Toyota Rav 4 m.y. 2013: La Storia
Parte da quì il nostro speciale dedicata alla nuova Toyota Rav4, un modello completamente rivisto dal colosso nipponico e che desta chiaramente un forte interesse e attenzione da parte del grande pubblico, oltre che dai numerosi aficionados al marchio Toyota o proprietari dei precedenti modelli.
Per questo cercheremo di approfondire con voi gli aspetti più importanti che andremo a trattare di questa auto, dividendoli, come facciamo di solito, in una sequenza di capitoli che rendano il nostro racconto più facile da consultare. Il tutto arricchito come al solito da video e da immagini, sia statiche che in movimento, a volte insolite o accattivanti, da noi realizzate su strada, in città, ma soprattutto sulla neve.
Toyota Rav4 parte 8: il test nel circuito off road
L’evoluzione e l’efficacia del nuovo Toyota RAV4 ruota sicuramente intorno alla struttura del nuovo telaio, perché se abbiamo scoperto un RAV4 capace di coniugare bene sia il comportamento in fuoristrada tipico di un vero 4×4 con il piacere di guida e la tenuta di strada di una buona berlina, tutto questo sottolinea proprio l’evoluzione tecnologica che negli ultimi anniToyota ha riposto su quest’auto con evoluzioni continue ed incisive. Sembrerebbe quindi che ora i classici della così detta “coperta corta” siano stati in buona parte superati, smontando in parte i classici stereotipi del tipo “se vuoi una vera fuoristrada devi rinunciare a guidare su asfalto” o viceversa. Se c’è una cosa in cui il RAV4 è imbattibile, infatti, è coniugare aspetti e qualità tanto diverse tra loro. Ve ne abbiamo parlato nella nostra prova su strada, in cui il nuovo RAV messo alla frusta gira come, e meglio, di tante berline, e l’abbiamo condiviso quando vi abbiamo portato con noi nel video della guida sulla neve. Per completare il quadro ci siamo cimentati in un percorso in fuoristrada con passaggi tecnici e selettivi, andiamo a vedere insieme come si comporta.
Toyota Rav4 parte 7: la tecnica in fuoristrada
Del Toyota RAV4 abbiamo già parlato in passato in modo piuttosto completo, snocciolando sia il suo comportamento su strada che la guida sulla neve, valutando anche molti dei suoi aspetti tecnici e approfondendo accuratamente la dinamica dell’auto sotto numerosi punti di vista. Quest’oggi però vi proponiamo un test e degli argomenti molto specifici, perchè la prova è stata effettuata esclusivamente all’interno di un circuito da off-road. Il percorso è pensato e dedicato alle vetture 4×4: quì il nuovo RAV4 è stato messo a dura prova mentre affrontava forti pendenze laterali con dislivelli importanti tra i due lati dell’auto, con percorsi dalla forte inclinazione sia verticale che orizzontale.
Da qui si è passati a superare ostacoli di medie e grandi dimensioni, alla percorrenza di canali o ad affrontare altri tipi di difficoltà mettendo in luce anche la capacità dell’auto di avanzare con una ruota sollevata da terra. Dai classici Twist alle rocce o ai tronchi d’albero, tutti gli esercizi effettuati erano riconducibili a quelli tipici di una vera auto da fuoristrada. Percorsi come questi però sono solitamente affrontati con mezzi ben più specialisti del RAV4 e meglio predisposti al fuoristrada più hard. Il nuovo RAV4 però, senza tirarsi indietro davanti alle difficoltà, si è dimostrato molto valido ed efficace in tutti i percorsi previsti dal test. Evidenziando così la sua già nota capacità di coniugare grande comfort di marcia a un ottimo livello dinamico su asfalto, e di assecondare anche molti amanti del vero fuoristrada.
