Toyota GT86 Academy: le impressioni dei rappresentanti dei forum invitati all’evento di Vallelunga – Parte 2
Dopo un primo resoconto, torniamo a parlare di Toyota GT86 con la seconda ed ultima tornata di impressioni raccolte fra i partecipanti all’evento “GT86 Academy”: vi ricordiamo che in quell’occasione autoblog.it e Toyota Motor Italia hanno invitato sul Circuito Internazionale di Vallelunga alcuni fra i forum automobilistici italiani fra i più conosciuti in rete. Diamo quindi nuovamente la parola ai forumisti che hanno gentilmente risposto al nostro invito e ci hanno omaggiato con la loro presenza a questa festa all’insegna della guida sportiva e di GT86…
Le impressioni di Alessio, alias 77One, di LaMiaMINI.com
Da sempre è considerata la piccola più divertente ed appagante da guidare presente sulla piazza. Ma può il “kart-feeling” della piccola Mini essere paragonato al dinamismo di Gt86? Ce lo dice Alessio “77One”: ecco un estratto della sua recensione, tratta da LaMiaMini.com
“…Parlare di elementi in comune con il nostro marchio è fuori luogo: una trazione anteriore dal passo corto come la mini non ha nulla a che vedere col bilanciamento quasi perfetto della GT86 (circa 54% all’anteriore e 46% al posteriore), ma a metterle in competizione è il prezzo: la GT86 si porta a casa con 29mila euro, che non bastano nemmeno per una Cooper S mediamente accessoriata. Con la mini si ha l’immagine, il piacere di guida e una lista infinita di accessori, ma con la Toyota si porta a casa parecchio divertimento.
La macchina è in puro stile Giap, ma è senz’altro bella e personale: tra i colori visti a Vallelunga, arancio, bianco, e nero è forse quest’ultimo quello che mi ha convinto di più. La First Edition si distingue invece per il colore Lightning Red con bande adesive nere su cofano e fiancata, mentre rimane invariata la dotazione tecnica.
Di sicuro c’è che la macchina è costruita attorno al puro piacere di guida e infatti anche all’esterno non c’è troppo posto per i fronzoli: la prima cosa che salta all’occhio è la gommatura: 215/45 R17 è una misura che passa inosservata sulla maggior parte delle berline e monovolume, ma c’è da dire che il telaio bilanciato e l’assetto della macchina non hanno bisogno di altro, perché la tenuta è impressionante. Il prezzo lo si paga nella visione laterale, che non rende troppo merito alla linea della GT ed è forse l’unica nota stonata per chi, come noi, è spesso abituato ad avere ruote più grandi della macchina. Chi la compra, in sostanza, non lo fa per apparire.
Anche all’interno si segue la stessa filosofia: tutto è assemblato bene ed ha un aspetto molto solido, ma i materiali non sono appaganti. In particolare mi è sembrato che abbiano tentato di privilegiare le zone che sono sotto gli occhi di tutti – la consolle centrale è bella e i comandi ben realizzati – per poi risparmiare dove l’occhio cade di meno: se già le plastiche di pannello porta e plancia sono rigide e lucide, l’aspetto del tunnel centrale, con annesso porta bicchieri asportabile, è piuttosto “plasticoso”. Mettendosi al volante però questi pensieri svaniscono alla svelta, perché la posizione di guida è ottima: seduta molto bassa (al punto che anche la mini sembra un piccolo monovolume), volante e pedaliera ben allineati, grande appoggio per il piede sinistro, leva del cambio posizionata con cura e dall’escursione cortissima.
