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3 Ferrari e Porsche di Jay Kay all’asta da Bonhams

Il leader dei Jamiroquai vanta una collezione di supercar che fa invidia ad un sultano. Ogni tanto arriva qualche movimento nel suo garage. Una Ferrari e due Porsche del cantante all’asta.

Jay Kay, leader dei Jamiroquai, mette in vendita tre supercar della sua collezione da sogno, che saranno battute all’asta da Bonhams il 7 dicembre prossimo a New Bond Street, Londra. Il cantante inglese ha un garage ricco di fuoriserie che, qualche volta, appaiono anche nei suoi video musicali. Della raccolta fanno parte auto moderne e classiche, con le Ferrari a dominare la scena.

Fra i modelli dell’artista d’oltremanica offerti alla tentazione dei potenziali acquirenti c’è pure un gioiello del “cavallino rampante”: una F12tdf. Insieme alla potente dodici cilindri della casa di Maranello saranno proposte una Porsche Carrera GT e una Porsche 911. Superfluo dire che le quotazioni sono degne del loro lignaggio, sfiorando per ciascuna il milione di euro.

Nel mondo dello spettacolo (e non solo) tutti sanno della grande passione di Jay Kay per le auto sportive. Fra le Ferrari in tiratura limitata presenti nel suo garage ci sono anche una Ferrari LaFerrari (in tinta verde brillante), una Enzo (nera), una F50, una F40 ed altre ancora. Niente male, vero? Adesso la separazione da alcuni modelli (magari in funzione di nuovi acquisti): scopriamoli meglio.

Porsche Carrera GT

Non è la supercar più recente della casa di Stoccarda, ma la Porsche Carrera GT è, forse, la creatura stradale più esaltante di sempre del marchio tedesco. Anche se ormai è fuori listino, le note qualitative fanno di essa un prodotto ancora oggi molto appetibile.

Prodotta dal 2003 al 2006, questa roadster a motore centrale ad alte prestazioni, è spinta da un V10 di 5.7 litri inizialmente destinato a un prototipo LMP1 per la 24 Ore di Le Mans.

La potenza della Porsche Carrera GT è di 612 cavalli, con prestazioni da pista. Cito solo due dati per dare un’idea: 330 km/h di velocità di punta, accelerazione da 0 a 200 km/h in 9,9 secondi. Ottimo l’handling, anche se la guida è per esperti. Notevoli le emozioni, per sound ed estetica, che a mio avviso la collocano sopra tutte le altre supercar stradali della casa di Stoccarda. 

Per l’esemplare del 2004 di Jay Kay, che ha percorso 2.400 miglia da nuovo, le stime di Bonhams della vigilia ballano da 750 mila a 870 mila euro.

Ferrari F12tdf

Certe auto comunicano un’energia straordinaria, anche da ferme. È il caso della Ferrari F12tdf: un gioiello entrato con merito nella galassia più importante del “cavallino rampante”. Quest’opera di Maranello comunica in modo molto efficace all’esterno il vigore di cui è capace. Le prestazioni velocistiche sono spaventose: accelerazione 0-100 km/h in 2.9 secondi, da 0-200 km/h in 7.9 secondi, giro sulla pista di Fiorano in 1’21” (contro il 1’23” della 488 GTB). Vi basta?

Del resto, partendo da una base come la F12berlinetta e portando in dote nel nome la sigla del Tour de France, un quadro dinamico di riferimento era facile da immaginare. A Maranello hanno fatto meglio delle previsioni, partorendo un’auto sportiva che ancora lascia a bocca aperta, per numeri e tecnologie.

Ai fortunati proprietari – cui sono andati i 799 esemplari di questa tiratura limitata – il piacere di un capolavoro straordinario, con 780 cavalli di potenza, tirati fuori dal V12 aspirato da 6.3 litri. Molte le soluzioni all’avanguardia, sul piano della costruzione, dell’elettronica, della meccanica e dell’aerodinamica. 

Per l’esemplare del 2016 di Jay Kay, che ha percorso 895 miglia da nuovo, le stime di Bonhams della vigilia ballano da 740 mila a 860 mila euro.

Porsche 911 Carrera RS 2.7

Questo modello è uno dei più rappresentativi della storia della casa di Zuffenhausen (e non solo). Il suo debutto commerciale risale al 1973, quando giunse in società come ultima evoluzione della prima generazione della 911, da cui si distingueva per lo spoiler posteriore a coda d’anatra.

La muscolosità estetica della vettura, prodotta facendo tesoro del know-how sportivo del marchio tedesco, si combinava con un allestimento interno semplificato, per coerenza con una filosofia costruttiva giocata sulla miscela fra potenza, leggerezza e handling.

Il livello prestazionale della Porsche 911 Carrera RS 2.7 (dove RS sta per RennSport) era adeguato al rango, con un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 5″9 e una velocità massima di 237 km/h. La spinta era assicurata da un motore di 2.687 cm³, con 210 cavalli all’attivo. Esclusiva e preziosa, fa battere il cuore degli appassionati, che se la contendono con energia.

Per l’esemplare del 1973 di Jay Kay, sbocciato in una serie di sole 200 unità, le stime di Bonhams della vigilia ballano da 850 mila a 990 mila euro.

Foto | Bonhams

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