Nuova Jaguar XE: i dettagli sui motori
Stasera la presentazione a Londra. Il prezzo di attacco è di 37.750 euro.
29/09/2014, ore 13.30 – Jaguar diffonde nuovi dettagli tecnici sulla gamma propulsori della nuova XE: fra essi spicca il nuovo 2.0 turbodiesel, proposto in 2 varianti di potenza, 163 e 180 Cv. Tutti i dettagli a pagina 6.
La Jaguar XE, costruita su un telaio in alluminio, è lunga 4.672 mm ed ha un passo di 2.835 mm; la larghezza è pari a 1.850 mm, mentre l’altezza è di 1.416 mm. Parliamo della più leggera, aerodinamica e rigida berlina “Jag” mai realizzata: il prezzo di attacco in Italia della nuova segmento D inglese è di 37.750 euro, con le consegne nel nostro Paese che inizieranno a giugno 2015. La Jaguar XE dichiara un Cx da record, pari a 0,26. Al debutto anche il nuovo quattro cilindri “Ingenium” 2.0 diesel Euro 6 da 163 CV e 380 Nm di coppia: il consumo medio dichiarato è pari a 3,8 l/100 km, con emissioni di 99 g/km di CO2. Merito anche del nuovo servosterzo elettrico “EPAS”, una novità per Jaguar: promette una riduzione delle emissioni di CO2 fino al 3%, senza sacrificare il piacere di guida.
Il nuovo 2.0 a gasolio, sarà proposto anche con potenze superiori, pure con sovralimentazione biturbo, sempre con fasatura variabile, post-trattamento dei gas di scarico ed omologazione Euro 6. Più prestazionale la XE S, spinta dal 3.0 V6 con compressore volumetrico da 340 CV e 450 Nm ripreso dalla F-Type, da cui la nuova media di Coventry deriva anche la sospensione anteriore (al posteriore la “Integral Link“): la “esse” scatta da 0 a 100 km/h in 5.1 secondi, mentre la velocità massima è autolimitata a 250 km/h (consumo medio di 8.3 l/100 km; emissioni medie di CO2 pari a 194 g/km). Il peso in ordine di marcia della XE S parte da 1.474 kg. La trasmissione è affidata al cambio automatico ZF ad 8 rapporti, mentre per le 4 cilindri saranno disponibili nuovi manuali a 6 marce. La versione S della Jaguar XE è riconoscibile per le prese d’aria anteriori specifiche e per gli sfoghi d’aria laterali con finitura cromata mentre l’assetto offre una taratura dedicata delle sospensioni. Optional i cerchi da 20″.
Tra le novità, oltre al HUD con tecnologia Laser, c’è il sistema All Surface Progress Control (ASPC) che lavora tra i 3,6 e i 30 km/h utilizzando l’impianto frenante ed il propulsore per mantenere un’aderenza ottimale su fondi viscidi, una sorta di cruise control intelligente. Presente anche la telecamera con visione a 360°, che consente di gestire il cruise control attivo e la frenata automatica d’emergenza, ma anche di riconoscere la segnaletica stradale e completa il sistema di parcheggio automatizzato. Nelle pagine seguenti tutti i dettagli sulla XE e sul nuovo sistema infotelematico “InControl”. Ulteriori specifiche sulla vettura saranno diramate al Salone di Parigi. Curiosità: la XE contiene 46 kg di materie plastiche riciclate e di materiali rinnovabili che contribuiscono a ridurre il suo impatto ambientale.
Jaguar XE: sarà presentata l’8 settembre
UPDATE 01/09/2014: fra una settimana Jaguar toglierà i veli alla Jaguar XE S. La gamma completa della XE sarà invece presentata al Salone di Parigi durante la conferenza stampa del 2 ottobre (ore 14:00). A pagina 5 trovate tutti nuovi dettagli del sistema di infotainment della nuova Jaguar XE.
15/07/2014 – La nuova Jaguar XE sarà svelata il prossimo 8 settembre a Londra: la conferma arriva dalla stessa casa madre che ha diffuso anche alcune informazioni tecniche sul modello, destinato a rivaleggiare nel segmento D premium con Audi A4, BMW Serie 3, Mercedes Classe C… e la nuova berlina media di Alfa Romeo. Progettata ed ingegnerizzata nel Regno Unito, la XE sarà la prima Jaguar ad essere assemblata nel nuovo impianto produttivo, appositamente costruito, di Solihull nel West Midlands.
