Le automobili nella letteratura: la Toyota AE86 di Initial D
La nostra rubrica sulle automobili nella letteratura si sofferma oggi sulla Toyota AE86 di Initial D, fortunato manga che racconta le avventure di un giovane pilota nel mondo delle corse di strada.
Initial D è uno dei tanti manga in cui l’automobile svolge un ruolo di primario spessore. Il protagonista è Takumi Fujiwara, 18enne che aiuta il padre nella gestione di un negozio di tofu e si occupa delle consegne per le tortuose strade del monte Akina. Guida una Toyota Sprinter Trueno, vettura conosciuta anche con la sigla AE86 e che lo aiuta prima ad affermarsi e poi ad imporsi nel mondo delle corse su strada. La prima serie sale di tono quando il ragazzo viene ingaggiato da Speed Stars. Speed Stars è una formazione della Prefettura di Akagi, sfidata da Red Suns e giudicata da tutti come favorita.
D’ogni modo un pilota della Speed Stars viene coinvolto in un incidente e deve alzare bandiera bianca. E’ sostituito quasi per caso dal talentuoso Fujiwara, che inizia in tal modo la carriera del pilota e finirà poi con l’essere coinvolto nel progetto Initial D, a cui partecipano piloti di notevole bravura e che porta i suoi componenti a viaggiare alla ricerca di avversari sempre più competitivi. Il manga venne pubblicato nel 1995 e deve la propria origine a Shuichi Shigeno, che pubblicò 48 tankōbon (i fumetti nel tradizionale formato giapponese).
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La vettura più significativa è come scritto la Toyota Sprinter Trueno, divenuta celebre con il più noto codice interno AE86. La due volumi esordì nel 1983 e fu lanciata con il quattro cilindri 1.6 della MR2, che sviluppava 130 CV e 150 Nm. La trazione era posteriore, il cambio manuale a 5 rapporti e la massa inferiore alla tonnellata. Rimase in produzione fino al 1987. Nel manga vennero rappresentate anche altre vetture di produzione giapponese, come ad esempio Mazda RX-7, Mitsubishi Lancer EVO e Subaru Impreza WRX.