Hyundai i30: il test novità di Autoblog
Autoblog prova in anteprima la nuova Hyundai i30
La Hyundai i30 è sicuramente una delle novità più importanti nel 2012 dell’auto. Uno dei temi del momento è senza dubbio la crescita della casa coreana, che a suon di numeri commerciali e grazie a una continua crescita sul piano della qualità, è riuscita a consolidare la sua presenza sull’ostico mercato europeo. La nuova i30 che abbiamo provato sulle strade dell’Andalusia rappresenta ad oggi la dimostrazione più concreta di questa ascesa apparentemente inarrestabile.
La nuova due volumi della casa coreana, è un modello progettato da Hyundai Europe in Germania e prodotto nella fabbrica che il costruttore gestisce in Repubblica Ceca. L’attesa creatasi intorno alla i30 negli ultimi mesi, era davvero motivata: l’ultima proposta firmata Hyundai è un modello ormai all’altezza delle più titolate concorrenti europee che tradizionalmente si spartiscono il mercato delle segmento C generaliste.
Questo florido settore di mercato, che nonostante le grigie previsioni complessive per il futuro prossimo pare voler crescere ancora nel 2012, vede dunque l’arrivo di un concorrente rinnovato e rafforzato, nella forma e nella sostanza. Dismessi i panni del promettente outsider, la i30 di seconda generazione si schiera in griglia di partenza con i colori di un top team.
Design e interni
Il rinnovamento della i30 anche da un punto di vista squisitamente stilistico, è semplicemente impressionante: solo vedendo la nuova generazione a confronto con la vecchia ci si rende conto del passo in avanti compiuto dalla vettura. Laddove la precedente non faceva un granché per farsi notare, puntando anzi sull’understatement e su un’immagine di concretezza lontana da qualsivoglia guizzo creativo, la nuova fa dello stile un elemento addirittura discriminante.
La Hyundai i30 rappresenta l’ultima e più compiuta evoluzione del linguaggio stilistico battezzato Fluidic Sculpture, che grande rilievo ha avuto nel conferire personalità alle vetture del brand coreano. Ora il design è uno dei punti cardine del progetto: non mancheranno le discussioni tra gli appassionati, ma la nuova i30 attraverso il dinamismo delle sue linee mette in campo un coraggio e un'”autostima” semplicemente sconosciuti alla vecchia.
Anche dentro l’abitacolo si respira un’aria di grande novità: il design è curato e improntato alle stesse linee fluenti degli esterni, e la qualità complessiva dei materiali, delle finiture e dell’assemblaggio è davvero buona, sia per quanto riguarda la plancia che la selleria. Particolarmente pregevoli la finitura lucida della console ed il trattamento del pomello del cambio.
Non mancano comunque delle ingenuità: le maniglie di apertura delle portiere ad esempio, potrebbero risultare più appaganti al tatto. Stona anche la plancetta riservata agli ingressi USB e AUX, rimasta uguale a sé stessa ormai da anni -nel suo aspetto un po’ trascurato- su molti modelli Hyundai e Kia. Discorso valido anche per le due prese da 12 V che rovinano il design complessivamente moderno e pulito di questa parte dell’abitacolo.
In termini di ergonomia la i30 non presenta particolari limiti: la posizione di guida, piuttosto alta, è corretta. Semplici ed intuitivi inoltre i comandi dei sistemi di bordo: sia quelli sul volante che le regolazioni di clima e impianto multimediale risultano di immediata comprensione. L’unica critica può essere mossa al volante, caratterizzato da una corona troppo sottile e da inviti per l’impugnatura situati troppo in basso per una corretta posizione delle mani.
