Tesla “perdente”: attacco di Romney alle auto elettriche
Il candidato repubblicano Mitt Romney ha criticato la politica di aiuti alle energie rinnovabili messa in atto dall’amministrazione Obama
Mitt Romney contro Barack Obama anche sul fronte automobili. Tanti i sussidi di Obama, secondo Romney, ma risultati concreti pochi.
Il tema delle auto elettriche ha acceso il dibattito tra i candidati presidenti degli Stati Uniti, aggiungendo un nuovo elemento alla già tesa campagna elettorale. A dar fuoco alle polveri è stato il repubblicano Mitt Romney che durante il primo duello in tv, ha criticato gli aiuti fiscali concessi dal presidente Barack Obama in favore delle energie rinnovabili, defindendo “perdente” la casa costruttrice Tesla ed altre aziende del settore. I sussidi garantiti al settore dell’energia sono stati di 90 miliardi di dollari.
Immediatamente si è sollevata la polemica, soprattutto da parte dei media legati alle nuove tecnologie ed all’ambiente che vedono nella mobilità elettrica una delle più valide alternative green per il futuro prossimo. «Definire Tesla “perdente” – si legge sul sito americano di Wired – è senza dubbio una di quelle uscite che sono il sale di ogni dibattito del genere, ma di certo non servirà a guadagnare il rispetto del mondo Tech».
Tesla ha recentemente annunciato l’installazione di una serie di stazioni di ricarica in grado di azzerare completamente, o quasi, l’impatto ambientale delle sue vetture. Inoltre il suo cofondatore Elon Musk ha dichiarato di aver iniziato il piano di restituzione dei 465 milioni di dollari di finanziamenti ricevuti dalla sua azienda. Salvo il produttore di pannelli solari Solyndra, finito in bancarotta, tutte le società beneficiarie dovranno infatti restituire i prestiti ricevuti.
Quello delle auto elettriche è un tema caldo anche alle nostre latitudini. Tutte le grandi case costruttrici sono infatti combattute tra investire ingenti quantità di denaro in una tecnologia dal futuro commerciale incerto, oppure aspettare rischiando di restare indietro nella corsa alle nuove forme di energia per la mobilità. Una posizione quest’ultima appoggiata anche dall’amministratore delegato di Fiat-Chrysler, Sergio Marchionne.
Nel corso del Salone di Parigi 2012 persino chi, come PSA Peugeot-Citroen, ha puntato molto sul 100% elettrico si è trovato a dover ammettere che l’ibrido sembra una soluzione più plausibile, almeno in Europa, dando in qualche modo ragione anche a Marchionne. Una ragione che si trasformerà in forza se il popolo americano alla fine sceglierà Romney come suo prossimo presidente.
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