Porsche C88: la storia dell’utilitaria per il mercato cinese
Vent’anni fa Porsche intraprese uno fra i progetti più originali e difficoltosi della sua storia: realizzare (in appena 4 mesi!) un’utilitaria per il mercato cinese. Della C88 ripercorriamo oggi le tappe.
Era il 1994 quando i funzionari del governo cinese definirono i contorni dell’ambizioso progetto China Family Car. Immaginate: venti fra le principali aziende automobilistiche mondiali si dichiarano guerra per realizzare una vettura pratica ed economica, spaziosa, fruibile, verbo con il quale professare il concetto di ‘mobilità personale’ ad una popolazione finora abituata a spostarsi con veicoli decisamente più rudimentali ed antiquati. I vertici del partito stabilirono alcuni vincoli: l’auto prescelta sarebbe dovuta riverlarsi economica, pulita, spaziosa a sufficienza per ospitare cinque passeggeri e da realizzarsi necessariamente nell’ex Celeste Impero (con il supporto di FAW). Risposero al bando Chrysler, Fiat, Ford, Mercedes, Mitsubishi, Opel ed anche… Porsche!
Il marchio tedesco mise a punto (in appena 4 mesi!) la C88, che spegne quest’anno le sue prime 20 candeline e che vogliamo dunque ricordare in questo post. La C del suo nome assume un valore fortemente simbolico, dal momento che esprime i concetti di cheapness (economicità), comfortness (comodità) e cleanness (pulizia). Ed il numero 88? Nelle intenzioni degli uomini Porsche avrebbe dovuto rivelare il costo, ovvero 88.000 yuan. Ebbe quindi origine una berlina tre volumi d’aspetto tradizionale, ordinario, equipaggiata con un motore quattro cilindri trasversale da 1.1 litri e 70 CV/105 Nm. La trasmissione è manuale a 5 rapporti, capace di restituire prestazioni non certo entusiasmanti: lo 0-100 viene infatti portato a compimento in 16 secondi, mentre a gas premuto non oltrepassa i 165 km/h. Ben più convincente il valore di consumo: appena 5.8 litri ogni 100 chilometri.
La Porsche C88 misura 4.05 metri in lunghezza e vanta un passo di 2.45 metri, è larga 1.64 metri ed alta 1.43 metri. Venne presentata al salone di Pechino del 1994. Molti ancora ricorderanno la conferenza stampa dell’amministratore delegato Wendelin Wiedeking, preparata addirittura in mandarino. L’impegno suo e dei tecnici non venne tuttavia premiato: il governo cinese rinunciò al China Family Car Project già nel 1995. Porsche tentò di rivendere il progetto a numerosi costruttori indiani, ma tali sforzi rimasero vani. La C88 è quindi ospitata presso il museo di Stoccarda.