Tecnica e sicurezza
In Italia la nuova i30 sarà disponibile con sei motori, tre a benzina e tre diesel, con potenze da 90 a 135 CV. Il nuovo 1.6 CRDi “U-II” rappresenterà probabilmente il motore più diffuso, nella versione da 110 CV e 260 Nm. L’unità spinge la nuova i30 da 0 a 100 in 11,5 s, garantendole una velocità massima di 185 km/h a fronte di un consumo dichiarato di 4,0 l/100 km nel ciclo combinato, valore che scende a 3,7 l/100 km con il sistema start&stop ISG.
Tra i benzina, il top di gamma è costituito dal nuovo 1.6 “Gamma” con iniezione diretta GDI, che eroga 135 CV e 164 Nm, accelerando da 0 a 100 in 9,9 s, a fronte di un consumo sul ciclo combinato pari a 6,0 l/100 km. In Italia i diesel saranno scelti dal 65% dei clienti, secondo le previsioni della casa. Per chi è più attento a consumi ed emissioni sarà inoltre disponibile l’allestimento Blue Drive.
Offerta in esclusivo abbinamento al cambio manuale a sei rapporti sia sul diesel che sul benzina, questa versione propone di serie lo start&stop ISG, pneumatici a bassa resistenza al rotolamento e un differente sistema di gestione dell’alternatore, garantendo emissioni di CO2 di soli 97 g/km e un’autonomia di ben 1400 km con il CRDi da 110 CV. Hyundai propone in optional anche un cambio automatico, sempre a sei marce.
Una delle innovazioni più interessanti della i30 di seconda generazione è il Flex Steer, sistema che permette al guidatore di scegliere tre differenti modalità -Comfort, Normal e Sport- e di variare così il livello di assistenza e la risposta dello sterzo, alleggerendo o rendendo più pesante il suo azionamento a seconda delle esigenze del momento. La casa dichiara un diametro di sterzata pari a 10,6 metri.
Ulteriore conferma della caratura progettuale della nuova i30, è rappresentata dalla scelta operata per le sospensioni: se davanti troviamo le canoniche McPherson, dietro è stato installato un meno scontato multilink, una geometria che offre grandi benefici in termini di maneggevolezza e tenuta di strada rispetto ad altre soluzioni più economiche.
Sulla nuova i30, gli occupanti dei sedili anteriori possono godere di 3 cm in più di spazio per la testa, 11 mm per le gambe e 14 mm per le spalle. La capacità del bagagliaio è aumentata di 38 litri, raggiungendo quota 378. In tema di insonorizzazione dell’abitacolo e riduzione dei valori di NVH, i tecnici Hyundai hanno adottato supporti elastici per il motore, giunture più resistenti fra finestrini e secondo montante, guarnizioni delle portiere a doppio strato, imbottiture più consistenti nei montanti anteriori e maniglie esterne ridisegnate.
La nuova Hyundai i30, sul piano della sicurezza di marcia propone di serie i consueti ESP, ABS con BAS, ed assistenza alla partenza in salita. Non manca una dotazione di sei airbag, con quello per le ginocchia a partire dall’allestimento Style.
La scocca della nuova i30 utilizza un’altissima percentuale di acciai ultraresistenzali, con tre nuove strutture che si collegano ai supporti delle sospensioni anteriori e posteriori per aumentarne la rigidità. Le barre anti-intrusione delle portiere sono state rinforzate, come le giunture fra il montante centrale e il tetto. Va sottolineato che i nuovi acciai ultraresistenziali sono prodotti dalla stessa Hyundai Steel in un impianto di nuovissima creazione.
Su strada
Una volta scesi in strada per saggiare le doti dinamiche di questo modello tanto atteso, si rimane stupiti innanzi tutto per le sue caratteristiche di comfort. La nuova i30 dà buona prova di sé in termini di assorbimento delle asperità, ma è soprattutto sul piano dell’isolamento acustico che la compatta Hyundai riesce a sorprendere.