La XE sarà la prima vettura del segmento con monoscocca in alluminio e, come specifica la stessa Jaguar, “è stata ideata per essere la più avanzata, efficiente e raffinata berlina sportiva della sua classe”. Sotto al cofano pulserà una nuova famiglia di propulsori diesel e benzina denominata “Ingenium”; questi ultimi saranno costruiti nel Regno Unito nel nuovo Engine Manufacturing Facility di Jaguar Land Rover. I nuovi motori permetteranno velocità massime fino ad oltre 300 km/h, con le versioni più pulite capaci di limitare le emissioni inquinanti a meno di 100g di CO2 per km.
Gli Ingenium giungeranno sul mercato come i motori più testati e sperimentati mai impiegati da Jaguar Land Rover. Prima ancora che sia venduto, il primo Ingenium avrà già superato l’equivalente di più di 8 anni di test: fra questi, sono incluse una vasta gamma di prove di integrità e durata, comprese oltre 72.000 ore al dinamometro e 3.200.000 chilometri in situazioni reali.
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Jaguar XE: i motori Ingenium
Ingenium è una famiglia totalmente nuova di motori turboalimentati diesel e benzina, compatti e leggeri, ed in grado di garantire basse emissioni. I motori di questa famiglia riescono ad essere fino ad 80 chili più leggeri di un attuale V6, al fine di garantire una migliore guidabilità. Nella loro progettazione sono state inoltre impiega tecnologie brevettate per ridurre gli attriti, a tutto vantaggio del piacere di guida, ma anche dei consumi e delle emissioni inquinanti. Inutile dire che, in ogni loro variante, saranno dotati di sovralimentazione mediante turbocompressore, singolo o doppio.
Gli ingegneri motoristi Jaguar Land Rover di Whitley e Gaydon hanno scelto per gli Ingenium, sia diesel sia benzina, monoblocchi realizzati in alluminio che condividono corsa, alesaggio, spaziatura fra cilindri e la cilindrata, di 500 cc. Questi nuovi propulsori sono configurabili per facilitarne l’installazione su tutta una gamma di nuovi veicoli Jaguar e Land Rover, nonché scalabili verso l’alto ed il basso, per creare in futuro diverse varianti con cilindrate maggiori o minori.
Altra caratteristica importante è l’adattabilità ad una serie di layout, inclusa la trazione posteriore, la trazione integrale inseribile e permanente; tali motori sono inoltre progettati per abbinarsi sia a trasmissioni manuali e automatiche che a sistemi ibridi con propulsione elettrica. Nel primo Ingenium che andrà in produzione, il 2 litri diesel noto come AJ200D, l’attrito è diminuito del 17% rispetto al modello corrente e ciò dovrebbe contribuire a rendere tale propulsore uno dei più efficienti e reattivi diesel 2.0 del segmento.
Jaguar XE: le tecnologie per ridurre gli attriti interni
I motori Ingenium si avvalgono di 6 tecnologie chiave che si combinano a ridurre gli attriti: cuscinetti a rulli sugli alberi a camme ed i contralberi sostituiscono le superfici di contatto lavorate a macchina. Pompe dell’olio a portata variabile controllate da computer che risparmiano energia inviando la quantità ottimale di olio a tutti i regimi, carichi e temperature. Pompe dell’acqua a portata variabile controllate da computer, che regolano la quantità di refrigerante che fluisce nel motore a seconda della temperatura, della velocità e delle condizioni di marcia. Il sistema di raffreddamento split o a circuiti gemelli, offre il doppio vantaggio di diminuire le emissioni, accelerando il riscaldamento e di riscaldare più rapidamente l’abitacolo nelle giornate fredde.
Il sistema di azionamento camme è semplificato per applicazione modulare. Gli alberi motore non sono in asse col centro del monoblocco. Gli ugelli di raffreddamento dei pistoni, a controllo elettronico, migliorano l’efficienza nel circuito di pompaggio olio. Gli ugelli vengono disattivati quando non è richiesto il raffreddamento dei pistoni. Così la temperatura di esercizio è raggiunta più rapidamente, contribuendo a ridurre le emissioni di CO2.