Sul tracciato da fuoristrada sono emersi in modo chiaro e ben circostanziato i vantaggi del sistema di ripartizione della coppia tra anteriore e posteriore, che in pochissimi millisecondi rivela le differenze di aderenza sulle ruote e trasferisce coppia e potenza su quella con maggiore grip. Inoltre sui twist abbiamo potuto riscontrare il vantaggio del bloccaggio del differenziale, consentito alle basse velocità e comandato da un tasto posto sul lato sinistro del cruscotto di guida. Infine sulle rampe e le ripide discese, o nel superamento di tronchi o ostacoli artificiali, l’auto ha messo in luce i buoni angoli di attacco o la capacità di superare forte pendenze verticali. Nelle discese più ripide infine, si può sfruttare con facilità il sistema di assistenza in discesa che frena automaticamente le ruote permettendo all’auto di avanzare a velocità costante e molto ridotta senza che il pilota debba controllare con il freno la fase di discesa.
Toyota Rav4 parte 6: il faccia a faccia e la guida su strada
Dopo avervi parlato della guida sulla neve e in condizioni estreme torniamo a parlare di RAV4 in un modo più vicino alla realtà quotidiana e ad analizzare il suo comportamento su strada. Su asfalto la vettura si comporta come una trazione anteriore, ma la coppia motrice può essere spostata al retrotreno con una percentuale che oscilla fra il 10% (fase di inserimento e percorrenza di curva) ed il 50% (in caso di elevato slittamento delle ruote anteriori).
Nel 2013 Rav4 si rinnova completamente e lo fa per la quarta volta nei suoi 19 anni di onorata carriera. Stavolta però le modifiche sono importanti e riguardano una completa rivisitazione estetica sia negli interni, sia nella carrozzeria. Così la Sport Utility nipponica si presenta decisamente cresciuta, sotto il profilo della qualità costruttiva, delle finiture e dell’ergonomia. Parliamo di un abitacolo estremamente razionale e spazioso, dove godersi a pieno l’efficacia dinamica dell’auto. Il cambio generazionale ha portato in dote dimensioni esterne leggermente aumentate rispetto al passato, con una differenza di 20 cm rispetto alla precedente versione “Crossover” e 12 cm rispetto alla “Classic”, per un totale di 4,57 metri, perfettamente in linea con la diretta concorrenza.
La distanza tra i sedili anteriori e posteriori è stata incrementata per attestarsi su ottimi livelli grazie a un valore di ben 970 mm. Interessante anche il diametro di sterzata, che si dimostra il minore del segmento con 10,6 metri. Pratico anche il portellone posteriore ad azionamento elettrico e la soglia di carico più bassa della categoria, mentre la lunghezza dello spazio di carico è stata incrementata fino a un totale di 1.025 mm, raggiungendo una capacità massima di 547 litri.
La gamma motori di Rav4 prevede una nuova unità diesel 2.0 D-4D da 124 CV/91 kW con trasmissione manuale 6 rapporti e trazione anteriore. Inoltre sono disponibili, già dal momento del lancio, un potente motore diesel 2.2 da 150 CV/110 kW con la scelta tra trasmissione automatica o manuale a 6 rapporti e la trazione integrale del sistema Integrated Dynamic Drive di Toyota ed un benzina Valvematic 2.0 da 151 CV/111kW con trasmissione manuale a 6 rapporti oppure Multidrive S (la trasmissione Toyota a variazione continua) e trazione integrale. Questi propulsori beneficiano di un’ulteriore riduzione dei livelli di CO2: in media -11% rispetto alla precedente generazione.
I prezzi infine appaiono quanto mai aggressivi e interessanti con il modello base proposto a circa 23.500€ strong>in promozione per i primi mesi di arrivo sul mercato, per la versione quattro ruote motrici con motore 2.2 Diesel, mentre il completissimo allestimento Active il prezzo di lancio sarà di circa 28.600€, prezzo che comprende portellone posteriore elettrico, specchietti elettrici, telecamera di retromarcia, cerchi da 18 pollici e molto altro ancora.
