Volkswagen Bulli: un video documentario per dire addio
Si è chiusa la storia del mitico pulmino, il preferito dagli hippie negli anni ’60 e ’70: l’ultimo esemplare è al Museo di Hannover
Un’era è finita: il Volkswagen Bulli (o Kombi) è andato fuori produzione ormai da un alcuni mesi, ma il marchio tedesco ha voluto dedicare un ultimo video documentario a questo ‘mitico’ pulmino, denominato “Last Wishes”. E’ il Bulli a raccontarsi in prima persona, andando nei sobborghi di Baltimora dal designer Bob Hieronimous, per poi arrivare fino nei Paesi Bassi, ad Amstorf, dove c’è l’incontro con Ben Pon Junior, il figlio di Ben Pon, il creatore olandese di questo modello nei lontani anni ‘40.
Più che una vettura era uno stile di vita per i proprietari di questo modello, diventato il veicolo icona degli hippie e delle band musicali tra gli anni ’60 e ’70. Le generazioni dell’epoca, quelle dei ‘figli dei fiori’, l’avevano utilizzato per i loro viaggi di gruppo, soprattutto in Europa e negli Stati Uniti. E, pur uscendo di produzione nel Vecchio Continente già da oltre 30 anni, è sempre rimasto un simbolo, molto spesso gelosamente custodito dai propri proprietari. In Brasile, invece sono stati prodotti 1.560.000 esemplari fino al 2013.
L’ultimo dei quali è ora in mostra al Museo di Hannover, dove verrà conservato ed esposto per la gioia di tutti gli appassionati. Nonostante fosse ancora un modello di successo in Sudamerica, il marchio di Wolfsburg è stato quasi costretto a chiudere la commercializzazione, a causa delle nuove norme di sicurezza adottate dalla legge brasiliana (e non solo), impossibili da implementare sul Bulli. Se ne vedranno così sempre meno sulle strade, ma resterà per sempre uno dei modelli iconici della storia dell’automobile mondiale.
Il video sull’ultimo esemplare prodotto
Ne avevamo già parlato poco più di un mese fa, ma ora è finita davvero un’era: il Volkswagen Bulli è giunto al capolinea. Dopo oltre mezzo secolo di storia, il ‘mitico’ pulmino della casa di Wolfsburg va in pensione, con l’esemplare conclusivo della serie ‘Last Edition’ trasportato al Museo di Hannover. E per salutare questo pezzo di storia dell’azienda e del mondo delle quattro ruote, il marchio tedesco ha rilasciato un video ufficiale con le immagini di quest’ultimo esemplare e ripercorrendo anche un po’ di storia del fortunato modello.
E’ stato il veicolo preferito dagli hippie e dalle band musicali ed ebbe una grandissima popolarità soprattutto tra gli anni ’60 e ’70. La generazione dei ‘figli dei fiori’ l’aveva infatti adottato come mezzo di trasporto ideale per viaggiare in gruppo, in Europa e negli Stati Uniti. La storia di questo modello, tuttavia, è molto più lunga: il primo esemplare fu lanciato il 12 novembre 1949, su un’idea di un importatore olandese della casa tedesca. Da allora, sono state cinque le serie di questo veicolo, fino ad arrivare alla conclusione della storia.
In Europa è dalla fine degli anni ’70 (1979 per la precisione) che il Bulli non è più in produzione, ma in Sudamerica e in Messico è stato un successo anche negli anni a venire. Ancora ai giorni nostri era un modello venduto bene, tanto che la serie Last Edition è stata portata da 600 a 1.200 unità, ma lascerà le scene commerciali principalmente per motivi di sicurezza. I nuovi standard adottati dalla legge brasiliana, con doppi airbag ed ABS, non sono riproducibili sul Bulli ed è arrivato così l’addio.