Jaguar Track Days Experience 2012: la gamma del giaguaro sfila a Monza
Una giornata passata all’autodromo di Monza con la Jaguar XKR-S e le altre auto del Giaguaro, tra test e giri in pista: leggi il report.
La scorsa settimana siamo andati all’Autodromo di Monza per partecipare alla Jaguar Track Days Experience 2012, il tradizionale tour itinerante organizzato dalla casa inglese per dare l’opportunità a clienti ed appassionati di tutta Europa di provare vari modelli della gamma su un vero e proprio circuito.
Due gli eventi del Jaguar Track Days Experience organizzati in Italia: il primo sul circuito romano di Vallelunga, ed il secondo sullo storico e velocissimo tracciato brianzolo, un appuntamento a cui fortunatamente neppure il sole ha voluto mancare.
Lo staff Jaguar ci accoglie per un rapido briefing all’interno di uno dei box dell’impianto monzese, illustrandoci le quattro ‘prove’ in cui si articolerà la giornata: test drive su strada, guida dinamica, giri di pista guidati e gli ‘hot laps’ – ossia un giro del circuito con un pilota professionista – il tutto da eseguire con assortiti modelli gentilmente messi a disposizione dalla casa del Giaguaro. Visti il numero e la varietà delle automobili già notate all’esterno e la massiccia presenza di XKR-S coupe e cabrio, risulta subito evidente che ci sarà da divertirsi.
Test drive su strada
Nel parcheggio antistante l’area paddock tra i due lunghi rettilinei della pista di Monza lo staff Jaguar ha allestito un piccolo percorso con i classici ‘birilli’. La prova ‘Test drive su strada’ consiste in una serie di accelerazioni, slalom e frenate sul quale verificare le doti di versatilità e maneggevolezza di alcune ‘Jags‘ messe a disposizione dall’organizzazione, in particolare varie declinazioni della XJ, della XK e della XF.
La prova é certo interessante ma non tra le più eccitanti, ma ci da comunque la possibilità di osservare con attenzione la qualità degli interni di ogni modello, confermando gli alti standard di qualità nelle finiture e nei materiali di cui questi modelli dispongono. Impressionante é anche l’infotainment system integrato di cui tutti questi modelli sono dotati, sempre con un generoso touch-screen che oltre alle funzioni minime tipo navigazione satellitare e controllo delle funzioni base del veicolo consente numerose altre possibilità di intervento sui parametri di guida e compatibilità con svariati dispositivi multimediali moderni, smartphone, iPhone e iPad inclusi.
Per quanto concerne la guida vera e propria, visto il carattere ‘minimale’ del tracciato non é possibile dare giudizi particolareggiati, ma risultano comunque abbastanza chiare delle caratteristiche che accomunano i vari modelli: in termini di scatto breve, la reattività di ogni modello é semplicemente un dato di fatto. Il traction control ovviamente fa sì che tale risposta non sia mai brusca, sfruttando comunque appieno la cavalleria a disposizione.
In termini di maneggevolezza e precisione, il discorso é più o meno simile se si tiene in considerazione la differenza di peso tra i modelli: é chiaro che una XJ non può vantare la stessa agilità di una XK in uno slalom tra birilli, ma tenendo conto delle ovvie differenze progettuali (e il diverso target di mercato) per cui sono state realizzate queste auto, neanche un modello più ‘aristocratico’ come la XJ sembra soffrire di problemi di grinta o agilità, anzi.
Lo stesso ragionamento può essere fatto per quanto riguarda le capacità di frenata di questi modelli: fatte le dovute proporzioni, nessun veicolo ha mostrato incertezze in quest’area. D’altro canto, visto il prestigio della casa in questione, non ci saremmo aspettati nulla di diverso.
Guida dinamica
Anche se il nome può variare anche sensibilmente a seconda di chi lo organizza, il test di ‘Guida dinamica’ é ormai diventato quasi un appuntamento fisso in questo genere di eventi, e il Jaguar Track Days Experience non fa eccezione. Su un tracciato a forma di ferro di cavallo, lo staff Jaguar ha provveduto a bagnare artificialmente la curva in modo da portare ‘al limite’ le condizioni di aderenza ed affrontarla prima con il traction control in modalità OFF e poi ON.
Il mezzo a disposizione per questa prova certo non difetta in potenza: é la Jaguar XFR, dotata di un propulsore 5.0 V8 turbo con compressore volumetrico in grado di sprigionare 510 CV. La routine della prova in sè é la solita: primi giri con divertentissime sbandate più o meno ‘controllate’ fino a che subentra la ‘magia’ del traction control. Anche se la risposta dell’auto é prevista e prevedibile, passare direttamente dalla modalità OFF a quella ON su questo genere di superficie fà sempre effetto: aprire il gas anticipatamente a centro curva con lo scopo di ‘cogliere in fallo’ il dispositivo é pressoché inutile, in quanto la XFR non si scompone minimamente e segue senza indugio la traiettoria desiderata. Niente di nuovo sotto il sole quindi, se non la certezza che anche i tecnici Jaguar hanno piena dimestichezza con questa tecnologia.
