1000 Miglia Experience China 2024 si è chiusa nel segno di Alfa Romeo
Ormai vari eventi prestigiosi trovano espressione in ambiti geografici diversi.
Nei giorni scorsi è andata in scena l’edizione cinese della 1000 Miglia, un tributo di memoria alla mitica gara nostrana, nel segno della regolarità classica, come la rievocazione storica che dal 1982 si svolge in Italia, con partenza da Brescia e arrivo nella stessa città. Nel paese della Grande Muraglia non c’è una connessione geografica e culturale con quella che Enzo Ferrari definì la corsa più bella del mondo, ma la partecipazione è stata significativa. Gli onori della gloria, in questa prima “1000 Miglia Experience China”, è andata a un’Alfa Romeo Freccia d’Oro 6C 2500 Sport, portata al successo da Umberto Galloni e Albert Wetz.
I due hanno difeso i colori del “biscione” nell’ambito del “Team Tributo”, con notevole margine di vantaggio sugli inseguitori, in questa insolita prova fra i pressostati, nel ricordo della “Freccia Rossa”. La sfida di regolarità classica è andata avanti per 4 giorni, su circa 1.000 km di percorso. Una lunghezza inferiore a quella riportata nel nome dell’evento, ma comunque impegnativa, specie in considerazione dell’anzianità delle auto storiche coinvolte.
Alcuni mesi fa, anche nella vera rievocazione della “1000 Miglia”, la vittoria era andata a una creatura del “biscione”: un’Alfa Romeo 6C 170 Super Sport del 1929, condotta da Andrea Vesco e Fabio Salvinelli, coi colori del team “Villa Trasqua”. Si può dire che in ambito regolaristico il marchio milanese ha vissuto una stagione felice, onorando in tal modo la sua nobile storia sportiva, fatta di grandi successi nelle gare di velocità, sicuramente più impegnative e maggiormente apprezzate dagli appassionati, anche se ormai confinate in ambiti diversi, per ragioni di sicurezza.
La leggenda della 1000 Miglia prese forma tra il 1927 e il 1957, quando si svolse nella sua matrice originaria. Poi il drammatico incidente occorso alla Ferrari 335 S del marchese Alfonso de Portago, che portò al suo epilogo. Dal 1982 il nome è tornato in voga, richiamando auto di grandissimo interesse, con una sfida di regolarità nel segno della memoria, per riproporre i luoghi del mito con un format diverso e compatibile con le nuove disposizioni in termini di sicurezza. I modelli eleggibili, cioè dotati di qualche speranza di accesso nella entry-list, sono quelli che hanno disputato la versione agonistica della 1000 Miglia o che sono stati prodotti nello stesso intervallo di tempo.
Quello tra Alfa Romeo e la gara bresciana è un legame indissolubile. In totale, il marchio del “biscione” vanta 11 successi nella leggendaria corsa, di cui 7 consecutivi, messi a segno dal 1932 al 1938: un record assoluto. La prima affermazione della casa milanese prese forma nel 1928, durante la seconda edizione della “Freccia Rossa”, quando le auto a sua firma si imposero tanto nella classifica individuale, con la 6C 1500 Super Sport di Giuseppe Campari e Giulio Ramponi, quanto in quella a squadre, mostrando un grande vigore prestazionale e un’altrettanto grande affidabilità: tutte le vetture del brand schierate al via giunsero infatti al traguardo.