Jaguar XE: Il sistema sospensivo
Jaguar non fa mistero di voler collocare la XE al vertice del segmento di appartenenza in termini di guidabilità: è per questo che la vettura si avvale di un sistema sospensivo particolarmente sofisticato. Montata su un telaio ausiliario con torrette di sospensione in fusione di alluminio, la sospensione anteriore a doppio braccio trasversale della XE, è basata su quella della sportiva F-TYPE ed include alcune componenti fondamentali progettate per offrire gli stessi livelli di rigidità della XFR: ciò dovrebbe consentire alla XE di godere dello stesso livello di agilità e di sensibilità dello sterzo delle suddette supercar. Molte componenti sono realizzate in alluminio forgiato e pressofuso e alcune vengono prodotte attraverso un procedimento brevettato.
Unica in questo segmento anche la sospensione posteriore Integral Link che, a detta di Jaguar, “offre maggiori vantaggi rispetto alle convenzionali sospensioni multi-link”. Fornendo rigidità laterale e longitudinale, la composizione Integral Link dovrebbe assicurare una risposta più immediata ed una maggiore maneggevolezza, mantenendo al tempo stesso, una guida piacevole. Anche in questo caso svariati elementi della sospensione Integral Link sono in alluminio forgiato o pressofuso. Sono state utilizzate tecniche produttive specifiche per ottenere robustezza e leggerezza. La XE sarà anche la prima Jaguar ad essere equipaggiata con l’ultima generazione del sistema Electric Power Assisted Steering: algoritmi più recenti per la gestione dello sterzo garantiscono maggiori possibilità per la calibrazione dei sistemi idraulici e offrono, secondo la casa madre, una migliore sensazione di guida.
Jaguar XE: All Surface Progress Control
Anche se dotate del sistema di controllo di trazione e stabilità, le vetture con trazione posteriore possono avere difficoltà nelle partenze da ferme su superfici molto scivolose. Per questo motivo, Jaguar ha sviluppato l’All Surface Progress Control, una funzionalità totalmente nuova nel segmento. Sviluppato grazie all’esperienza di Jaguar Land Rover nei sistemi di trazione per l’off-road, l’ASPC è in grado di fornire elettricamente trazione in modo più agevole rispetto a quella raggiungibile senza tale sistema: esso funziona come un cruise control a bassa velocità, in grado di fornire una trazione ottimale anche nelle condizioni più estreme, senza slittamenti e senza che il guidatore utilizzi i pedali.
Jaguar XE: il telaio in alluminio
Progettata sulla base dell’architettura modulare Jaguar, la XE è l’unica vettura della sua classe ad avere una monoscocca composto per più del 75% in alluminio, il 70% del quale ad alta resistenza (serie 6000): uno chassis sviluppato sulla base della quinta generazione della tecnologia di saldatura e rivettatura dell’alluminio della casa inglese. La riduzione del peso raggiunta, consente alla XE di essere la Jaguar più efficiente di sempre nei consumi di carburante, necessitando, con le motorizzazioni più parsimoniose, di meno di 4 litri ogni 100 km nel ciclo combinato ed emettendo meno di 100 g/km di CO2 (dati in fase di omologazione). La Jaguar XE è anche la prima vettura al mondo ad utilizzare una nuova tipologia di alluminio ad alta resistenza chiamato “RC 5754”: questa nuova lega presenta un elevato livello di materiale riciclato ed offre un significativo contributo all’obiettivo di Jaguar di voler utilizzare il 75% di materie recuperate entro il 2020.
Jaguar XE: la prima foto del frontale
E’ questa la prima foto “senza veli” della nuova Jaguar XE, ritratta insieme alla cantante soul Emeli Sandé che sarà testimonial dell’auto nella presentazione londinese dell’8 settembre. Guardando con maggiore attenzione la calandra dell’auto, si scorge il logo “S”, posto alla sinistra del badge Jaguar; segno che nel cofano è nascosto un motore ad alte prestazioni: potrebbe trattarsi del V6 3.0 sovralimentato da 380 Cv di potenza, mutuato della F-Type S.
