Abarth Club Brescia: 4° Giro delle valli bresciane

Siete bresciani e possessori di una Abarth? Allora certamente conoscete l’Abarth Club Brescia, una realtà di appassionati dell’auto dello scorpione che sta crescendo in maniera “genuina”, facendo dell’amore per l’automobilismo e della sua condivisione il suo mantra. Basti pensare che fra il 2012 ed il 2013 l’Abarth Club Brescia ha organizzato o partecipato a ben 25 eventi, tutti dedicati ai possessori delle “scorpioncine” ed agli appassionati del marchio. E la convenzione del Club con l’autodromo di Franciacorta lascia intendere che non mancano i track-day dedicati ai soci che desiderano spremere la propria Abarth in pista.

Fra gli ultimi eventi in ordine di tempo organizzato dal club bresciano è il “Giro delle valli bresciane”, arrivato alla sua quarta edizione consecutiva e che ha visto la partecipazione di ben 55 vetture Abarth. Si tratta di un interessantissimo percorso che parte da Brescia, fino ad arrivare al Lago di Garda, passando dalle famose coste di Sant’ Eusebio, dalla Val Sabbia, fino al lago d’Idro. Si passa anche per la caratteristica Valvestino, proseguendo sul tratto Tignale-Tremosine, spesso meta del rally MilleMiglia. Per capire lo spirito dell’Abarth Club Brescia non serve cercare troppo lontano: basta soffermarsi pochi secondi sulle parole che capeggiano nella pagina dedicata al Club, scritte da una persona speciale… Karl Abarth.

“Motori, macchine, corse, passione dell’automobile, passione della velocità – è la malattia, la bellissima pazza malattia, che ha preso l’umanità tutta e che ha fatto di noi quegli entusiasti del sempre più veloce, del sempre più meccanicamente perfetto – in questa ricerca di perfezione, in queste esperienze che sovente esulano dal campo industriale per librarsi in passione pura, per tradursi infine in maggior sicurezza per chi viaggia e maggior rendimento dei motori, abbiamo trovato degli amici, dei collaboratori pazienti, dei tecnici esperti che ci hanno capito, che ci hanno aiutato, che hanno creduto in noi – ad essi, dal più illustre al più modesto, ad essi dedichiamo questo che vuol essere un po’ la storia della nostra passione per i motori”