Lexus CT Hybrid, il video e la nostra prova su strada
La più piccola auto del marchio Lexus giunge alla sua seconda generazione, rinnovata nell’estetica e nel prezzo mette nel mirino le vetture premium del segmento C
Giunta sul mercato solo nel 2011 la Lexus CT 200H ruppe gli schemi del marchio giapponese proponendosi contemporaneamente sia come prima Lexus del segmento C, sia come prima Lexus a trazione anteriore. Una Lexus più piccola del solito ma per questo anche una Lexus che diventava più popolare e in grado di avvicinare nuovi clienti ad un brand esclusivo e solitamente appannaggio di una ristretta fascia di potenziali acquirenti.
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Con questo modello però Lexus anticipò letteralmente i tempi e le tendenze di mercato poi sviluppatesi negli anni a seguire. Si è assistito infatti ad un progressivo spostamento verso il basso di alcune fasce di mercato, con gli automobilisti che, complice la crisi, spesso al momento della sostituzione dell’auto si sono indirizzati verso segmenti più bassi rispetto al passato il tutto a parità di occupazione e di ceto sociale. L’intuizione dunque corretta non ha però generato risultati immediati, perché la prima versione della Lexus CT200H non ha riscosso particolari successi commerciali, scontrandosi con un pubblico poco preparato verso il marchio giapponese, privo inoltre di uno storico nel segmento C e proposta ad un prezzo tra i più alti della categoria.
Ma nel 2014 CT200H rilancia la sua candidatura come auto di largo interesse nel segmento C, aiutata da un design rivisto e reso molto più accattivante, moderno e ricercato, forse dei soliti contenuti altamente tecnologici offerti dalla sua motorizzazione ibrida e dai vantaggi che questo tipo di propulsione può offrire. “Last but not least” la nuova CT200H si propone ad un prezzo decisamente più contenuto rispetto al passato, rendendola così più appetibile ad una fascia di pubblico ben più vasta rispetto al passato.
Il prezzo di lancio per la versione base sarà infatti di soli 22.900€ fissando così un divario fortissimo rispetto al passato a tutto vantaggio del nuovo modello e delle sua potenziale diffusione.
L’ibrido: la sua ascesa passa dal segmento C
L’ibrido oggi non è più un motore per pochi, non è più qualcosa di sconosciuto da osservare con diffidenza, non è più una tecnologia interessante ma tutta ancora da valutare. L’ibrido in Italia così come in Europa ha infranto rapidamente numerosi tabù, dimostrando la sua validità tecnologica insieme ai suoi chiari vantaggi in termini di rendimento urbano, riduzione dei consumi, riduzione delle emissioni inquinanti e soprattutto comfort di guida associato a doti di affidabilità inarrivabili per un motore convenzionale.
Questo perché l’ibrido elimina alcuni componenti a rischio, diminuisce le sollecitazioni meccaniche su freni e organi di trasmissione, non utilizza pompe di alta pressione o frizioni spesso troppo delicate. Insomma un ibrido più maturo non solo tecnicamente, ma anche sotto il profilo della comunicazione oltre che nella fiducia guadagnata presso i propri acquirenti.
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Non è un caso neanche che il gruppo Toyota Lexus scelga proprio il segmento C come ariete per la penetrazione del mercato, un segmento nel quale gli automobilisti sembrano essere più ricettivi verso questa tecnologia, più informati e anche più esigenti e disposti a seguire nuove strade. Non fu un caso che proprio il segmento C fu quello che per primo decretò il successo contribuendo alla larga diffusione dei primi turbodiesel a iniezione diretta. Mentre se analizziamo il mercato dello scorso anno notiamo come proprio in Italia la diffusione dei motori ibridi sia lievitata esponenzialmente toccando il picco storico di circa 15.000 auto ibride vendute nel solo 2013.
Osservando i dati di mercato scopriamo un altro aspetto molto interessante che sancisce in modo evidente l’ascesa dell’ibrido nelle preferenze degli automobilisti. Nel 2013 infatti la Toyota Auris, venduta principalmente in versione ibrida, ha registrato un boom delle vendite (con quasi 6.000 auto immatricolate) scalando la classifica generale dietro la solita Golf ma superando due concorrenti d’eccezione come le nuove Ford Focus e la Opel Astra.
