Rubrica Amarcord: Storia di una Fiat 132

La Rubrica Amarcord lascia spazio al nostro lettore Marco Gatti che ci ha inviato la propria “Storia di una Fiat 132”, corredata da alcune immagini. Se volete partecipare anche voi a questa piccola macchina del tempo, inviateci i vostri scatti e i vostri ricordi all’indirizzo suggerimenti@autoblog.it con oggetto email “Rubrica Amarcord”. Non importa marca o modello ma il “cuore” con il quale scriverete. Vi lasciamo al simpatico racconto di Marco, che ringraziamo per la disponibilità dimostrata.

Salve a tutti,

Mi chiamo Marco, ho 27 anni e nonostante la mia giovane età preferisco decisamente le auto storiche rispetto a quelle contemporanee. Da circa un anno sono riuscito a trovare e acquistare una vettura che è mi ha stregato. Ah, dimenticavo, l’auto in questione è una Fiat 132. La prima volta che la vidi ero un ragazzino e lei comparì nel cortile del mio vicino di casa. Era una prima serie con una colorazione azzurrina. A distanza di anni non riesco ancora a spiegarmi qual’è stata la scintilla che ha acceso la miccia. E‘ stato amore a prima vista. Punto e basta. Ora, finalmente, sono riuscito a realizzare quello che mi promisi quel giorno:
“prima o poi anch’io avrò una Fiat 132 !” .

Tutto inizia quando oramai, per una serie di motivi, il pensiero di mettermi in garage una 132 mi stava passando dalla mente. Mentre stavo facendo un giro in moto ne vidi una (132 terza serie) che mi sembrava in vendita, parcheggiata nel posteggio di un carrozziere. Non potei informarmi subito perché era chiuso per ferie ma non appena aprì andai all’attacco. Purtroppo però mi sbagliavo. Qualche mese più tardi mentre passeggiavo fra i vari stand di una nota fiera dedicata alle auto storiche la rividi. Questa volta era in vendita !! Così, senza pensarci sopra troppo tempo la comprai per 1.000 Euro, trapasso escluso. Per prima cosa mi interessai del suo passato per capire da chi era stata comprata/venduta e come era stata usata.

L’auto fu acquistata in concessionario nel 1980 da una signora che dopo dieci anni la vendette a un uomo appassionato di automobilismo che la trattò con cura fino a quando una grave malattia l’allontanò dai motori e dalla vita. A quel punto gli eredi decisero di venderla e furono mandati da alcuni amici dal carrozziere, che senza neanche vederla la comprò. Qui l’aneddoto curioso: gli eredi non capivano assolutamente niente di auto e, non si sa perchè, erano convinti che la vettura del loro padre fosse una 131 Abarth. Il carrozziere la comprò subito proprio perchè aveva un cliente che da qualche mese cercava proprio quel modello… Una volta vista la macchina, anche se non interessato, decise di tenersi la speciale “131 Abarth” ovvero la 132 per poi rivenderla qualche anno più tardi a me.

Attualmente ho completato tutti i lavori di restauro principali: revisione generale delle componenti meccaniche e dell’impianto frenante, sostituzione della pompa della benzina malfunzionante, lucidata alla carrozzeria e riparazione della tappezzeria degli interni. Inoltre, invece di sostituire il vetro originale (rovinato in due punti molto probabilmente da dei sassolini presi in strada) con uno nuovo ho deciso di farlo riparare per mantenere originale in tutti i suoi componenti la vettura. Neanche a farlo apposta, questa riparazione mi è costata 132 Euro. A breve potrò inoltre rimontare la sua radio dell’epoca, ripristinata e funzionante. Attualmente con lei ho percorso 4.000 km e partecipato a due raduni. Numeri che con il passar tempo non possono che crescere!

Marco Gatti

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Per chi si fosse perso le scorse puntate, abbiamo parlato di:

• Fiat 850
• Citroën CX
• Alfa Romeo Brera – Incompresa o Incomprensibile ?
• Peugeot 205
• Volkswagen Lupo – Incompresa o Incomprensibile ?

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