Anche la dotazione è in stile giapponese, con una lista degli optional piuttosto corta a vantaggio della dotazione di serie: oltre a tutti i controlli elettronici di ultima generazione ci sono clima bi-zona, fari bi-xenon, luci diurne a led, navigatore, bluetooth, sedili sportivi, prese aux+usb… tutte cose che devono far riflettere una volta di più sul prezzo di questa macchina.La GT86 è un 2.0 boxer aspirato da 200 CV. Un’architettura singolare che porta benefici in termini di baricentro ed equilibrio generale, ma che non riesce a colmare la lacuna principale di qualsiasi aspirato: per trovare questi 200 cv bisogna farla urlare parecchio. Gli appassionati dei motori “old style” forse ringraziano, non capita ormai molto spesso di trovarsi col contagiri in zona 7000 (il limitatore è attorno ai 7500), ma avendo provato la macchina nel suo terreno di elezione, la pista, non è dato sapere come si comporta nelle strade di tutti i giorni, in particolare quelle urbane, dove i turbo fanno la parte del leone.
Forse su questo si tratta solo di unire diverse scuole di pensiero, ma quello che ha messo d’accordo un po’ tutti è purtroppo il sound: la GT86 non è particolarmente emozionante né dal lato aspirazione, né dallo scarico. E io aggiungo che non è bellissima da sentire nemmeno dal posto guida: nel momento in cui si fa sul serio, quando tra l’altro il motore sta dando il meglio di sé, la meccanica ha un suono piuttosto ruvido. Dal punto di vista dell’handling però siamo nel campo dell’eccellenza grazie alla tenuta elevatissima, il baricentro basso, lo sterzo molto diretto e i freni che mordono parecchio. Il primo curvone preso in pieno (specialmente dopo le prove fatte con la Yaris) è da sorriso a 36 denti e dopo una giornata ad imparare il punto di frenata e il punto di corda, uscire dalle curve in accelerazione col posteriore che chiude ti fa sentire parecchio più bravo… finché non siamo saliti come passeggeri e ci hanno raccontato un’altra storia.
Infine una nota sull’Academy che ha organizzato davvero un bell’evento. Esclusa la prima parte della giornata in cui si è doverosamente puntato più sul marketing, il tempo trascorso in pista è stato un susseguirsi di lezioni di guida, di tecnica e perché no anche di vita, con uno staff eccezionale capace di trasmettere la grande passione per la macchina e di rendere comprensibili anche i discorsi tecnici più complessi. Solitamente in questi eventi si ha la sgradevole sensazione che tutto sia fatto velocemente, senza troppo tempo a disposizione e senza troppe attenzioni da parte di chi ha il compito di seguirti. Questa volta non è andata così e a riprova di questo posso dire di essere arrivato a fine serata veramente stanco”.
GT86? Ecco cosa ne pensa Walter Petronio di Toyota Club Italie e Celica Team Italia
Il nostro Walter, alias “Waller”, è un ragazzo cresciuto a pane, rally e Toyota. Il suo giudizio è oltremodo interessante perchè non solo proviene da un toyotista “duro e puro”, top member di Toyota Club Italia, ma anche da un possessore di Celica (e forumista di Celica Team Italia), vettura da cui la GT86 deriva parecchio del genoma che la distingue…
Quando mi hanno chiamato per andare a provare la GT 86 a Vallelunga, facendo un corso di guida, mi aspettavo di trovarmi di fronte all’ennesima buona idea (vale a dire il ritorno di una trazione posteriore) “edulcorato” al punto di diventare da un’auto sportiva ad un’operazione di marketing. Invece…SORPRESA! Dopo l’accreditamento e la presentazione del progetto GT e della filosofia del modello, siamo stati divisi in gruppi e via subito alle danze!
Il primo approccio è stato subito (per me) traumatico: pista corta… Prima mia esperienza in pista, e subito adrenalina a 1000. Diro di “ricognizione” con spiegazione delle traiettorie con una Yaris, poi… “Walter, sali sulla GT” Ed ecco come è iniziata l’emozione… Quest’auto “ti parla”: ti “spiega” quello che sta facendo, come sono distribuiti i carichi, quanto ancora ti può dare… In poche parole, ti mette subito a tuo agio. Anche dopo, nelle prove con aderenza ridotta eseguite sulla resina bagnata e (naturalmente) a controlli disinseriti (si, è possibile disinserire sia il controllo di trazione che quello di stabilità) è stato più facile eseguire gli esercizi con la GT86 che con la Yaris. Il che la dice veramente lunga sul feeling che viene dato da quest’auto!
