VW Golf regina d’Europa (malgrado ADAC)
Top ten 2013 : dove va il mercato europeo. Bene gli Usa, record mondiale in Cina ma anche il Giappone si difende.
Nel 2013 la Volkswagen Golf è ancora una volta l’auto più venduta in Europa. Soltanto in dicembre ha ottenuto un eccezionale record di vendite con 37.000 immatricolazioni pari a un +63% rispetto al 2012, raggiungendo un totale finale di 470.000 unità in crescita dell’8,9% sull’anno precedente.
Anche il margine di vantaggio pari a 183.000 vetture in più sulla seconda classificata, la Ford Fiesta (293.600 consegne) e sulla terza, la Renault Clio (287.000 vetture) anch’essa in crescita del 17,6%, mostrano in modo schiacciante l’assoluta supremazia di questo intramontabile modello, vero e proprio zoccolo duro della casa di Wolfburg. Fin qui i dati ufficiali raccolti da uno dei maggiori istituti mondiali di analisi di settore come la Jato Dynamics.
Poco prima della pubblicazione dei dati 2013 tuttavia, come vi abbiamo già raccontato ieri, la regina incontrastata d’Europa era stata messa in discussione e declassata (per errore o in malafede che sia) dall’Adac, l’Automobil club tedesco che è anche uno dei più grandi (se non il più grande) del mondo con circa 20 milioni di iscritti. E’ sembrata la classica vera “notizia” del tipo “l’uomo che morde il cane”, destinata a diventare un aneddoto quasi storico. Non capita tutti i giorni di pescare con le mani nel sacco i rigorosi teutonici, meno che mai che il grottesco pasticciaccio si sia svolto tutto in casa loro mentre noi italiani pasticcioni “spaghetti, pistole e mandolini” ne possiamo bonariamente sorridere dalla platea.
Le cifre confermate dalla Jato erano comunque già note all’Adac e, se di errore si è trattato, appare ancor più macroscopico poiché quanto meno sarebbe dovuto venire un “sospetto” agli esperti estensori del sondaggio e della rivista “Motorwelt”.
Ironia della sorte, sempre a proposito di premi e di “Car of the year”, proprio la Golf ha conquistato il titolo 2013-2014 in Giappone, in occasione del Salone di Tokyo, assegnato ad un modello di importazione per la prima volta in 34 anni dall’istituzione del premio.
Incidente di percorso tedesco a parte, tornando ai dati più seri, sono notare attraverso le top ten d’Europa un paio di segnali interessanti: anzitutto sette modelli su dieci in Dicembre hanno registrato percentuali di crescita a due cifre, quattro invece hanno il segno più sull’intero anno. Il secondo segnale riguarda il deciso orientamento dei mercati fortemente orientato sui modelli del segmento B, come la Ford Fiesta seconda assoluta nell’anno e prima del segmento cui appartengono una buona metà delle dieci auto più vendute in Europa. Ma c’è anche la popolarissima Nissan Qashqai in ottava posizione che però non ha potuto beneficiare gran che del lancio della nuova edizione e, unica premium presente, la Bmw Serie 3 perfino in crescita del 15% sempre su base annua.
Il record assoluto è stato quest’anno quello della Peugeot 208 in salita del 49,3% (239.000 consegne nell’anno) malgrado un pessimo dicembre in calo di oltre il 20%. In calo invece la Polo, comunque terza assoluta, le Opel Corsa e Astra (quinta e decima) e la Ford Focus in settima posizione. Buoni segnali di crescita, al di fuori delle Top Ten, sono arrivati anche da altri modelli di vari segmenti, tra cui la Fiat 500L, la Toyota Auris, la Opel Mokka e la Mercedes Classe A.
Cifre che, secondo gli analisti della Jato consentono cauti ma buoni pronostici per il 2014 anche alla luce dell’ottimo mese di dicembre. Tutto questo su un mercato Europeo comunque sempre in affanno, che ha chiuso il 2013 con 12.300.000 immatricolazioni in flessione dell’1,8%. L’area continentale si è confermata così come quella in maggiore crisi consolidata nel mondo a fronte degli invidiabili risultati anzitutto del mercato nord americano pronto a superare quest’anno di nuovo la soglia dei 16 milioni dopo i 15.582.000 del 2013 in crescita del 7,6%.
Il clima di euforia negli Usa si respira visibilmente in questi giorni al salone di Detroit partito con grande fiducia e fermento, dove fra l’altro la Ford è stata giudicata come il “miglior brand dell’anno” per le sue performance complessive mentre la sola conferma da parte di Alan Mulally che non lascerà l’Ovale per la Microsoft ha regalato di colpo un paio di punti alla quotazione di Borsa.
In cima a tutte le classifiche resta naturalmente la Cina che pur tra vari scossoni ha
viaggiato decisa sfiorando i 22 milioni di consegne con un incremento del 15%, record mondiale assoluto nella storia per singolo mercato, addirittura doppio di quello americano. Va tuttavia citato anche il buon andamento del mercato giapponese arrivato al traguardo del 2013 con 5.286.000 un filo meno (0,7%) rispetto all’anno precedente grazie alla politica di sostegno avviata dal governo nel 2012. A conti fatti il totale mondo, non ancora consolidato, a fine 2013 marcia vigorosamente oltre quota 80 milioni lasciando tutti i problemi confinati nella vecchia, litigiosa e incerta Europa.