Bugatti: 15 anni dal ritorno a Molsheim
Un importante traguardo anagrafico per Bugatti, che celebra il recupero della sede originaria
Sono passati 15 anni dal ritorno di Bugatti nella storica sede di Molsheim, in Alsazia (Francia), dopo la parentesi aziendale a Campogalliano, in Italia. Il rientro in patria avvenne nel 2005, quando prese il via la produzione della Veyron 16.4, nella sede storica del marchio. Fu quello un recupero della tradizione, che segnò l’inizio di una nuova era.
Unendo il nuovo Atelier con gli edifici storici dello Château St. Jean, di South Remise e North Remise (recuperati allo splendore perduto), il passato e il futuro si miscelarono in modo encomiabile, per guardare avanti senza dimenticare le origini e le vicende romantiche del mito transalpino.
Il piano per rilanciare il marchio presso la sede di Molsheim prese forma nel 1998. Volkswagen aveva acquistato i diritti sul nome sotto l’allora presidente Ferdinand K. Piëch, che avviò subito dopo i primi colloqui con lo studio di architettura Henn. Da lì, un seguire di passi da cui prese forma il Molsheim Project.
Nel settembre 1999, Bugatti invitò gli appassionati e le autorità della regione ad un incontro per presentare il piano. L’idea fu ben accolta. All’appuntamento presero parte più di 1.000 ospiti, mentre nell’area scelta si contarono oltre 200 auto storiche Bugatti parcheggiate. I lavori per la ricostruzione del sito iniziarono poco dopo.
Solo nel 2001 la casa alsaziana annunciò, con la presentazione del primo prototipo della Veyron, che a Molsheim sarebbe stata costruita anche la futura hypercar del marchio, in un moderno impianto di produzione illuminato dalla magia della storia circostante. Molsheim si trova a 25 chilometri da Strasburgo, ai piedi delle montagne dei Vosgi. È la casa della Bugatti dal 1909. Fu qui che Ettore Bugatti progettò e costruì le sue eccezionali vetture, fino alla sua morte nel 1947. Oggi il sito vive coi nuovi gioielli della gloriosa casa automobilistica francese.
Foto | Bugatti