Giri di pista guidati
Arriva finalmente il momento di scendere in pista, sull’effettivo tracciato dell’Autodromo di Monza: l’organizzazione prevede per ogni ospite due mini-turni di tre giri da compiere rispettivamente con una XKR-S (coupe o cabrio) e con un altra auto tra quelle della flotta dimostrativa portata da Jaguar all’evento, nel nostro caso una XFR. Si uscirà in gruppi di tre auto, la prima delle quali condotta da un membro dello staff Jaguar incaricato di fare l’andatura.
La Jaguar XKR-S é il modello sportivo ‘di punta’ della casa del Giaguaro, dotato del più potente motore di produzione mai realizzato dal costruttore: il classico 5.0 V8 turbo sovralimentato della XK é stato infatti ri-calibrato appositamente per questo modello in modo da generare una potenza di 550 CV e una coppia massima di 680 Nm, numeri sufficienti per far scattare la XKR-S da 0 a100 km/h in 4.4 secondi e raggiungere una velocità massima si 300 km/h. L’estetica volutamente cattiva, le finiture di prima qualità, i numerosi sistemi di supporto alla guida e tutte le varie opzioni di intrattenimento e connettività multimediale che ci si aspetterebbe in un’automobile di questo lignaggio completano il profilo di questa sportiva, facendone il veicolo nettamente più corteggio del Jaguar Track Days Experience 2012.
Le ‘regole d’ingaggio’ imposte da Jaguar per i giri di pista guidati vietano i sorpassi e l’utilizzo della modalità manuale del cambio, imponendo altresì l’utilizzo del traction control e la marcia compatta ‘in corteo’ dietro alla macchina guidata dall’istruttore, che utilizzerà anche un contatto via radio per evitare che il gruppo si allunghi. La combinazione di questi elementi fa sì che i giri di pista vengano condotti ad andatura veloce ma non ‘al limite’, ma sono comunque sufficienti per farsi un idea dell’indole agguerrita della XKR-S, che si mostra totalmente a suo agio sul veloce tracciato brianzolo: stabile e precisa nelle brusche frenate della Prima Variante e della Roggia, agile nell’Ascari, veloce nei curvoni Biassono e Parabolica. Ovviamente le regole imposte da Jaguar per il test non ci permettono di verificare fino a che punto la XKR-S sarebbe in grado di spingersi (la modalità ‘Sport’ del cambio automatico sembra non sfruttare a pieno le potenzialità della trasmissione in uscita alle curve lente, tenendosi un leggero margine ‘di sicurezza’ nel taschino) ma sono decisamente sufficienti per avvertire il carattere ‘malvagio’ della XKR-S.
L’andatura imposta dall’istruttore ci impone regolarmente di ‘alzare il piede’ a metà dei rettilinei, ma l’ occasione é ovviamente troppo ghiotta per lasciarsela sfuggire. All’ultimo giro utile approfittiamo del punto cieco in Parabolica per accumulare un pò di distacco dalle due vetture che ci precedono e lanciarci a fionda sul rettilineo dei box, riuscendo a toccare i 290 km/h prima che la prossimità con la XKR-S che ci precede ci costringa a rallentare: sicuramente la macchina sarebbe potuta andare oltre, ma il fatto chetale velocità sia stata raggiunta all’altezza della griglia di partenza depone sicuramente a favore delle doti di accelerazione del modello.
Il fatto che il nostro turno in pista sulla XFR sia stato effettuato dopo quello sulla XKR-S lo ha reso leggermente meno eccitante, tuttavia le qualità di questa vettura in rapporto al segmento di appartenenza sono di prim’ordine: equipaggiata con l’ormai familiare motore 5.0 V8 turbo in configurazione da 510 CV, la XFR sprinta da 0 a 100 km/h in 4.9 secondi, raggiungendo una velocità massima limitata a 250 km/h. Il divario in termini prestazionali e di agilità rispetto alla XJK-R é subito evidente – anche in virtù dei quasi 140 kg di differenza tra i due modelli – ma la XFR si dimostra comunque un auto piuttosto divertente e fruibile anche in pista, nonostante quello non sia certo il suo habitat naturale.
Gli ‘Hot Laps’
L’auto selezionata dall’organizzazione per gli ‘Hot Laps’ non poteva che essere di nuovo la XKR-S, ed il pilota che ci condurrà in pista per un giro veloce sulla frizzante sportiva del Giaguaro é un ex-pilota inglese con un passato nelle serie nazionali turismo, che però ammette di non conoscere bene il circuito di Monza.
L’hot lap prevede un giro secco (lancio, giro veloce, rientro in pit lane) che però risulta un’esperienza meno estrema del previsto a causa della bassa dimestichezza del pilota con il tracciato brianzolo: i lunghi rettilinei danno la possibilità di sfruttare in pieno la cavalleria della XKR-S, ma l’approccio a certe curve (Roggia in primis) é oltremodo prudente, tipico di chi sta facendo conoscenza con un nuovo tracciato. Biassono, le due Lesmo e la Parabolica vengono affrontate in modo deciso, ma non la variante Ascari, percorsa in modo fin troppo pulito e da cui usciamo già ben raddrizzati senza andare a sfruttare il cordolo interno. Nessuna obiezione comunque, in quanto girare su una pista sconosciuta richiede sempre una fase iniziale di apprendistato e – per nostra sfortuna – il nostro pilota stava ancora entrando in confidenza con il tracciato, ma almeno siamo riusciti ad insegnare al nostro simpatico amico il nome di ogni singola curva.