Toyota Rav4 parte 5: la guida sulla neve
Torniamo a parlare di Toyota RAV4, modello antesignano della categoria dei SUV compatti: arrivata alla sua quarta generazione, la Sport Utility nipponica si presenta decisamente cresciuta, sotto il profilo della qualità costruttiva, delle finiture e dell’ergonomia. Parliamo di un abitacolo estremamente razionale e spazioso, dove godersi a pieno l’efficacia dinamica dell’auto. Il cambio generazionale ha portato in dote dimensioni esterne leggermente aumentate rispetto al passato, con una differenza di 20 cm rispetto alla precedente versione “Crossover” e 12 cm rispetto alla “Classic”, per un totale di 4,57 metri, perfettamente in linea con la diretta concorrenza. La distanza tra i sedili anteriori e posteriori è stata incrementata per attestarsi su ottimi livelli grazie a un valore di ben 970 mm. Interessante anche il diametro di sterzata, che si attesta come il minore del segmento con 10,6 metri. Pratico anche il portellone posteriore ad azionamento elettrico e la soglia di carico più bassa della categoria, mentre la lunghezza dello spazio di carico è stata incrementata fino a un totale di 1.025 mm, raggiungendo una capacità massima di 547 litri.
La nuova RAV4 risulta essere quindi abbastanza compatta per essere usata con disinvoltura in città ma allo stesso tempo capace di garantire un comportamento brillante nell’uso in off-road. Il segreto della sua enorme motricità è il sistema di trazione integrale, composto principalmente da un giunto a controllo elettromagnetico posizionato davanti al differenziale posteriore e dal sistema I.D.D.S: in condizioni normali la vettura si comporta come una trazione anteriore, ma la coppia motrice può essere spostata al retrotreno con una percentuale che oscilla fra il 10% (fase di inserimento e percorrenza di curva) ed il 50% (in caso di elevato slittamento delle ruote anteriori). Mentre nell’off-road a bassa velocità (fino a circa 40 km/h) può essere inserito il blocco del differenziale che distribuisce equamente la coppia motrice fra avantreno e retrotreno.
Sul ghiacciodromo di Folgaria l’auto si è quindi rivelata efficace e sicura anche nei tratti più difficili del tracciato, conservando un’elevata precisione di guida garantita da un avantreno dalla presa granitica. In queste condizioni l’auto riesce a garantire un comportamento estremamente convincente, caratterizzato da un equilibrio dinamico fra il neutro ed il sovrasterzante, a tratti da vettura sportiva. Merito anche di un rollio e di un beccheggio sempre sorprendentemente contenuti. La gamma motori di RAV4 prevede una nuova unità diesel 2.0 D-4D da 124 CV/91 kW con trasmissione manuale 6 rapporti e trazione anteriore; un potente motore diesel 2.2 da 150 CV/110 kW con la scelta tra trasmissione automatica o manuale a 6 rapporti e la trazione integrale del sistema Integrated Dynamic Drive di Toyota; un motore benzina Valvematic 2.0 da 151 CV/111kW con trasmissione manuale a 6 rapporti oppure Multidrive S (la trasmissione Toyota a variazione continua) e trazione integrale. Questi motori beneficiano di un’ulteriore riduzione dei livelli di CO2: in media -11% rispetto alla precedente generazione.
Toyota Rav4 parte 4: il sistema di trazione e l’I.D.D.S
Dopo i video di presentazione a Folgaria e sul tracciato di Forte Cherle, prosegue il nostro piccolo dossier alla scoperta della nuova Toyota RAV4: l’ultima generazione delle celebre SUV giapponese si presenta sul mercato completamente rinnovata nell’estetica, nella meccanica e nella dinamica di guida. Ed è proprio quest’ultima che volevamo analizzare da vicino: a differenza della concorrenza diretta e direttissima, la Toyota RAV4 promette doti fuoristradistiche da riferimento della categoria, configurandosi come un mezzo tanto buono per viaggiare confortevolmente in città ed autostrada, quanto valido nell’affrontare un percorso off-road: la nuova Sport Utility Toyota è stata infatti meticolosamente progettata per assicurare un comportamento dinamico di tutto rispetto su fondi a bassa e bassissima aderenza, così come nelle mulattiere più dissestate ed estremamente sconnesse.
