Home Auto storiche Lotus Esprit: storia dell’auto sportiva scelta da 007

Lotus Esprit: storia dell’auto sportiva scelta da 007

Ci sono vetture che entrano nell’immaginario collettivo: la Lotus Esprit appartiene alla specie. Il merito è del suo fascino e dei film dove si è ritagliata un ruolo.

La Lotus Esprit è un’auto sportiva molto nota al grande pubblico, non solo per il fascino delle linee firmate Giugiaro, ma anche per le prestigiose apparizioni televisive nella saga di 007 e nel film Pretty Woman. Questa aggressiva coupé è stata prodotta dalla casa inglese in un grande numero di varianti, dal 1976 al 2004. In totale, nell’arco della sua storia commerciale, sono sbocciati 10675 esemplari, nelle 24 versioni in cui la vettura è stata declinata.

Il debutto della S1, che aprì la serie, avvenne al Salone di Parigi del 1975, lasciando a bocca aperta il pubblico dell’evento francese, andato in scena nel mese di ottobre di quell’anno. La carrozzeria in vetroresina vestiva un telaio a trave centrale con traliccio superiore, che cercava la migliore miscela fra leggerezza e robustezza.

Il quadro prestazionale non era da record, ma il motore di 2 litri, con 157 cavalli all’attivo, consentiva a questa prima Lotus Esprit di avere una discreta verve e di raggiungere i 210 km/h di velocità massima. La fisionomia delle performance rimase più o meno lo stessa con la S2 del 1978: di questa seconda serie si ricorda la versione con livrea celebrativa, ispirata alle monoposto vincenti del Campionato del Mondo di F1.

Una più vigorosa tempra caratteriale giunse con l’introduzione del turbo, datata 1980, quando venne potenziato anche il modello aspirato, la cui cilindrata crebbe a 2.2 litri, per una potenza massima di 213 cavalli, ma fu il modello sovralimentato a lasciare il segno, con un livello prestazionale di alto lignaggio.

Molto apprezzata la successiva Lotus Esprit Turbo SE, in grado di esprimere una potenza massima di 264 cavalli. Con una simile riserva energetica la verve della vettura crebbe ulteriormente, ponendola in concorrenza diretta con altre prestigiose supercar europee. Nel nuovo modello del 1986 si coglie l’apporto stilistico di Peter Stevens, autore del sensibile restyling.

L’evoluzione della sportiva Lotus segna un nuovo passo con l’arrivo, nel 1992, della Esprit Sport 300, dove la cifra numerica narra i cavalli vapore espressi dal motore. L’anno dopo è il turno della S4 Turbo 2.2 Sport 300, seguita dalla S4s. Nel 1996 giunge sul mercato la Lotus Esprit V8, spinta da un otto cilindri sovralimentato da 3.5 litri, con 350 cavalli all’attivo. La versione base della rinnovata famiglia è la Esprit GT3 2.0, dotata di un cuore a quattro cilindri con 240 cavalli di potenza.

Di particolare interesse collezionistico la Esprit Sport 350 del 1998, prodotta in soli 54 esemplari. In questa variante la riduzione del peso rende ancora più spumeggiante il quadro delle performance. Anche per la supercar della Lotus viene il tempo del pensionamento, con la consegna, nel febbraio 2004, dell’ultimo esemplare della specie, caratterizzato, come gli altri di fine gamma, dalle luci posteriori rotonde.

La vettura continua ad essere apprezzata dagli appassionati, per le sue doti estetiche e dinamiche. Al piacevole handling concorrono la collocazione centrale del motore, il telaio, la leggerezza strutturale e la felice distribuzione dei pesi. L’appeal dell’auto sportiva inglese si giova delle esperienze cinematografiche, già citate in precedenza. Come dimenticare la presenza in “Solo per i tuoi occhi” e “La spia che mi amava” della saga di James Bond? In quest’ultimo film fu usata una S1, anche per le immersioni in mare. La variante “subacquea” della Lotus Esprit è un’icona del piccolo schermo.

Sono solo tre gli esemplari della specie rimasti in circolazione, uno soltanto dei quali con ruote retrattili, per un’auto chiamata a funzionare nella fiction anche come sommergibile. Ecco allora spiegata la presenza di pinne, eliche e rotori, di periscopi e di un armamento offensivo impressionante, per garantire gli effetti speciali voluti dalla regia. La Lotus Esprit, col suo stile aggressivo e tagliente, è apparsa anche in  Pretty Woman, in Basic Instinct e in altri prodotti televisivi.

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