L’importanza strategica del segmento C, pur frastagliato nei suoi sotto gruppi è confermata dalla larga presenza di vetture ibride in questa categoria, si va infatti dalla Prius alla Prius Plus, dalla Auris fino alla nuova CT200H che va ad inserirsi nella fascia più alta di questo segmento con l’obbiettivo dichiarato di vendere circa 1.000 esemplari nel 2014, raddoppiando così le 532 immatricolazioni della CT nel 2013.
CT Hybrid La Tecnica
Unico marchio al 100% ibrido, Lexus conserva il più alto valore nel tempo ed è in testa per il terzo anno consecutivo nella classifica per affidabilità. La Lexus CT Hybrid è anche la prima Lexus progettata da un ingegnere donna. Di fatto il pianeta donna rappresenta il 44% degli acquirenti e influenza il 60% delle scelte. Responsabile del progetto CT Hybrid dal 2012, la giapponese Chica Kako è a capo di 1400 tra ingegneri e staff. Kako-san è una Material Engineer che è entrata a far parte della Toyota Motor Corporation (TMC) nel 1989 ed è stata la responsabile dello sviluppo di materiali interni ed esterni e di materiali isolanti, oltre ad aver risolto diverse problematiche legate all’appannamento degli interni e all’ingresso di odori nell’abitacolo.
I miglioramenti rispetto al modello precedente sono mirati e riguardano principalmente il telaio. Ad esempio la rigidità del telaio è assicurata dall’inserimento di 20 nuovi punti di saldatura attorno all’apertura del portellone e dall’utilizzo di una particolare tecnica di incollaggio per il sottoscocca. La maggiore rigidità strutturale ha consentito di affinare la messa a punto delle sospensioni, con l’ottimizzazione della molla a spirale, l’adozione di una nuova valvola per gli ammortizzatori e la modifica del diametro della barra stabilizzatrice posteriore, che insieme contribuiscono a migliorare il comfort di guida senza alcun compromesso in termini di handling.
Il sistema Lexus Hybrid Drive unisce un motore benzina a ciclo Atkinson da 99 CV/73 kW e 1.798 cc a un potente motore elettrico da 80 CV/60 kW, la potenza combinata è di 136 CV/100 kW, che la rende capace di una accelerazione da 0-100 km/h in 10,3 secondi e una velocità massima di 180 km/h.
L’aerodinamica della vettura è stata affinata grazie all’adozione di nervature sulle portiere e pinne stabilizzatrici sui gruppi ottici posteriori. Questi accorgimenti ottimizzano il flusso dell’aria lungo la scocca per ridurre le vibrazioni della vettura. Le ulteriori pinne posizionate sui rivestimenti inferiori del motore e del pianale posteriore aiutano inoltre a ottimizzare la deportanza e migliorare l’aderenza e la stabilità del veicolo
Per migliorare il comfort a bordo la nuova CT HYBRID presenta ben 94 affinamenti realizzati per ridurre ulteriormente i livelli di NVH, in particolare per limitare le frequenze medio-alte all’interno dell’abitacolo. Le cavità sono state riempite con un materiale più denso in maniera tale da ridurre ulteriormente il rumore proveniente dal vano motore. L’adozione di rivestimenti isolanti per gli archi ruota posteriori e di nuovi separatori per il parafango anteriore contribuiscono a ridurre il rumore proveniente dalla carreggiata. Persino il condotto di aspirazione ha subito modifiche nella sua forma per minimizzare i rumori di aspirazione e migliorare il sound della vettura.
Dal punto di vista dinamico è stata modificata la gestione elettronica e la mappatura che controlla il motore elettrico per migliorare la risposta dell’acceleratore e fornire un migliore feeling sul pedale. In aggiunta alla modalità Normal della trasmissione Full Hybrid sono disponibili tre ulteriori modalità di guida ‘on-demand’ (EV, ECO e SPORT) da scegliere attraverso il selettore a manopola oppure con il comando EV posizionato accanto ad esso. Queste modalità impostano un comportamento più dinamico oppure più rilassato da parte della vettura, migliorando l’efficienza, i consumi e le emissioni, oppure incrementando le prestazioni e la dinamica del veicolo.
