Lotus Evora S: il video test di autoblog – Parte 1 La Dinamica
Lotus Evora S: il video test di autoblog – La nostra analisi della Dinamica di guida
Elegante, sportiva ed esclusiva… non c’è che dire la Lotus Evora è una spettacolare supercar a tutti gli effetti. Ma se c’era una cosa un po’ sottotono era proprio il motore. Un grande sei cilindri a V di 3.500 cc con “soli” 280 CV; “l’inglesina” meritava di più ed ecco allora la versione S, la Lotus Evora S. Il motore è sempre lo stesso, ma ora c’è un nuovo compressore volumetrico a garantire le giuste performance per una Lotus coupé con telaio in alluminio, motore centrale e trazione posteriore. Per vedere di cosa è capace l’abbiamo portata in pista sul Circuito di Modena, un nuovo tracciato tortuoso e tecnico, perfetto per esaltare l’handling della Lotus Evora S.
Motore: col volumetrico è meglio
S come Supercharged. Ciò che distingue la Lotus Evora normale dalla “nostra” è proprio la sovralimentazione tramite compressore volumetrico di nuova concezione Harrop HTV1320 con rotore Eaton, che porta il 3.5 V6 in alluminio della Lotus Evora S sino alla magica soglia dei 100 cavalli per litro. Il motore è sempre un Toyota VVT-i, un sei cilindri a V, doppio albero a camme in testa, 4 valvole per cilindro, doppia fasatura variabile delle valvole per aspirazione e scarico. I 350 CV sono erogati a 7.000 giri/min, mentre la coppia massima di 400 Nm è disponibile a 4.500 giri/min. Il compressore volumetrico, a differenza di altri tipi di sovralimentazione, permette di disporre di maggiore potenza e coppia anche ai bassi regimi senza il cosiddetto “turbo lag” dei motori turbo e regala una grande spinta anche ai medi con un allungo entusiasmante. Grazie a queste caratteristiche e al peso di 1.437 kg la Evora S è capace di accelerare da 0 a 100 km/h in 4,6 secondi e raggiungere la velocità massima di 286 km/h.
L’impianto di scarico: la calda voce del V6
Grande attenzione è stata posta alla sonorità del nuovo 6 cilindri caratterizzata da un timbro cupo ed entusiasmante, poco invadente quando si viaggia a regimi inferiori ai 4.000 giri/m, soglia oltre la quale il sound si trasforma in una melodia grazie all’apertura di una valvola parzializzatrice posta nello scarico stesso. Per chi vuole tutto subito, invece basta premere il tasto Sport per dare il via al concerto e ottenere una risposta del 3.5 V6 ancora più pronta e incisiva. Lo scarico della Lotus Evora S è corto e per “silenziarlo” al meglio, la sezione interna utilizza 2 percorsi per i gas di scarico: il primo è realizzato con una multicamera che riduce le emissioni sonore. Il secondo, a sezione maggiorata, sfrutta l’apertura di una valvola elettropneumatica che, liberando il condotto, riduce la contropressione allo scarico, aumentando così l’erogazione di potenza e producendo un sound più cattivo e graffiante.
In pista: equilibrio sensazionale
Le emozioni che regala una Lotus Evora S su strada sono di quelle da perdere la testa, ma per scoprire a fondo il suo potenziale non c’è nulla di meglio di un bel test in pista. Questa volta siamo all’Autodromo di Modena, un circuito tecnico e divertente caratterizzato da una sequenza di curve strette e più ampie con saliscendi e curve in contropendenza. Una volta avviato il 3.5 V6, premo immediatamente il magico tastino Sport e la sonorità si trasforma in un vero concerto a cielo aperto.
Il minimo si alza e la valvola allo scarico aperta rende la voce del sei cilindri a V rauca, metallica e cattiva, talmente suadente da farti stare li fermo a giocare con il gas come un bambino! La risposta del 3.5 è istantanea e “nervosa”, con una connessione tra pedale del gas e motore perfetta, che regala un feeling diretto e scatena una voglia di guida unica. Per cui basta con le romanticherie e via: giù la frizione, bella “consistente”, dentro la prima e subito in pista. La linearità di erogazione consente di partire anche con un filo gas, così stacco la frizione al minimo, metto le ruote dritte e affondo tutto!