Come sottolinea anche Marco D’amico, istruttore e trainer tecnico Toyota, la casa giapponese ha voluto che la nuova RAV4 annoverasse un sistema di controllo della dinamica di marcia estremamente evoluto e capace di garantire la guida più divertente ed efficace allo stesso tempo: ciò è possibile grazie ad una fine integrazione dei sistemi di controllo elettronico della stabilità e della dinamica di marcia. In passato il controllo di trazione della vettura interveniva in maniera correttiva solo a slittamento iniziato; sulla nuova RAV4 invece entra in funzione preventivamente ai fini di ridurre il sottosterzo, migliorando quindi trazione e bilanciamento dell’intera vettura. Ciò è possibile grazie ad una differente filosofia di funzionamento nella ripartizione della coppia motrice fra i due assali: sul vecchio modello della RAV4 la coppia motrice veniva traslata all’asse posteriore solo dopo l’innesco di una perdita di trazione all’avantreno.
Sulla nuova RAV4 invece la distribuzione della potenza e della coppia motrice avviene preventivamente, assecondando gli input ripatiti dal guidatore sulle sterzo già nella fase di inserimento in curva. In questo modo si massimizza la velocità di percorrenza nelle curve, senza che intervenga lo stabilizzatore elettronico VSC con le sue “pinzate” sui freni. Alla base di quanto sopra enunciato sussiste un concetto tanto semplice quanto valido: tagliando la coppia motrice all’asse anteriore, ai pneumatici dell’avantreno viene garantita una maggiore capacità direzionale. Ne risulta un comportamento di guida più sincero e sportivo. Il nuovo RAV4 è disponibile inoltre con i sistemi di controllo Down-hill Assist e Hill Start Assist per assistere chi guida nelle partenze in salita e discesa. Disponibile di serie su tutti i veicoli equipaggiati con trasmissione automatica, e particolarmente utile nelle discese su superfici ghiacciate o innevate, il controllo Down-hill Assist è studiato per impostare automaticamente il rapporto, la velocità del motore e la forza frenante adatti delle singole ruote, aiutando il guidatore a mantenere il controllo del veicolo anche sulle superfici più scivolose.
Toyota Rav4 parte 3: sul tracciato di Forte Cherle
Avreste ritenuto possibile che la nuova Toyota RAV4 si rivelasse competitiva nel tempo sul giro rispetto alla più sportiva GT86? Il nostro stupore è addirittura aumentato sapendo che la RAV4 montava semplici pneumatici invernali, mentre la GT86 era equipaggiata con pneumatici chiodati (ed assetto rialzato). Tutto questo lo scopriamo intervistando Andrea Pullè, prima ex pilota rally e poi di velocità in pista, ora responsabile della scuola Speed Control. Oltre ai classici corsi in pista Speed Control organizza infatti un interessantissimo training di guida su neve e ghiaccio, presso il ghiacciodromo di Forte Cherle (Folgaria, TN) e sviluppato per gran parte dell’inverno con numerosissime date dal 7 gennaio al 28 febbraio.
Il corso (lungo uno o due giorni) è dedicato a chi vuole apprendere le tecniche ed i segreti della guida su fondi con poca aderenza ed in condizioni critiche, e più in generale a chi vuole affinare la propria sensibilità di guida anche nelle condizioni normali e quotidiane. A questo corso ne viene poi affiancato un secondo, ancora più impegnativo – sia dal punto di vista della guida sia, ahinoi, dal punto di vista economico – che si tiene tra le nevi ed i ghiacci della Finlandia. I modelli utilizzati sono per tutti le nuove GT86, l’ultima sportiva Toyota a motore anteriore boxer e trazione posteriore dotata di 200 CV. La scuola Speed Control accoglie non più di 12 piloti e 6 automobili per ogni “tornata”, cosicché ogni partecipante possa assimilare le informazioni di carattere teorico e pratico con tutto il tempo di cui necessita. Pullè ad esempio ci racconta che ogni studente/pilota deve sviluppare una sufficiente velocità di risposta alle sollecitazioni e non deve attendere che l’auto sbandi troppo, ma gestirla con polso ed immediatezza. La nostra guida smentisce inoltre un falso mito legato alle condizioni di guida su terreno a scarsa aderenza.