Jaguar XE: il sistema di infotainment
Il sistema di infotainment “InControl” della nuova Jaguar XE è progettato intorno ad uno schermo touchscreen da 8 pollici, dotato di un interfaccia di utilizzo che in Jaguar definiscono “chiara ed intuitiva“. Il sistema è inoltre dotato di controllo vocale che consente di richiamare alcune funzioni senza dover distogliere lo sguardo dalla strada. L’ InControl consente inoltre una completa integrazione con gli smartphone dotati di sistema operativo iOS e Android: mediante il proprio cellulare è possibile collegarsi all’auto da ogni parte del mondo e controllare in remoto una serie di funzionalità del veicolo, come la climatizzazione dell’abitacolo (programmabile fino ad una settimana prima), l’apertura e la chiusura delle portiere o l’avvio del motore.
Jaguar InControl Apps consente agli utenti di accedere alle applicazioni del proprio smartphone attraverso il touchscreen del veicolo, integrando funzioni come la chiamata in conferenza, la ricerca automatica di un parcheggio o la prenotazioni di alberghi e ristoranti. Il sistema infotelematico della XE funziona anche come un hotspot Wi-Fi, consentendo a più dispositivi la connessione ad internet: il segnale è assicurato dall’antenna del veicolo.
Altra chicca tecnologica della nuova Jaguar XE è l’head-up display con tecnologia laser (HUD), una prima assoluta nel settore automotive: l’HUD laser garantisce la proiezione sul parabrezza di immagini nitide e colori ad alto contrasto e fornisce al conducente informazioni quali velocità mantenuta dal conducente e le istruzioni relative alla navigazione satellitare, rendendo l’esperienza di guida ancore più sicura. Oltre ad assicurare una migliore qualità dell’immagine, l’ HUD laser è più piccolo e quasi 1/3 più leggero rispetto ai sistemi attualmente esistenti. Da segnalare, a richiesta, la presenza di un sofisticato impianto audio by Meridian che promette di essere uno dei migliori sistema audio per auto del mondo.
Jaguar XE: i nuovi motori Ingenium a gasolio
Nel quarto ed ultimo aggiornamento sulla tecnica della nuova Jaguar XE, il costruttore inglese torna a parlare di motori ed in particolar modo del nuovo 2.0 turbodiesel, costruito in alluminio. Il quattro cilindri verrà proposto con due livelli di potenza: l’entry-level da 163 CV e 380 Nm (da 1.750 a 2.500 giri) e la più potente versione da 180 CV e ben 430 Nm, erogati sempre tra 1.750 e 2.500 rpm. Omologato Euro 6, il nuovo 2.0 è in grado di consumare 3,8 l/100 km nella versione meno potente, emettendo 99 g/km di CO2 ( 109 g/km la variante da 180 Cv).
Da sottolineare la presenza di mirati accorgimenti tecnici per ridurre frizioni interne, vibrazioni e rumorosità: a tal fine i nuovi “Ingenium” a gasolio vantano il doppio contralbero di equilibratura, cuscinetti a rullo di alta qualità per l’albero a camme, gli iniettori disaccoppiati, l’isolamento acustico della coppa dell’olio, e l’adozione di una ruota dentata leggermente ovale (0,5 mm) a comando della pompa di iniezione. Nutrita e completa anche la gamma di propulsori a benzina, composta da tre unità: alla base troviamo il 4 cilindri 2.0 turbo “GTDI” ad iniezione diretta, proposto in un power-step da 200 CV (a 5.500 giri) e 280 Nm (da 1.750 a 4.000) ed uno, più prestazionale, da 240 CV (a 5.500 giri) e 340 Nm (da 1.750 a 4.000).
Al vertice della gamma, in attesa del possibile arrivo di un motore 8 cilindri, il 3.0 V6 volumetrico da 340 CV (a 6.500 giri) e 450 Nm (a 4.500), destinato alla XE S e già impiegato sulla sportiva F-Type. La trasmissione è affidata per tutte alle ruote posteriore e, a differenza dei diesel, disponibili di serie con il cambio manuale a sei marce, i motori benzina saranno commercializzati con il solo automatico ZF ad otto rapporti. Quest’ultimo sarà offerto in opzione sulle unità a gasolio.