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Toyota Aygo: primo contatto, Video e listino prezzi

Toyota Aygo, Peugeot 108, Citroen C1, non puoi parlare di una senza tener conto delle altre due. Ma questa volta, quasi 10 anni dopo la loro comparsa sulla scena automobilistica, la vera protagonista è la Toyota Aygo.

Toyota Aygo, Peugeot 108, Citroen C1: non dico che la Aygo sia la “migliore”, anche perché non ho provato le altre due, dico semplicemente che delle tre è quella che ha una personalità molto più decisa e dirompente rispetto alla prima edizione e alle consorelle. E’ un dato di fatto che emerge a prima vista (com’era successo già al salone di Ginevra dove hanno fatto la loro prima apparizione) e che rivela una aspirazione di distinzione e di leadership da parte di Toyota più forte e decisa che mai, basata sull’immagine e il “life style” giovanile non meno che sulla tecnica. Un solo motore, 1000 cc, 3 cilindri, 69 cv, dai consumi ed emissioni ridotti all’estremo possibile oggi. Unica variante a scelta il cambio, che può essere anche automatico con la possibilità di comando manuale usando i “paddle” sotto il volante.

Toyota Aygo su strada


Per il percorso di prova fra Amsterdam e Rotterdam, particolarmente suggestivo, a me è capitata proprio la versione con cambio automatico abbinata al motore più parsimonioso ed ecologico della serie: dati dichiarati di 88 g/km e 3,8 litri per 100 Km, per un motore con start&stop che inevitabilmente non brilla in fatto di prestazioni e si fa sentire nell’abitacolo di una vettura da 3,45 metri di lunghezza, pur ampiamente rivisitato dai tecnici della Toyota.

Come sempre qualsiasi auto è frutto di un compromesso e in questo caso un 3 cilindri aspirato, chiamato a spingere una macchina da 1.240 chili al minimo esasperato di emissioni, per di più con trasmissione automatica, mi è apparso come una esagerazione anche nei panni di un automobilista italiano alle prese con il caro benzina. Nel caso specifico è stato istintivo usare le palette per ottenere dal motore un po’ di fiato.

Meglio, dunque, la soluzione del 95 g/km e 4,1 lt/100 km che offre quel tanto in più sufficiente a recuperare un po’ di brio in accelerazione (per capirsi 0-100 in 14,2”) che tanto serve nel traffico urbano.

Toyota Aygo: Multimedialità da alto di gamma

Nuova Toyota Aygo 2014

Ben distribuito e migliorato per quanto possibile lo spazio interno e perfino nel vano bagagli, si viaggia agevolmente in due lasciando lo spazio vitale posteriormente purché i passeggeri siano di taglia accettabile ma se sono bambini è certamente meglio, rispettando la missione di questo genere di vetture.

Per il resto, precisione e agilità di guida, comfort medio sui diversi fondi stradali anch’essi migliorati rispetto alla vecchia edizione, non richiedono critiche particolari che riappaiono invece in una certa misura sui materiali di finiture calibrate evidentemente con il bilancino tenendo d’occhio i costi.

In compenso Aygo 2014 risponde generosamente alle esigenze multimediali con un impianto (x-touch) di nuova generazione capace anche di trasferire sullo schermo da 7 pollici, al centro della plancia, funzioni e app dello smartphone personale, una dotazione di serie sulle versioni intermedie x-play che di certo alza la media in pagella.



Toyota Aygo verso il primato

Nuova Toyota Aygo 2014

Le vere scelte riguardano invece la notevole quantità di personalizzazioni disponibili “grazie ad un’innovativa gamma basata su 2 allestimenti, 2 versioni speciali che verranno rinnovate su base periodica e la disponibilità di 2 pacchetti interni ed esterni” sottolinea con enfasi David Terai, responsabile del progetto Aygo, segnalando in particolare i 10 elementi estetici facilmente sostituibili anche anni dopo l’acquisto.

Una formula quindi del tutto inedita e coraggiosa per il lato giapponese della famiglia che questa volta rompe decisamente il fronte di quello stile conservativo e un po’ borghese della prima edizione mantenuta invece dalla due francesi. Fra poco, quando dopo l’estate inizieranno le consegne (le prenotazioni sono già avviate), scopriremo le preferenze del pubblico che di certo saranno nette a favore dell’una o delle altre, e vedremo se la nuova Aygo sostituirà Peugeot 108 nel ruolo di più venduta della triade nel totale dei nove anni di mercato.

Non manca una versione decisamente particolare, creata appositamente per stupire. Non è una novità assoluta, la Aygo Dj concept esisteva anche nella versione per il modello precedente, ma rimane un’idea simpatica per eventi e fiere.