In poche parole, il progetto di un’auto DIVERTENTE voluto dalla famiglia Toyoda non è stato assolutamente edulcorato dall’eccessivo uso di controlli elettronici nè ammansito con la scusa di rientrare nelle normative antinquinamento.
Quest’auto va fortissimo, ha un’allungo da brivido, una tenuta strepitosa e ti permettere di leggere la pista e la strada come un libro aperto. Perfino il servosterzo elettrico è in grado di trasmettere esattamente quello che sta succedendo tanto da rendere possibile il perfetto controllo del drift su fondo a scarsa aderenza dopo “solo” un paio di tentativi (per me), metntre alcuni “colleghi” di altri forum “posteriori” (vedi Nissan 350Z, Mazda, BMW e Mercedes) si sono trovati a proprio agio praticamente da subito.
Per chi frequenta il forum da un po, non è una novità sapere che a casa mia abbiamo due Celica (una T23 VVT-i ed una ST 185 CS, la Carlos Sainz Limited Edition del 1991) ed una Prius, e che nella mia famiglia il motto è “Se il calcio è spettacolo, il rally che cos’è?”. Ed è questo modo di pensare, aggiunto alle esperienze vissute con le ultime nate di quasi tutte le case che producono auto sportive, che mi ha fatto affrontare questa esperienza senza farmi troppe illusioni, visto che la sportività delle odierne vetture è sempre più “ostaggio” delle complesse elettroniche di bordo che le rendono sicure e “tranquille”, dando la possibilità anche ad utenti meno preparati prestazioni che io definisco “autostradali” ma che tolgono il brivido ai più smaliziati. Parte di questa convinzione nasceva anche dal fatto che sull’ultima sportiva Toy, la Celica TS, i controlli non erano disinseribili. Ebbene, posso assicurarvi che MI SBAGLIAVO DI GROSSO!!!
Questa foto è solo uno degli esempi di quello che si può fare con questa meraviglia… Chi ha già visto il video, ha già sentito il mio commento: bentornata! Le sensazioni al volante sono bellissime, questa è una di quelle vetture che Markku Alen (mio grande idolo) definirebbe con la sua famosa frase “Makkina guidare con kulo” nel senso che il feedback di questa vettura è immediato, chiaro e facilmente interpretabile. I controlli possono essere settati su tre livelli: normale, ESP sport (tarato da piloti) ed esclusione totale, ma anche questa opzione grazie proprio alla trasparenza delle reazioni è decisamente affrontabile.
La GT non è una di quelle vetture che ti lasciano senza preavviso a metà della curva, non ti tradisce, ti avvisa, ti “parla” continuamente attraverso quello che trasmettono le vibrazioni del sedile e lo sterzo e non è una cosa da poco visto che quest’ultimo è assistito elettricamente… Insomma, un ritorno alle VERE sportive, quelle che hanno regalato a Toyota i titoli Mondiali Rally,una vettura su cui si può osare, perchè sai che non ti tradirà all’improvviso, una vettura su cui si può imparare grazie alla sua progressività, ed infine, per quelli che chiedono di più, una sportiva leggera (siamo sui 1200 Kg) che “sa” quindi far ben valere i 200 cavalli del suo boxer, generoso anche come coppia. Manca quindi la realizzazione dell’ultima parte del mio sogno: un ritorno di Toyota alle competizioni. Forse non sarà la vettura più competitiva in un mondo di potenze esagerate e trazioni integrali, ma sicuramente sarà una vettura molto divertente ed in grado di dare molte soddisfazioni…
Il parere di “Lancie”, di GT86-BRZ Club Italia
L’arrivo della nuova Toyota GT86 e della sua gemella Subaru BRZ, ha generato parecchio entusiasmo fra gli appassionati della bella guida. Tanto da far nascere svariati forum tematici dedicati all’ultima sportiva di casa Toyota. Fra essi spicca certamente GT86-BRZ Club Italia: motivo più che valido per invitare il forumista “Lancie” alla prima giornata della GT86 Academy. Ecco le sue impressioni…
