Storia di una Fiat 124
Rubrica Amarcord: storia di una Fiat 124
Il consueto appuntamento del lunedì con la Rubrica Amarcord oggi lascia spazio a una nostra lettrice che ci ha inviato la propria “Storia di una Fiat 124”. Ancora una volta vi ricordiamo che potete partecipare anche voi a questa piccola macchina del tempo inviandoci i vostri scatti e i vostri ricordi all’indirizzo suggerimenti@autoblog.it, con oggetto email “Rubrica Amarcord”. Non importa marca o modello ma il cuore con il quale scriverete. I migliori saranno pubblicati… Vi lasciamo al simpatico racconto di Silvia, che ringraziamo per la disponibilità dimostrata.
Che sorpresa!
A rivederla ora non sembra così enorme (proprio come mi ha appena confermato mio marito) ma nei miei ricordi di bimbetta la Fiat 124 dei nonni stipata all’inverosimile, pronta per le vacanze, sembrava un tir. Quei sediloni neri, il tipico clacson con il cerchio in metallo (vietato toccare), la cappelliera con il classico cane a testa ciondolante e non ultimo… i bagagli sul tetto! Non mi ricordo come fosse il bagagliaio in compenso però ricordo l’insieme: il portabagagli fissato con cura sul suo pianale e la sua apposita copertura.
Quel viaggio di 200 km si ripeteva come un rito e tutte le volte sembrava durare un’eternità in quella scatolona cubica color bianco. Forse tutto sembrava così enorme e comodo perché paragonato alla 500 di mamma e alla 850 prima e alla 127 poi di papà.
Che ricordi!
Vi ricordiamo che la Fiat 124 è stata presentata nel 1966 durante il Salone di Ginevra. Al momento del lancio era disponibile nella sola versione berlina a quattro porte equipaggiata con un motore di 1197 cm3 da 60 cavalli. A pochi mesi dal debutto la gamma si amplia con l’arrivo della versione familiare, della Sport Coupé e della Sport Spider.
Nel 1968 arriva la 124 Special che si contraddistingue per un frontale rivisitato, una nuova griglia sul montante posteriore, maniglie porta incassate, un’ inedita plancia con strumentazione a elementi circolari, sedili e rivestimenti porte maggiormente curati e rifiniti. Sotto il suo cofano pulsa un propulsore di 1438 cm³ da 70 cavalli, abbinato a un cambio a quattro rapporti.
L’ultima news di spessore riguarda la nascita della Special T 1600: il propulsore di 1.4 litri lascia il posto a un motore bialbero di 1608 cm3 da 95 CV che garantisce una velocità massima superiore ai 170 km/h. Per mantenere una corretta tenuta di strada sono state indurite le molle ed è stata studiata e messa a punto un’apposita taratura per gli ammortizzatori. Per la prima volta nella storia della 124 su richiesta si può adottare anche un cambio a cinque rapporti. Infine, nel 1974 termina definitivamente la carriera della Fiat 124.
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