La Evora S compie un balzo in avanti, con un lieve accenno di pattinamento. In un baleno le lucine che avvertono del cambio marcia illuminano tutto il quadro e inesorabilmente prendo la classica mitragliata del limitatore. Bisogna essere lesti, perché la Lotus Evora S divora le marce con avidità! Allungo la seconda e la terza marcia e sono già alla prima “destra” in discesa. Freno presto e inserisco senza gas, la Lotus Evora appoggia il muso e scivola verso l’esterno, morbida e facile con un sottosterzo progressivo, controllabile e intuitivo. Allungo ancora e mi presento alla Esse in discesa.
Anche in questo caso guido morbido, senza trasferire carichi all’anteriore e la Lotus Evora S si inserisce decisa sfruttando il grip offerto dai Pirelli P Zero Corsa anteriori da 235/35 R19. La stabilizzo in curva e subito la richiamo nella seconda Esse. Lo sterzo con servoassistenza idraulica è sensazionale, compatto e dall’impugnatura ideale. E’ diretto e con un carico semplicemente perfetto che ti mette subito in comunicazione con la Evora. Attraverso questo strumento riesci magnificamente a percepire quanta aderenza hai a disposizione e come puoi gestirla. Se guidata con accortezza la Lotus Evora S è sincera e intuitiva, ma la sua forza è nel bilanciamento e nella sua capacità di trasformarsi in un’arma affilata; basta saperla prendere per il verso giusto…
Se non si forzano gli inserimenti e si aspetta ad aprire il gas in curva la Lotus Evora S manifesta un comportamento rassicurante con l’anteriore che allarga e il posteriore che spinge senza chiudere la traiettoria. Ma noi siamo qui anche per scoprire il lato più aggressivo e quindi presa confidenza con la pista iniziamo a far funzionare al meglio la dinamica.
Come si fa? Semplice, basta sfruttare a proprio vantaggio il peso e il relativo grip sui pneumatici spostando i carichi quando e dove serve. Il motore posteriore/centrale infatti rende il muso un po’ leggero, ma basta portare dentro la curva un po’ il freno e l’avantreno si trasformerà in un rasoio, millimetrico e affilato, che segue la linea impostata come fosse su un binario.
Con l’anteriore carico, l’avantreno acquista precisione così come lo sterzo che diviene ancora più sensibile. Il muso punta e chiude la curva, mentre il posteriore si mette in trazione. In questa fase sta al pilota decidere cosa fare: già così la Evora è velocissima. Se, una volta agguantata la corda, siete incerti di scaricare i 350 CV la Evora può ancora sottosterzare sviluppando così tanta velocità di percorrenza da tirare i muscoli del collo oppure può anche accelerare in uscita chiudendo la curva con il posteriore. E qui viene il bello.
La riserva di potenza è tale per cui si può giocare con il retrotreno lasciandolo scorrere verso l’esterno linearmente oppure con decisione, superando la linea ideale per chiudere progressivamente la traiettoria con uno spettacolare sovrasterzo di potenza. Passo passo, ci facciamo coraggio e sperimentiamo ogni tecnica passando dalla guida pulita, a quella redditizia e veloce fino a quella più sfrontata con il posteriore che chiede pietà alzando colonne di fumo e firmando l’asfalto con le Pirelli posteriori da 275/35 R20. La Lotus Evora S è tutto questo, e anche di più! La sua dinamica è sana e perfettamente bilanciata. L’assetto è sportivo, ma non così estremo come ci si aspetterebbe e questo la rende malleabile e sensibile, facile e reattiva.
Il rollio in curva c’è, così come il beccheggio in frenata, ma basta sapere sfruttare i trasferimenti di carico per avere un comportamento diverso in ogni condizione. Su strada bisognerà guidare morbidi, in pista invece si può osare e godere appieno tutto il suo potenziale. E’ facile, ma anche tecnica, divertente ed appagante. Se messa nelle mani giuste è capace di cose pazzesche. Se invece si guida troppo aggressivi è facile che la coda vi sorpassi in curva ed il testacoda è scontato. Ma il 3.5 Supercharged è morbido e vellutato ai medi con una risposta lineare e crescente. Fino ai 4.500 sfoggia una coppia consistente e decisa, superata questa soglia tutto si fa più rapido e richiede maggior perizia. Ma la trazione è tale per cui difficilmente ci si trova a subire la Evora S.
