Fisker andrà all’asta il 12 febbraio
Kevin Gross non ha accolto le istanze della Hybrid Tech Holdings, che avrebbe voluto rilevare l’azienda senza partecipare all’incanto. In tal modo ne beneficeranno anche i piccoli creditori.
Un imprenditore di Hong Kong ed un’azienda cinese specializzata in componentistica si sfideranno il 12 febbraio per acquisire il controllo di Fisker, le cui ceneri finiranno all’asta per una cifra che si annuncia superiore a 55 milioni di dollari (40.5 milioni di euro). Lo ha deciso Kevin Gross, curatore fallimentare di Wilmington (Delaware). Protagonisti dell’incanto saranno la Hybrid Tech Holdings del magnate Richard Li ed il Wanxiang Group, realtà cinese nel campo dell’accessoristica e già proprietaria della A123 Systems. Questo nome non vi è nuovo? Sappiate allora che l’azienda californiana aveva mandato di realizzare il pacco batterie della Fisker Karma, prima tuttavia che accusasse problemi di natura finanziaria e che andasse in bancarotta (fu rilevata nel dicembre 2012).
Già nell’ottobre scorso Fisker presentò istanza di fallimento, rinunciando tuttavia alle modalità imposte dal Chapter 11. Il motivo? Holdings Hybrid Tech voleva infatti avanzare un’offerta di credito, ma tale progetto è venuto meno dopo le lamentele dei creditori minori (che avrebbero ricevuto solo le briciole). Il giudice Gross ha quindi imposto il metodo dell’asta. Proprio Li – secondo quanto riportato dalla Reuters – avrebbe rivelato che la sua offerta iniziale ammonterà a 55 milioni. I vertici del Wanxiang Group hanno invece rivelato che la loro intenzione di spostare la produzione della Karma, trasferendola dalla Finlandia al Michigan.