Fin qui vi ho parlato la vettura, nella prossima pagina vi racconto l’offerta dell’Aygo a 100 euro al mese…

Toyota Aygo a 100 euro al mese

Nuova Toyota Aygo 2014

Dicevamo: la nuova Toyota Aygo sostituirà Peugeot 108 nel ruolo di più venduta della triade nel totale dei nove anni di mercato? C’è da dire che Aygo, visibilmente meno datata delle francesi, era già passata in testa nel 2013 e negli ultimi mesi. In fase positiva, si prepara oggi a consolidare il proprio successo sulla base di un parco Aygo circolante in Italia di 144.000 vetture. La scommessa è sul provocatorio fattore “X” che spicca sul design complessivo del frontale: avrà l’effetto programmato alla luce delle fantasiose esigenze del pubblico di oggi, soprattutto giovane ma non solo?

Le “urban car” più o meno “firmate” stanno conquistando un ruolo crescente e la piccola Toyota potrebbe inserirsi proprio in quella fascia con un listino che al momento prevede 14 alternative, fra 3, 5 porte, cambi manuale e automatico e i diversi allestimenti, compreso fra 11.350 e 14.500 euro.

E, a proposito di formule commerciali, Toyota propone con Aygo una soluzione inedita che potrà spiazzare la concorrenza. Si chiama “Pay X Drive” e prevede una rateazione da 100 euro al mese (simile quindi a un moderno noleggio) per 48 mesi al 4,90% di interessi e un minimo acconto entro i 3.000 euro, anch’essi finanziabili senza interessi per 24 mesi. Ma la novità maggiore sta nella possibilità di interrompere l’acquisto in qualsiasi momento senza penalità e la certezza di un valore futuro garantito.

Toyota Aygo e le sue sorelline: una storia lunga 10 anni

Nuova Toyota Aygo 2014

Tre city car, figlie di uno stesso progetto e di un’unica fabbrica, identiche (sotto pelle) eppure diverse con altrettanti marchi in bella evidenza, un solo business industriale sotto il nome di TPCA (Toyota Peugeot Citroen Automobiles) che non rischia mai di perdere, comunque si dividano le scelte del pubblico. Un progetto e un piano industriale che fece scalpore quando fu annunciato nel 2001.

Un po’ di storia recente non guasta anche in tempi come questi in cui si brucia rapidamente un presente sempre figlio di nessuno. Fu l’allora presidente di PSA Peugeot-Citroen, Jean Martin Folz, erede della politica aziendale radicalmente antigiapponese di Jaques Calvet, a lanciare la proposta della Joint-Venture (società congiunta, alla pari) alla Toyota cui sarebbe stata affidata la responsabilità della produzione lasciando ai francesi il compito degli acquisti e delle forniture necessarie, nel proprio territorio.

Kolin sarebbe stata così una fabbrica da 300.000 unità (oggi la capacità si spinge a 340.000) diverse solo nell’estetica, da dividere equamente fra le tre marche al costo di un unico prodotto dalle migliori economie di scala e con un “break even” (il limite produttivo oltre il quale scattano gli utili) molto basso. Le prime macchine uscirono nel 2005 e da allora ne sono state prodotte e vendute 2,4 milioni alla media di circa 800.000 per marca.

Fin qui l’affare comune, semplice e complesso al tempo stesso, che ha funzionato e funziona perfettamente senza ombre e senza screzi rilanciato ora con un investimento di 540 milioni di euro e l’assunzione di 700 persone fino a 3.200 addetti.

Ma subito fuori dalla fabbrica di Kolin, a due passi da Praga, i partner sono del tutto rivali e pronti a darsi battaglia fino all’ultimo cliente. Nessun fair play reciproco a cominciare dal debutto stradale dedicato in questi giorni alla stampa internazionale, addirittura simultaneo per Aygo e C1 ad Amsterdam (salvo Citroen Italia che ha preferito Roma). Stesso debutto, a un’incollatura, per Peugeot che per identificare la seconda edizione della sua “107” ha scelto il numero 108 e Parigi (ca va san dire) per lo show mediatico. Insomma una bizzarra pluri-competizione fra due francesi della stessa famiglia, ma anche fra due francesi e una giapponese e infine di tutte e tre contro le rivali di mercato, dalla WV up! alla 500 e oltre, che è poi la vera scommessa finale.

Di qui in poi la competizione commerciale continuerà senza esclusione di colpi sul web e nelle concessionarie e in entrambi i casi i clienti avranno un bel da fare nel definire le loro scelte, tali e tante sono le formule, le varianti e le interpretazioni, come dicevo prima, proposte per ognuna delle tre “gemelle” nate in tempi non sospetti e oggi ancora più adatte ai tempi.

Toyota Aygo 2014: Listino Prezzi Ufficiale

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Totota Aygo: Fotogallery completa

Nuova Toyota Aygo 2014

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