Merito anche del differenziale che non è di tipo autobloccante e lascia sfogare la potenza attraverso il pattinamento della ruota interna “scarica”. Per i puristi della guida questo può essere un “grande” difetto, ma vi assicuriamo che l’equilibrio globale è tale per cui non se ne sente tantissimo la mancanza. Bisogna sempre ricordare che il motore è posto quasi a ridosso dell’asse posteriore e questo garantisce sempre il giusto carico sul retrotreno, soprattutto in fase di accelerazione.
Il bello del V6 è che ha un sound spettacolare e una curva lineare come quella di un aspirato cattivo. Non c’è turbo lag classico dei motori turbo e la risposta ai bassi è sublime. Si può girare in sesta a 1.000 giri senza sussulti e ritardi. La spinta cresce decisa e lineare sino ai 5.000 giri/min, oltre questa soglia viene fuori la cattiveria di un motore aspirato con una dote di allungo entusiasmante, come testimonia la potenza dichiarata a settemila giri/min. Ma la Evora si può spingere anche fino a 7.200 giri e questo le consente di ricadere anche dopo il cambio marcia sempre al regime ottimale di spinta.
Il cambio a sei marce per contro è lungo negli innesti e nei rapporti. Per ottenere il massimo bisogna trattarlo con i guanti perché spesso nella guida più aggressiva si impunta e gratta. Insomma è l’unica vera pecca di questa auto. Ma il motore è tale per cui si può utilizzare il cambio il meno possibile. Superbi, instancabili e assolutamente comunicativi, i freni sono un altro punto di forza. 350 mm con pinze AP a quattro pistoncini all’anteriore e 330 al posteriore sono sinonimo di staccate super in ogni contesto.
Tirando le somme, possiamo affermare che la Lotus Evora S è una delle coupé più divertenti ed entusiasmanti in pista. Il telaio è ben settato e armonico nelle risposte, solo sul veloce e quando il fondo non è perfetto si percepisce un piccolo ritardo di risposta e una taratura fin troppo cedevole dell’assetto. Ma sul misto la Lotus Evora S non teme nessuna supersportiva, anzi può tranquillamente fare strada e scuola, lasciando un segno indelebile nella testa di chi la guida e un rimpianto in quella di chi la insegue! Non so se Colin condividerebbe al 100% le scelte, gli optional e il peso della Evora, ma sicuramente metterebbe la sua firma su una dinamica così sopraffina!
Scheda tecnica
Dimensioni e pesi:
Lunghezza totale (mm): 4.342
Larghezza totale (mm): 1.848
Altezza totale ST/RHT (mm): 1.223
Passo (mm): 2.575
Carreggiata anteriore (mm): 1.567
Carreggiata posteriore (mm): 1.575
Massa complessiva (Kg): 1.437
Sospensioni:
Sospensioni anteriori e posteriori a ruote indipendenti con doppi bracci sovrapposti in alluminio,
molle elicoidali Eibach, ammortizzatori a gas Bilstein
Freni:
ABS+EBD
Anteriori: Dischi ventilati da 350 mm, pinze AP Racing a quattro pompanti
Posteriori: Dischi ventilati da 330 mm, pinze AP Racing a quattro pompanti
Sterzo:
Tipo: a cremagliera, servoassistenza a comando idraulico
Cerchi:
anteriori in lega da 19″ con pneumatici 235/35 R19
posteriori in lega da 20″ con pneumatici 275/35 R20
Trasmissione:
Trazione Posteriore con differenziale aperto
Cambio Manuale a sei rapporti
Motore:
Cilindrata e frazionamento: 3456 cm3, 6 cilindri a V di, 16 valvole, DOHC, basamento e testate in alluminio; distribuzione a doppio albero a camme in testa, quattro valvole per cilindro; alzata variabile delle valvole lato scarico e aspirazione VVT- i iniezione elettronica
Potenza: 350 CV (258 kW) a 7000 giri/min.
Coppia massima: 400 Nm a 4500 giri/min.
Alesaggio x Corsa: 94×83 mm
Prestazioni e Consumi:
Accelerazione 0-100 km/h: 4.6 secondi
Velocità massima: 286 km/h
Capacità serbatoio: 60 litri
Testo: Larry Giraudo
Tester: Lorenzo Baroni
Foto e video: Mauro Crinella
Circuito della prova Autodromo di Modena
Foto e test realizzati su pista e strade chiuse al traffico