Infine la nuova CT Hybrid è già stata omologata Euro 6, a questo si aggiunge una significativa riduzione delle emissioni che assicura livelli di CO2 chiaramente superiori a qualsiasi modello con propulsione standard. I modelli equipaggiati con cerchi da 15” dispongono di serie di pneumatici con bassa resistenza al rollio, studiati per ridurre le emissioni di CO2 di 5 g/km rispetto alla precedente generazione, per un totale di soli 82 g/km. I numerosi affinamenti aerodinamici hanno anche ridotto le emissioni del modelli equipaggiati con i cerchi da 16”, che scendono da 94 a soli 88g/km.
Design e interni
La sfida della nuova ibrida Lexus comincia dallo stile, con la nuova griglia frontale tridimensionale. La mutazione genetica comprende anche un profilo più basso e sportivo, accentuato dallo spoiler posteriore con l’antenna a ‘pinna di squalo’, dai sottili fari a LED e dai cerchi in lega da 16 e 17 pollici. All’interno si assapora il lusso Lexus con 5 varianti di finitura e 6 tappezzerie tra tessuto e pelle. Tra le innovazioni, il volante da 370 mm, mutuato dalla IS, il battitacco in alluminio firmato, la strumentazione con il display TFT da 4,2 pollici, le connessioni USB e per il cellulare e il pregiato sistema audio Mark Levinson in opzione, con 13 altoparlanti in bambù.
A centro plancia svetta il display da 7 pollici del Lexus Premium Navigation, con Hard Disk da 40 Gb, riconoscimento vocale in 14 lingue e 29 aggiornamenti tra cui City View, Google Street View, connettività Wi-fi e mappatura digitale delle strade. Al sistema si integra il Remote Touch con cui gestire audio, climatizzatore, telefono e navigatore da un facile mouse sul tunnel. Per un comfort da ‘premium’ la CT Hybrid beneficia di 94 affinamenti, tra fonoassorbenti e di telaio, con cui abbattere rumorosità e vibrazioni.
Il frontale introduce un’ulteriore evoluzione della ‘Spindle Grille’ di Lexus. La parte centrale della griglia si spinge verso l’esterno per creare una forma tridimensionale che evidenzia le linee aerodinamiche del cofano e del paraurti. Gli angoli inferiori della nuova griglia sono più lontani l’uno dall’altro di 10 centimetri rispetto a quelli del modello precedente, conferendo alla CT Hybrid un aspetto ribassato e un profilo più sportivo.
La forma affusolata messa in risalto dalle tonalità scure, il contrasto tra il rivestimento cromato superiore e quello metallizzato della parte inferiore, accentuano la struttura tridimensionale della nuova griglia. Come per gli altri modelli della gamma, la griglia si trova in una posizione più bassa rispetto ai gruppi ottici, creando così quell’aspetto determinato che negli anni è diventato il marchio di fabbrica del brand. I fari dispongono invece di proiettori a LED e di un nuovo rivestimento interno fumé ad effetto metallizzato.
I sistemi Lexus Media Display e Lexus Premium Navigation dispongono oggi di un numero maggiore di funzioni, e sono caratterizzati da una grande facilità di utilizzo e da un controllo del riconoscimento vocale ulteriormente migliorato. Il Lexus Media Display dispone inoltre di un nuovo controller posizionato sulla console centrale. Le nuove funzioni includono la compatibilità multi-USB con doppio ingresso, una nuova funzione per la visualizzazione delle fotografie, il Mirror-link (interazione con cellulare), la visualizzazione Cover Art degli album musicali e la funzione radio cache per la registrazione dei programmi fino a un massimo di 20 minuti. Il dispositivo Remote Touch adotta oggi comandi più intuitivi, il Lexus Premium Navigation è stato sottoposto a ulteriori perfezionamenti, mentre i sistemi audio dispongono della prima tecnologia con altoparlanti in legno di bambù. La lista degli optional include la disponibilità dell’impianto audio Mark Levinson mentre il controllo di pressione dei pneumatici è ora standard su tutta la gamma.
La Guida
La fluidità di marcia unita ad un livello di insonorizzazione e riduzione del rumore che non ha pari nella segmento C, la Lexus CT Hybrid si propone come un’auto adatta tanto ai guidatori più esigenti e preparati quanto agli automobilisti che amano vetture personali e diverse dal solito. Al contempo strizza l’occhio sia al mondo femminile e a chi cerca nell’auto un elemento di distinzione. La guida della CT ruota ovviamente intorno al suo motore ibrido, qui migliorato nella logica di gestione dell’inverter, nel flusso di elettricità inviata al motore elettrico e nella rapidità di risposta dell’acceleratore.