Toyota Rav4 parte 2: il meeting di Folgaria
Ha inizio dalle strade innevate di Folgaria il nostro tour su strada e in off-road con la nuova Rav4 2013, e per questo dopo il primo articolo continueremo a raccogliere le vostre domande sul comportamento o sui dettagli di questa nuova auto. Vi anticipiamo gli aspetti che più ci sono piaciuti e che riguardano il sistema di trazione, sempre efficace su ogni tipo di terreno e rapidissimo nel trasferire la potenza al posteriore quando necessario, senza però perdere direzionalità sull’anteriore.
Piacevolei anche le soluzioni in tema di ergonomia, associata alla razionalità degli interni e ad una buona solidità strutturale. Caratteristica quest’ultima messa duramente alla prova anche nell’utilizzo su neve e terra senza risparmiare piccoli salti o percorsi hard. Gli interni non stupiscono per soluzioni estetiche o elettroniche particolarmente futuristiche, ne per eventuali “effetti speciali” nei comnadi o nella strumentazione, la razionalità invece regna sovrana e ogni cosa si trova al suo posto con azionamenti rapidi e naturali.
L’estetica risulta totalmente rivista rispetto al modello precedente, il frontale snello e pronunciato utilizza due piccoli fari sal profilo affusolato che donano sportività e dinamismo alla zona anteriore, anche la vista laterale è stata completamente rivoluzionata con un profilo più spigoloso, efficiente dal punto di vista aerodinamico e piacevole alla vista. La zona posteriore invece non può vantare lo stesso impatto visivo del frontale, ma appare comunque moderna e votata a garantire un ampio spazio all’interno del bagagliaio.
Toyota Rav4 parte 1: Liveblogging
Nel 1994, quasi 20 anni fa, Toyota con la Rav4 inventava il segmento dei crossover compatti: i SUV di piccole e medie dimensioni come li intendiamo oggi non esistevano, ma la piccola Toyota seppe creare un vero fenomeno intorno alle sue forme e alla sua flessibilità di utilizzo catalizzando su di sé l’attenzione di miglia di appassionati o di semplici utenti delle quattro ruote.
Nel 2013 Rav4 si rinnova completamente e lo fa per la quarta volta nei suoi 19 anni di onorata carriera, stavolta però le modifiche sono importanti e riguardano una completa rivisitazione estetica sia negli interni che nelle carrozzeria. Ma gli aspetti più importanti di questo upgrade passano attraverso una abitabilità interna sensibilmente aumentata: l’auto è ora più larga di 3cm, più lunga di ben 10cm e più bassa di 2,5cm (con un avvicinamento al suolo anche del baricentro).
Passo avanti anche sotto l’aspetto degli allestimenti con un’auto ora più ricca nella dotazione praticamente su tutte le versioni, nettamente migliorato anche l’aspetto meccanico che oltre a beneficiare del lavoro sinergico dell’allargamento carreggiate e abbassamento del baricentro può vantare anche un sistema di controllo dinamico decisamente avanzato e inusuale per questa categoria. Un SUV rapidissimo in curva e su asfalto ma che al contempo sa regalare una guidabilità eccellente anche sui terreni più difficili come neve e fango, tutto questo anche grazie al nuovo sistema I.D.D.S. (Integrated Dynamic Drive System) che varia la risposta del cambio, del motore, dello sterzo e del differenziale centrale in funzione delle condizioni di guida.
I prezzi infine appaiono quanto mai aggressivi e interessanti con il modello base proposto a circa 23.500€ in promozione per i primi mesi di arrivo sul mercato, per la versione quattro ruote motrici con motore 2.2 Diesel e il completissimo allestimento Active il prezzo di lancio sarà di circa 28.600€ e comprende pannello posteriore elettrico, specchietti elettrici, cerchi da 18 molto altro.