collegare il convertitore DC/DC alla rete da 12 volt e un raccordo per il distributore di rete ad alta tensione. Il modulo funge da anello di congiunzione e regola il flusso di energia ad alta tensione tra il motore elettrico e la batteria agli ioni di litio.

La batteria della GTE può essere caricata in due differenti modi, sempre attraverso la presa integrata nella calandra del radiatore dietro al logo VW. La soluzione convenzionale prevede l’inserimento dell’apposita spina (di serie) in una presa da 230 volt. Se completamente scarica, la batteria viene ricaricata in circa 3 ore e 45 minuti. A richiesta, la Volkswagen offre una wallbox per garage o carport (3.6 kW). La batteria ritorna cosi? al livello massimo dopo circa 2 ore e 15 minuti. In alternativa, si possono utilizzare anche le colonnine di carica pubbliche.


Il cambio e? un automatico DSG a tripla frizione (doppia frizione e frizione di separazione) a sei rapporti, appositamente sviluppato per l’impiego ibrido. Quando possibile, la frizione di separazione stacca il TSI dall’asse anteriore motore e lo disinserisce, per esempio nella modalita? di avanzamento per inerzia (il cosiddetto “veleggiamento”). In questo caso la Golf GTE sfrutta l’energia cinetica e si muove senza forza motrice. Il motore elettrico e? stato integrato dalla Volkswagen nell’alloggiamento del cambio. Nel vano motore, sulla sinistra, si trova il TSI, al centro il motore elettrico (nella scatola del DSG) e a destra il cambio a doppia frizione.

Tutti i componenti sono sati ideati e realizzati per risultare compatti e leggeri. Il TSI pesa 102,8 kg, il motore elettrico 34 kg, il DSG 98,5 kg e l’elettronica di potenza 12 kg. Nel pianale della vettura, davanti al divano posteriore, si trova la batteria ad alta tensione, che pesa 120 kg. Con tutti i componenti, la GTE con la dotazione di serie ha un peso a vuoto di 1.524 kg.

Le tipologie di utilizzo della GTE sono cinque. Quando viene avviata si trova, automaticamente, nella modalità a emissioni zero E-Mode. Se si raggiunge uno stato di carica minimo della batteria ad alta tensione o se il guidatore richiede una potenza elevata, il sistema di trazione passa in automatico alla modalita? Battery Hold. La modalita? E-Mode viene quindi disattivata. La Golf GTE si comporta ora come una classica full-hybrid che, per esempio, carica la batteria tramite il sistema di recupero dell’energia in fase di frenata/decelerazione e, a seconda della situazione di marcia, passa automaticamente da TSI a motore elettrico e viceversa o utilizza entrambi i motori.


Spostando all’indietro il pomello della leva del cambio DSG (passaggio da D a B), e? inoltre possibile aumentare l’intensita? del recupero dell’energia. Premendo il pulsante GTE, come accennato, si attiva la modalità più sportiva con un lavoro in contemporanea dei due motori. Tramite il menu del sistema di infotainment e? inoltre possibile impostare la modalita? Hybrid Auto (l’energia accumulata nella batteria ad alto voltaggio viene utilizzata per supportare intensivamente il TSI, in modo da minimizzare il consumo di carburante) o la Battery Charge (ricarica batteria).

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Sulla Golf GTE l’e-BKV (servofreno elettromeccanico) ottimizza la forza frenante del guidatore, come sui servofreni delle vetture tradizionali. Nel caso dell’e-BKV, questa fase viene completata dalla interazione dei sistemi frenanti (brake blending), un processo in cui le decelerazioni piu? basse sono determinate esclusivamente da una coppia frenante del motore elettrico. In questo caso viene richiamata l’energia ottenuta in fase di recupero, da riversare nella batteria. Le decelerazioni maggiori a bordo della Golf GTE sono invece il prodotto dell’unione della coppia frenante del motore elettrico e quella dell’impianto frenante idraulico.

La Volkswagen Golf GTE sarà disponibile in un solo allestimento, nella variante di carrozzeria a cinque porte. In Italia l’inizio della prevendita è previsto per gennaio 2015 -l’inizio della commercializzazione avverrà nel primo trimestre dell’anno- con un prezzo stimato di circa 37mila euro. Se volete approfondire la vostra conoscenza sulle dotazioni offerte, andate alla pagina successiva.

Volkswagen Golf GTE: informazioni per il mercato italiano

Volkswagen Golf GTE: scheda tecnica

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