Già al minimo il 1.6 CRDi da 128 CV da noi provato si dimostra discreto, ma alle andature superiori le cose migliorano: a velocità autostradale, pur girando intorno ai 2500 rpm (la sesta non è delle più corte), il quattro cilindri a gasolio si nasconde quasi del tutto dietro i pannelli fonoassorbenti che lo isolano, lasciando entrare nell’abitacolo solo i fruscii aerodinamici e il rumore di rotolamento dei pneumatici. Il risultato è a dir poco notevole.
A tanta “educazione” però, non corrisponde una prontezza in grado di rispecchiare quanto promesso sulla carta. Il CRDi, che pure sulla carta si vanta di numeri di tutto rispetto (128 CV per un diesel da 1.6 litri sono un valore ragguardevole), non riesce ad esprimere al meglio quanto promesso. L’unità è molto dolce nell’erogazione e ha l’indubbio pregio di non presentare un grosso “scalino” alla soglia d’intervento del turbo.
La curva d’erogazione risulta dunque molto dolce, ma al motore manca un po’ di rapidità nel prendere i giri: in cima alla scala c’è la cavalleria promessa, ma la lancetta pare un po’ pigra nel salirla. Di conseguenza il 1.6 non è risultato particolarmente entusiasmante: altre unità della sua stessa classe, pur accreditate di potenze inferiori, riescono spesso ad offrire più elasticità lungo tutto l’arco d’erogazione.
Al motore oggetto del nostro test era abbinato il cambio manuale a sei marce. Caratterizzato da una corretta posizione e da innesti giustamente “corti”, il comando si è lasciato maltrattare senza fare troppe storie. Nella guida impegnata, la leva ha manifestato solo occasionali impuntamenti nelle scalate più rapide dalla quinta alla quarta. Si tratta comunque di situazioni limite, che non vengono mai raggiunte nella guida di tutti i giorni.
Anche lo sterzo è risultato complessivamente un comando di buon livello: scordatevi la comunicatività e la prontezza di una sportiva, e sarete ripagati da uno strumento che rappresenta un buon compromesso tra leggerezza, precisione e direzionalità. Il nuovo sistema Flex Steer aggiunge quel tocco in più quando si vuole “giocare”, ma neanche in modalità Sport arriva dall’anteriore un feeling degno di nota.
In termini di tenuta di strada, la i30, nonostante la sua impostazione prevalentemente orientata verso il comfort di chi è a bordo, ha dimostrato di essere all’altezza anche quando è stata messa alla frusta. Il sottosterzo emerge solo se provocato, e il telaio manifesta una natura genuina e prevedibile. I controlli elettronici non intervengono troppo presto, semplicemente perché non ce n’è bisogno: l’auto al limite ha un carattere sempre sincero e le reazioni del corpo vettura possono essere controllate in maniera intuitiva.
Prezzi
Hyundai proporrà in Italia la nuova i30 con tre livelli d’allestimento: Classic, Comfort e Style (quello dell’esemplare che abbiamo provato). La gamma benzina comprende il 1.4 da 100 CV, non disponibile in allestimento Style, il 1.6 da 120 CV, accoppiato al solo allestimento intermedio, ed il 1.6 a iniezione diretta da 135 CV, offerto solo nel ricco livello Style. I prezzi vanno dai 16.300 euro della 1.4 Classic ai 21.000 della 1.6 Style, che diventano 22.200 aggiungendo il cambio automatico.
L’offerta diesel si articola ugualmente su tre unità: 1.4 90 CV, 1.6 110 CV e 1.6 128 CV. I prezzi partono dai 18.200 euro della 1.4 Classic e raggiungono i 18.900 con la 1.6 Classic 110 CV. La forbice di prezzi per la 1.6 128 CV è compresa tra i 20.300 euro della Comfort con cambio manuale e i 23.700 della Style con cambio automatico. Su tutte c’è la garanzia quinquennale a chilometraggio illimitato Hyundai Triple 5.
Pregi e difetti
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Design
Comfort
Garanzia
Rapporto qualità/prezzo
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Prestazioni motore
Dettagli di finitura