La città senza incroci è Camel, negli Stati Uniti
Gli abitanti di Camel hanno vissuto una vera e propria rivoluzione: in pochi anni 78 semafori sono stati sostituiti da 80 rotonde, con singificativi benefici nella riduzione di feriti ed incidenti.
La città statunitense di Camel (Indiana) non è certo meta turistica o luogo da appuntare qualora si voglia visitare lo stato famoso per le sue coltivazioni di mais. Eppure questa città di 69.000 abitanti, a 30 chilometri dalla capitale Indianapolis, è famosa a livello globale per il suo notevole esperimento in materia di urbanistica. Da fine anni ’90 la sua amministrazione ha infatti promosso la costruzione di rotonde, nuove o in sostituzione di incroci. La ragione è evidente: diminuire il numero di feriti ed incidenti. Il caso ha suscitato l’attenzione persino del The Economist, il cui bilancio è sintomatico.
Nel solo 2008 la Keystone Parkway (strada ad altissima densità) ha visto una contrazione degli incidenti nella misura del 25% rispetto al 2007, ma a livello generale i numeri sono ancora più convincenti: i sinistri sono diminuiti di 37 punti percentuali, mentre i feriti addirittura del 75% rispetto a quando le rotonde non erano ancora realtà. I responsabili del progetto hanno così ordinato la dismissione di 78 incroci tradizionali e la contemporanea nascita di 80 rotonde. Ciascuna rotonda è stata realizzata affinché rovini la visuale dell’automobilista, obbligato quindi a prestare maggior attenzione nel momento in cui deve immettersi.
Il sindaco ordinò la costruzione della prima rotonda nel 1996, dopo averne scoperto l’efficacia in Inghilterra. Quel momento segnò l’inizio di una rapidissima diffusione, che avrebbe portato Camel ad essere considerata capitale nazionale delle rotonde: basti sapere che fino al novembre 2011 negli Stati Uniti c’erano appena 3.000 rotonde. E’ inoltre emerso che una rotatoria diminuisce i tempi di percorrenza del 62%/74% rispetto ad un incrocio regolato da un semaforo.