Mercedes-Benz 500 SEC AMG Wide Body all’asta da Bolaffi
Stime fino a 80 mila euro per la rara Mercedes-Benz 500 SEC AMG Wide Body all’asta sul sito internet di Bolaffi. L’esemplare risale al 1984 ed ha il telaio numero WDB1260 441A113230.
Fra lotti messi all’asta in questo momento da Bolaffi c’è anche una Mercedes-Benz 500 SEC AMG Wide Body del 1984, versione muscolosa e vitaminizzata della nota coupé della “stella”, apprezzata per le sue linee filanti e slanciate, dove il dinamismo si mescola all’eleganza.
Nata come auto di lusso di taglio sportivo, nella declinazione proposta dalla celebre casa d’aste italiana si appropria del vigore genetico di AMG, all’epoca non ancora assorbita dal costruttore tedesco. Il look perde in termini di classe, ma l’energia espressiva diventa dirompente.
Questa grande coupé a 4 posti è stata elaborata da AMG sia nella meccanica che nella carrozzeria. Il nome Wide Body deriva dalla scocca allargata, che consegna uno stile muscolare, in linea col suo apparato genetico. Si tratta, ovviamente, di una personalizzazione forte, per chi non teme di guadagnare il centro della scena. I timidi si tengano alla larga.
La cilindrata è stata portata a 5.4 litri, per consegnare al V8 un vigore energetico degno delle aspettative, come documentano i 310 cavalli all’attivo. Certo, le supercar dell’epoca facevano meglio, con potenze specifiche ben più alte, ma non c’erano motivi per lamentarsi.
AMG ha elaborato la Mercedes-Benz 500 SEC, per farne una Wide Body, con i suoi celebri kit degli anni 80. Alle componenti meccaniche più prestazionali si sono aggiunte alcune revisioni estetiche e funzionali, come cofani in alluminio, cerchi in lega specifici, parafanghi allargati in vetroresina, minigonne laterali, paraurti specifici (tutti in tinta con la carrozzeria). Immancabile lo spoiler sul cofano posteriore, appena accennato, per assecondare le accresciute performance, illustrate anche dal tachimetro con fondo scala a 300 km/h.
L’esemplare proposto all’asta da Bolaffi ha avuto il suo primo acquirente nel Principato di Monaco. Poi fu importato in Italia nel 1989. Un vistoso Blu Diamante Metallizzato veste la carrozzeria e si abbina agli interni in pelle Blu Royal. La vettura è stata riverniciata qualche anno fa. Oggi, come gli altri esemplari della serie, è una sorta di oggetto di culto, anche in virtù della rarità. Le stime della vigilia ballano da 55 mila a 80 mila euro.
Dall’ultimo tagliando, eseguito nel 2017, sono stati percorsi meno di 500 chilometri. L’annuncio di vendita riferisce che “nell’ultimo periodo sono stati sostituiti i dischi freno, gli ammortizzatori (Koni), silent-block e pompa benzina. Sono stati revisionati il cambio automatico, gli iniettori e il servosterzo”. Siete pronti a metterla in moto?
Nel caso voleste spendere ancora altri soldi per un’auto di pregio, il catalogo Bolaffi offre al momento un ricco ventaglio di lotti, dalle auto più piccole alle potenti Ferrari (c’è una 575 M Maranello in vendita). Segnaliamo, fra i pezzi appetibili, una Porsche 911 Speedster Turbolook del 1989 (165.000-185.000 euro), una Lancia Coupé Rally 1.6 HF del 1970 (100.000-120.000 euro), una Lancia Delta HF Integrale Martini 5 del 1992 (130.000-160.000 euro), una Fiat Dino Coupé 2000 del 1969 (40.000-50.000 euro).
Foto | Bolaffi