“Appena arrivato a vallelunga noto già subito un enorme quantità di gt86 parcheggiate ovunque….e già li stavo sbavando come un cammello. Dopo l’accredito andiamo in una saletta in cui ci fanno un briefing sulla giornata e sull’auto. Già qui c’è la prima news: “il Gt academy”.La Toyota praticamente vuole creare un un “””club””” in cui si viva la passione delle 4ruote a 360°…. vogliono organizzare eventi,track day in italia/europa,incontri con appassionati,scuola di guida sportiva,ecc il tutto aperto a chiunque sia interessato… dopo il briefing ci hanno divisi in 4 gruppi da circa 8/9 persone a testa e ci hanno portato agli eventi nelle varie aree del circuito….gli eventi sono stati:
-traiettorie (in una parte della pista)
-frenata
-test su percorso a bassa aderenza (sovrasterzo)
-drifting (su percorso a bassa aderenza)
-test su percorso a bassa aderenza (sottosterzo)
in tutte le prove usavamo prima una yaris come “riscaldamento” e successivamente la gt86.Voglio spezzare una lancia a favore della yaris:sono state scannate fino al midollo e si sono difese con onore…ogni volta che apriro’ il garage e vedro’ quella di mia madre la salutero’ con rispetto…grande piccola yaris… Le prove di drifting,sovrasterzo e sottosterzo davano un punteggio a secondo della “prestazione”….i vincitori di ogni gruppo che hanno preso piu’ punti hanno poi vinto un preziosissimo regalo:giri di pista con Trulli sia come passeggero che come pilota!
Dopo pranzo sempre nella saletta brifieng c’era Trulli che spiegava tecnicamente il circuito e rispondeva alle domande del pubblico. Nel pomeriggio poi abbiamo fatto 2 giri di pista completa con di fianco un pilota che ci correggeva e ci dava consigli….e dulcis in fundo un “hot lap” con un pilota del gt academy (a me è toccato un argentino rallysta che si è fatto quasi tutte le curve di traverso….spettacolareeee!)
dopo le foto di rito e le premiazioni ci hanno chiamato ad uno ad uno e ci hanno consigliato un diploma,una polo rossa e un adesivo con il logo gtacademy, ed una pila a led….saluti e finita la giornata…. ok….vi ho fatto il riassunto della giornata in modo molto “freddo”…..adesso tocca al parere “passionale” e paersonale….L’ambiente di Vallelunga era semplicemente perfetto:si respirava passiona pura ogni secondo….ogni pilota era sempre pronto a darti consigli …anche con i ragazzi degli altri forum si è subito instaurato un rapporto di amicizia e sana competizione…nessun fighetto,nessuno che se la menava….eravamo un gruppo di appassionati che si divertiva insieme…
Raga la gt è SPETTACOLAREEEEEEEEEEEEEEEEE…….tra le curve è perfetta,molto comunicativa e il motore il suo sporco lavoro lo fa….tutte le gt del corso montavano gomme yokohama sdrive e rispetto a quelle di serie,erano tutto un altro mondo!!consigliatissime! Cambio manuale spettacolare….corsa ridotta e precisa e ad ogni cambiate si sentiva un “to-tlonk” quasi da auto da corsa….caz che robaaaaaaa! Tra i cordoli è una lama ed ha una facilità di guida disarmante…ti fa sentire pilota anche se non lo sei… i difetti sono i soliti:il motore che dovrebbe essere un po’ piu’ cattivo nell’erogazione e la frizione che stacca un po’ troppo alto… per la cronaca:raga le gt sono state SCANNATE in ogni modo possibile ed immaginabile….hanno resistito egregiamente senza nessun problema…spettacolo…”
Le impressioni di Emanuele Macaluso, di Mercedes Benz Club Italia
Affinché le impressioni sulla GT86 e su GT86 Academy provenissero da un gruppo il più eterogeneo possibile, abbiamo invitato a partecipare all’evento anche Emanuele Macaluso di Mercedes Benz Club Italia. Chi l’ha detto che il piacere di guida regalato da GT86 non possa piacere pure a chi è abituato le lussuose vetture di Stoccarda?
