A Singapore un’utilitaria costa come una Porsche Boxster
A Singapore, dove una BMW Serie 3 costa anche 200.000 euro
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Nel 2010 Lee Hsien Loong promise di cambiare i connotati alla nazione da lui amministrata. Lee Hsien Loong è l’attuale Primo Ministro di Singapore, che due anni fa annunciò un massiccio ed ambizioso programma d’investimento: la sua amministrazione avrebbe infatti elaborato una strategia per ridurre l’utilizzo e la diffusione delle automobili tramite il potenziamento del trasporto pubblico, che avrebbe beneficiato di 60 miliardi di dollari in 10 anni. L’inquinamento, il traffico e tutti i problemi legati al sovraffollamento rappresentano un ‘grattacapo’ di non facile soluzione per gli amministratori di una città stato la cui superficie è ampia tre volte l’isola d’Elba, con una popolazione di oltre 5 milioni di abitanti ed una densità abitativa di 7.315 abitanti per chilometro quadrato.
Facile quindi immaginare che i proprietari di automobili non siano trattati esattamente come privilegiati. Una BMW 335i Cabrio può infatti costare l’equivalente di 200.000 euro, quando una semplice utilitaria raggiunge quotazioni che in altri paesi garantirebbero fior fiore di automobili. Questo perché la tassazione è decisamente aggressiva e scoraggiante. Chi volesse munirsi di una vettura deve innanzitutto acquistare uno speciale certificato, la cui tiratura è stabilita direttamente dal Ministero dei Trasporti. I prezzi di ciascun tagliando sono variabili e raggiungono cifre folli, come i 19.889 dollari di Singapore pagati ad inizio 2010. Ogni certificato ha poi valenza decennale va rinnovato senza alcun privilegio, obbligando il proprietario a sostenere un nuovo gravoso esborso. Ciascuna automobile è poi sottoposta ad una tassazione pari al 150% del valore di mercato, a cui si aggiungono le spese sostenute per importate la macchina. Va comunque precisato che il reddito medio di ciascun residente a Singapore equivale a 59.711 dollari l’anno, terzo miglior risultato a livello globale.