GP Belgio F1 2013: le nostre pagelle
Le pagelle del GP del Belgio di Formula 1: i protagonisti, le curiosità, le paddock girls e tutti i migliori retroscena del Gran Premio del Belgio di Formula 1.
Il GP del Belgio di F1 2013 è stato uno degli appuntamenti più emozionanti del Mondiale di Formula 1 2013: potete leggerne tutta la cronaca della gara e vedere i risultati e le classifiche nel nostro articolo dedicato. Il meteo ha messo lo zampino nelle qualifiche mischiando le carte e riservando colpi di scena fino alla fine e la gara non è stata da meno. Le strategie hanno permesso a vari piloti di conquistare posizioni, con Fernando Alonso che si è distinto per la sua grinta, la sua bravura e la sua voglia di vincere.
Lo spagnolo è però arrivato secondo dietro ad un inarrestabile Sebastian Vettel, che con la sua Red Bull ha imposto il passo di gara fino dalla partenza, superando immediatamente Hamilton e facendo una gara praticamente in solitaria fino alla fine. Considerando però che Fernando Alonso è partito dal nono posto, il risultato ottenuto è davvero ottimo, soprattutto tenendo conto che il suo diretto rivale nel Mondiale Piloti, Kimi Raikkonen, si è ritirato per via di un problema ai freni.
Ecco le nostre pagelle che tentano di riassumere tutto il weekend di gara con considerazioni sui piloti, sulla pista, sulle gomme e su tutti i retroscena, comprese le immancabili paddock girls.
Sebastian Vettel: Voto 10 ciuffo a parte
Praticamente infallibile, ciuffo platinato a parte. Sebastian Vettel ha imposto lo strapotere della sua Red Bull già dal primo giro, quando, dopo aver superato di prepotenza in velocità Lewis Hamilton ha immediatamente iniziato ad inanellare giri veloci, guadagnando praticamente un secondo al giro fino a quando non è iniziato il degrado delle gomme.
Leader del Mondiale con un vantaggio di 46 punti Sebastian Vettel dovrà amministrare il divario che lo divide dagli altri piloti nelle rimanenti otto gare che ci separano dalla fine del Campionato del Mondo di Formula 1.
Eau Rouge Raidillon: Voto 8
L’Eau Rouge Raidillon è la sezione più famosa del circuito belga di Spa Francorchamps. Per la prima volta quest’anno tutte le vetture di Formula 1 percorrevano in pieno con le varie mescole da asciutto questa difficile curva, rovinando in parte il mito da sempre temuto da qualsiasi pilota per via delle compressioni e dei cambi di direzione a velocità elevatissima che spesso costringevano a controlli al limite e ad alzare inevitabilmente il piede destro dall’acceleratore. Basti pensare che nella sezione di curve dell’Eau Rouge – Raidillon le vetture affrontano a quasi 300 chilometri orari un dislivello di ben 24 metri in soli 240 metri di lunghezza, con sollecitazioni meccaniche per le auto e fisiche per il pilota.
Sicurezza della F1: Voto 0
L’attacco di Greenpeace a Shell è stato immediatamente fermato, ma resta il fatto che i militanti del gruppo ecologista sono riusciti ad intrufolarsi senza problemi violando la sicurezza del circuito di Spa Francorchamps. Nei giorni prima della gara sono stati installati due congegni radiocomandati appositamente studiati per rovinare la cerimonia di premiazione del Gran Premio, e durante le fasi di partenza cinque dimostranti si sono calati dalla tribuna del rettilineo per spiegare uno striscione contro le trivellazioni di Shell nell’Artico, come potete leggere dal nostro articolo.
Fortunatamente la protesta pacifica di Greenpeace non ha causato grossi problemi, pur avendo disturbato l’inizio e la fine del Gran Premio, ma se al posto degli ecologisti ci fossero stati dei terroristi la situazione sarebbe ben diversa.
Fernando Alonso: Voto 9
Fernando Alonso ha tirato fuori la grinta di un vero campione al GP del Belgio. Quattro posizioni recuperate in partenza dopo una brutta qualifica segnata da un clamoroso errore che lo ha portato ad un testacoda che non gli ha permesso di correre l’ultimo giro per segnare un buon tempo, posizionandosi così nono. Arrivato in pochi metri al quarto posto, ha immediatamente iniziato ad attaccare i piloti davanti a lui con Sebastian Vettel che ha preso subito la testa della corsa ed ha allungato fino alla fine.
Così tra strategie azzeccate ed un’ottima guida, Fernando Alonso ha conquistato un ottimo posto che, in ottica Mondiale risulta un grande piazzamento visto il ritiro di Kimi Raikkonen, ma soprattutto visto come si erano messe le cose in qualifica.