Rispetto al passato la spinta in avanti giunge in maniera più rapida e reattiva ai movimenti del pedale, mentre le prestazioni globali in termini di accelerazione e velocità massima restano pressoché identiche. Migliorano però le emissioni inquinanti e un pochino anche i consumi, mentre un forte passo in avanti si registra sul comportamento dinamico in termini di tenuta laterale e precisione dell’anteriore. In questo caso a giovare è il lungo lavoro sulla scocca ora molto più rigida e associata a sospensioni largamente rivista sia nelle rigidezze che nelle tarature di molle e ammortizzatori. Lo sterzo è ora più preciso e l’auto migliora la sua risposta soprattutto nel caso il guidatore adotti una guida più sportiva.
Interessanti i vari sistemi di gestione dell’auto, i driving mode che consentono di personalizzare sia la risposta dell’acceleratore che il comportamento globale dell’auto. La Lexus CT Hybrid è in grado di partire in modalità esclusivamente elettrica e di arrivare ad una velocità massima di 45 Km/h senza ricorrere all’ausilio del motore benzina, assicurando una guida estremamente silenziosa per una percorrenza massima di due chilometri. Si tratta di una modalità di guida disponibile esclusivamente sulle vetture Full Hybrid. In modalità ECO, la reattività della valvola a farfalla a comandi troppo aggressivi da parte dell’acceleratore viene ridotta, e il controllo dell’aria condizionata ottimizzato per una maggiore economia dei consumi. A seconda delle condizioni di guida, la modalità ECO può aiutare il cliente ad adottare uno stile di guida più rilassante e ottenere una sensibile riduzione dei consumi.
La modalità SPORT privilegia la potenza, e quindi permette un comportamento più dinamico della vettura, mantenendo regimi del motore elevati, con la particolare impostazione della farfalla e del servosterzo, per ottenere la massima reazione agli input provenienti dal guidatore. Questa modalità bilancia inoltre il funzionamento dei sistemi di Controllo della Stabilità e Controllo della Trazione, ottimizzando le prestazioni e l’agilità della CT Hybrid.
Nell’uso urbano il cambio automatico associato al propulsore ibrido concede grandi vantaggi sia in termini di consumo, sia di impegno di guida veramente limitato, infine lo start & stop in caso di auto ibrida non obbliga ai continui riavvi del motore, dal momento che le ripartenze vengono fatte tutte con il motore elettrico e che il motore termico entra in funzionamento in modo dolce e silenzioso solo dopo che l’auto è già in movimento.
I vantaggi della motorizzazione ibrida diminuiscono invece nell’uso autostradale, qui infatti i consumi beneficiano in minima percentuale dello sfruttamento del motore elettrico, mentre invece l’auto è vincolata da una velocità massima contenuta, soprattutto se confrontata con la diretta concorrenza e con la potenza di 136kW combinati di cui l’auto dispone.
CT Hybrid Pregi e Difetti
PIACE
Design moderno e rinnovato
Interni hi-tech e ben curati
Comfort e silenziosità di marcia
Consumi in città
Ecologia e agevolazioni
Affidabilità
Valore residuo
Allestimenti completi
NON PIACE
Risposta acceleratore nella guida sportiva
Velocità massima inferiore rispetto alla concorrenza
CT Hybrid i Prezzi
Lexus CT Hybrid 27.250 euro prezzo scontato al lancio 22.900€
Lexus CT Hybrid Executive 30.250 euro
Lexus CT Hybrid F-Sport 32.750 euro
Lexus CT Hybrid Luxury 36.250 euro
La promozione riguarda anche le versioni Executive, F-Sport e Luxuri fino alla fine di aprile 2014 presso le concessionarie Lexus.