“Abbiamo avuto l’occasione di provare la nuova Toyota GT86 in pista a Vallelunga grazie ad un invito di Toyota per un corso di guida dedicato ai clienti della nuova coupé sportiva giapponese. Durante la Toyota GT86 Academy abbiamo potuto scoprire le doti sportive di questa piccola, ed economica, coupé che non avrà le rifiniture delle nostre amate Mercedes ma, con un prezzo estremamente concorrenziale, sa far divertire ed appassionare chi la guida. La scelta di produrre un’auto sportiva a trazione posteriore, porta sicuramente in alto il nome Toyota, che da troppo tempo ormai aveva abbandonato il ramo delle auto sportive, sopratutto quelle a trazione posteriore. La GT86 entra a gamba tesa in questo segmento perché le sue doti e le sue caratteristiche tecniche la rendono efficacie e allo stesso tempo facile e divertente.
E’ la sportiva che molti aspettavano, costruita in Giappone da un marchio che in termini di affidabilità non si smentisce mai, leggera e compatta, dotata di un motore non troppo assetato e che riesce ad appagare la nostra voglia di cordoli e curve senza gravare troppo sul portafogli. La sua linea e le sue dotazioni la rendono tanto affascinante nell’uso cittadino, quanto efficacie efficace nell’uso in pista. Il motore sa essere sia docile e cauto nell’uso di tutti i giorni che aggressivo e scattante nell’uso in pista, anche se qualche cavallo in più non sarebbe male. Nulla da dire sulle sospensioni e sul telaio: basta qualche curva per apprezzare immediatamente l’ottima struttura che sorregge questa piccola sportiva Giapponese, precisissima nell’inserimento in curva e veloce nel prendere il punto di corda e schizzare via in uscita. Le sospensioni, tarate egregiamente per non gravare troppo sul comfort, lavorano molto bene e ci consentono sia di correre “sui binari” che divertirci con qualche sovrasterzo quando vogliamo esagerare con l’acceleratore.
Parlando poi della parte estetica, la linea dell’auto è un vero godimento per gli occhi, soprattutto degli appassionati del marchio. Tutto si adatta perfettamente all’anima racing di quest’auto: dallo “spoilerino” posteriore ai “baffetti” sul paraurti anteriore. Stesso discorso per gli interni: i sedili avvolgenti e sportivi, il cruscotto con dettagli in alluminio, le cuciture e i pedali sono tutti particolari che legano la GT86 alla pista. Per quanto riguarda infine l’ingresso nel segmento di auto sportive, la piccola Giapponese potrebbe sfidare alcuni colossi che hanno ormai scritto il loro nome nell’albo delle piccole auto sportive dalle prestazioni eccellenti, ma al momento secondo me, con la potenza di cui è dotata può sfidare benissimo la Mazda MX-5 o la Lotus Elise, auto che senza bisogno di troppi cavalli riescono ad ottenere tempi strepitosi in pista.
E poi il punto forte è sicuramente il prezzo! 30.000 € è una cifra azzeccata per ciò che si porta casa e cioè un’auto bella da vedere, bella da guidare, che non consuma troppo e che può essere utilizzata quotidianamente senza stare troppo attenti alla tacchetta del carburante. Complimenti a Toyota per la bellissima giornata organizzata e per il mezzo creato! Sarà sicuramente un successo, soprattutto in questo periodo di crisi dove investire in un’automobile sportiva non è mai facile ma, visto il costo contenuto, La Toyota GT86 potrebbe rivelarsi una soluzione perfetta”.