Lo spagnolo dovrà lottare ancora come ha fatto a Spa nei prossimi Gran Premi per cercare di recuperare i 46 punti che lo dividono da Sebastian Vettel. La seconda parte del Campionato è tutta in salita per le Ferrari.
Le Paddock Girls: Voto 10
Come sempre, bellissime. Come si potrebbe non dare un bel dieci pieno alle Paddock Girls che hanno accompagnato le varie fasi del GP del Belgio di Formula 1? Ogni commento è superfluo, ecco le migliori immagini direttamente da Spa Francorchamps.
Raikkonen e la Lotus: Voto 4
Kimi Raikkonen è stato protagonista di fasi altalenanti nel GP del Belgio di F1, che ha poi concluso con un ritiro per via di un problema ai freni. Il quattro che abbiamo deciso di dare a Kimi Raikkonen ed alla Lotus è appunto per il problema all’impianto frenante: sia il team, sia il pilota, si sono accorti fin da subito che c’era qualcosa che non andava, in staccata l’anteriore fumava con tantissima polvere di carbonio ed il feeling dell’auto non era quello giusto.
Allora perché continuare mettendo a rischio la sicurezza di Kimi Raikkonen e degli altri piloti in pista? La Lotus ha infatti lasciato correre il finlandese nonostante sapesse che l’impianto frenante avrebbe potuto cedere in qualsiasi momento, e così è stato alla chicane prima del rettilineo d’arrivo dove per poco Raikkonen non è finito contro Felipe Massa ad una velocità folle, visto che i freni quasi non funzionavano.
Il finlandese è poi tornato ai box ritirandosi per la prima volta dopo 38 gare e fermando la striscia positiva di 27 Gran Premi a punti. Così Kimi Raikkonen si è visto sorpassare nel Mondiale Piloti sia da Fernando Alonso, sia da Lewis Hamilton, finendo in quarta posizione.
Le Gomme: Voto 8
Le modifiche apportate da Pirelli agli pneumatici hanno permesso, finalmente, ai piloti di completare un weekend di gara senza troppi problemi alle gomme. Facendo il loro dovere le gomme hanno consentito un regolare svolgimento di tutte le sessioni di gara, con Sebastian Vettel e pochi altri piloti che hanno forato durante le prove libere per via di detriti o dei cordoli della pista.
La scelta delle gomme ha poi influito molto sulla Q3 delle qualifiche, portando Paul di Resta in testa fino alla fine grazie alla sua scelta di utilizzare fin da subito gomme intermedie. L’asfalto si è però poi asciugato proprio negli ultimi secondi della sessione, con Lewis Hamilton, Sebastian Vettel, Mark Webber e Nico Rosberg che hanno approfittato delle migliori condizioni della pista per passare davanti alla Force India del britannico.
Il Meteo: 7
Dopo aver rovinato la prima sessione di prove libere, il meteo ha dato tregua fino alle qualifiche, con la pioggia che ha vivacizzato le varie sessioni rendendo frizzante il sabato. Le qualifiche del Gran Premio del Belgio 2013 sono state infatti tra le più emozionanti degli ultimi anni, con un risultato assolutamente incerto con un colpo di scena finale.
La pista si è infatti asciugata proprio negli ultimi secondi di gara consentendo ai piloti delle Red Bull e delle Mercedes di effettuare un giro veloce con condizioni migliori rispetto agli altri, facendo passare i quattro in testa alla classifica e relegando Fernando Alonso e Felipe Massa al nono ed al decimo posto.
La Giornata Anni cinquanta: Voto 9
Il giovedì prima della gara Fernando Alonso e Felipe Massa sono stati impegnati in una rivisitazione anni cinquanta organizzata dalla Shell. Questa rievocazione storica, o forse qualche altro fattore, potrebbe aver fatto tirar fuori gli artigli a Fernando Alonso che, dopo una deludente qualifica, si è fatto perdonare con una gara praticamente perfetta, pur non avendo potuto fare nulla contro lo strapotere della Red Bull di Sebastian Vettel.
Lo sguardo di Ecclestone ed Horner: Voto 8
Bernie Ecclestone e Chris Horner erano insieme durante la manifestazione di Greenpeace contro Shell. Lo sguardo allibito dei due per cercare di capire cosa stesse succedendo è eloquente per quanto riguarda la preparazione del Circus ad eventi e proteste del genere.
Gli attivisti di Greenpeace hanno infatti sorpreso tutti più volte, calandosi prima dal tetto della tribuna davanti alla partenza con un enorme striscione contro le trivellazioni per la ricerca di petrolio nell’artico, e poi infastidendo la cerimonia di premiazione del Gran Premio con due congegni radiocomandati e con una ragazza calatasi praticamente sul podio dal tetto dell’autodromo.