CT Hybrid La Scheda Tecnica
Lexus Hybrid Drive
Potenza max CV (kW) 136 (100)
Calcolata in base alla somma delle potenze del motore termico e del motore elettrico
Motore termico
Tipo 2ZR-FXE (ciclo Atkinson)
Numero cilindri e disposizione 4 cilindri, in linea
N° e Meccanismo valvole 16 valvole DOHC con VVT-i
Alesaggio x corsa (mm) 80,5 x 88,3
Cilindrata (cm³) 1.798
Rapporto di compressione (:1) 13
Iniezione Diretta (Multi-point)
Numero ottani 95 o +
Potenza max (CV (kW) / rpm) 99 (73) / 5.200
Coppia max. (Nm / rpm) 142 / 2.800-4.400
Certificato emissioni Euro 6
Motore elettrico
Tipo Sincrono a magnete permanente
Tensione max (DC V) 650
Potenza max CV (kW) 82 (60)
Coppia max (Nm) 207
Batteria ad alta tensione
Tipo Idruro metallico di nickel
Tensione (DC V) 201,6 (168 x 1,2 V celle)
Numero di moduli 28
Capacità (Ah) 6,5
Tensione (V) 650
Potenza max CV (kW) 37 (27)
Trasmissione
Tipo Trasmissione ibrida che incorpora il sistema E-CVT (Electrically Controlled Continuously Variable Transmission)
Rapporto differenziale 3.267
Prestazioni
Velocità max (km/h) 180
0-100 km/h (sec.) 10.3
Sospensioni
Anteriori Assale MacPherson, molle a spirale
Posteriori Doppio braccio oscillante
Freni
Tipo Anteriori Dischi ventilati (idraulici con power assist) con sistema ABS e frenata rigenerativa di serie
Posteriori Dischi (idraulici con power assist) con sistema ABS di serie
Dimensioni dischi (mm) Anteriori (mm) Diametro: 255 – Spessore: 25
Posteriori (mm) Diametro: 259 – Spessore: 9 (cerchi da 16″ e 17″: 279 – 10)
Freno di stazionamento Pedale
ABS Sì
VSC Sì
TRC Sì
Sterzo
Tipo Pignone & cremagliera
Rapporto di sterzata (:1) 14,6
Giri (da un estremo all’altro) 2,7
Raggio minimo di sterzata (m) Pneumatico 5,2
Scocca 5,6
Servosterzo Elettrico (EPS)
Dimensioni esterne
Lunghezza (mm) 4.350
Larghezza (mm) 1.765
Altezza (mm) 1.445 (cerchi da 16″ e 17″: 1.455)
Passo (mm) 2.600
Carreggiata (mm) Anteriore 1.535 (cerchi da 16″ e 17″: 1.525)
Posteriore 1.530 (cerchi da 16″ e 17″: 1.520)
Sbalzo (mm) Anteriore 940
Posteriore 810
Altezza minima da terra (mm) 130 (cerchi da 16″ e 17″: 140)
Coefficiente di penetrazione (CX) 0,28 (cerchi da 16″ e 17″: 0,29)
Dimensioni interne
Lunghezza (mm) 1.735
Larghezza (mm) 1.470
Altezza (mm) 1.135
Distanza tra coppia (mm) 835
Spazio per la testa – Anteriore (mm) 960
Spazio per la testa – Posteriore (mm) 940
Spazio per le gambe – Anteriore (mm) 1.055
Spazio per le gambe – Posteriore (mm) 835
Spazio per le spalle – Anteriore (mm) 1.370
Spazio per le spalle – Posteriore (mm) 1.335
Spazio per i fianchi – Anteriore (mm) 1.345
Spazio per i fianchi – Posteriore (mm) 1.315
Capacità serbatoio (l) 45
Vano bagagli
Capacità di carico, sedili posteriori in posizione (l) 375
Capacità di carico, sedili posteriori ripiegati (l) 985
Distanza piano di carico da terra (mm) 692 (cerchi da 16″ e 17″: 693)
Larghezza (mm) 1.475
Pneumatici e cerchi
15″ Pneumatici 195/65R15
Cerchi 15 x 5 1/2 J
16″ Pneumatici 205/55R16
Cerchi 16 x 6J
17″ Pneumatici 215/45 R17
Cerchi 17 x 7J
Pesi
Tara in ordine di marcia (kg) 1.370-1.410 (cerchi da 16″ e 17″: 1.410-1.465)
Massa complessiva (kg) 1.790 (cerchi da 16″ e 17″: 1.845)
Consumi (l/100 km)
Cerchi da 15″ 3,6
Cerchi da 16″ 3,8
Cerchi da 17″ 4,1
Emissioni di CO2 (g/km)
Cerchi da 15″ 82
Cerchi da 16″ 88
Cerchi da 17″ 94