Salone Auto e Moto d’Epoca di Padova 2019: le cifre del successo
Una passione che non si spegne mai. Ennesimo successo per il Salone Auto e Moto d’Epoca di Padova, che segna cifre di rilievo e in controtendenza.
Il Salone Auto e Moto d’Epoca di Padova 2019 si è chiuso con numeri importanti. Oltre 130 mila visitatori hanno preso parte alla rassegna, sigillandone il successo. Il più importante evento salonistico italiano dedicato ai veicoli storici ha fatto centro su tutti i fronti, per la soddisfazione del pubblico e degli espositori. Piazzata l’Alfa Romeo 6C 2500 Sport Cabriolet Pininfarina, di cui ci eravamo già occupati: l’asta Finarte ha prodotto per questo top lot un prezzo di aggiudicazione pari a 639 mila euro.
Dal 24 al 27 ottobre, nella città veneta, si è offerto ai presenti uno spettacolo mozzafiato, con molti capolavori in vetrina. Sugli oltre 90.000 mq di superficie espositiva sono state messe in mostra 5.000 automobili, insieme a ricercati oggetti di memorabilia e a pezzi di ricambio d’annata. Presenti tanti marchi blasonati, per la gioia del pubblico, dei potenziali acquirenti e dei semplici sognatori.
Gli organizzatori del Salone Auto e Moto d’Epoca di Padova 2019 possono ritenersi soddisfatti dei frutti del loro lavoro, che ha raccolto una risposta entusiastica. La fiera, giunta alla 36ª edizione, si è consacrata ancora una volta sulla scena internazionale, come una delle più importanti del settore. La forte presenza di stranieri (tra collezionisti, visitatori e giornalisti accreditati) non fa altro che confermarlo. Ben 30 i paesi rappresentati. Notevole anche il successo sui social, oggi molto efficaci sul piano mediatico e come misuratori di interesse.
L’organizzatore Mario Carlo Baccaglini commenta così le cifre molto favorevoli: “In un momento di difficoltà per gli eventi del settore a livello internazionale, Padova cresce. Un segnale in controtendenza perché noi mettiamo al centro la passione del visitatore, che solo qui può trovare oltre 5.000 auto d’epoca di altissima qualità. I risultati raccolti confermano Auto e Moto d’Epoca come l’evento di riferimento per gli appassionati di tutto il mondo“.
Dicevamo della presenza di marchi blasonati in fiera: Porsche, Alfa Romeo, Ferrari e Maserati quelli più rappresentati. Ad impreziosire ulteriormente la tela ci hanno pensato alcuni pezzi della Collezione Righini, che custodisce in uno storico castello emiliano l’Auto Avio Costruzioni 815, nota come l’anteprima Ferrari.
Il marchio del “cavallino rampante”, come sempre, ha calamitato l’attenzione, con l’esposizione “Le Rosse in abito da corsa“, fiore all’occhiello del Salone Auto e Moto d’Epoca di Padova 2019, organizzata da ACI, che ha saputo stupire i visitatori con ben 8 modelli di barchetta esposti nel Padiglione 3.
“Anche quest’anno -ha detto il presidente dell’Automobile Club d’Italia Angelo Sticchi Damiani- gli appassionati ci hanno premiato, testimoniando il loro interesse per la storia dell’automobile con un’affluenza continua alla mostra sulle ‘rosse’ di Maranello“.
Nell’ambito della fiera di Padova si è svolta l’asta Finarte, che ha totalizzato durante l’evento oltre 2.3 milioni di euro, cui vanno aggiunte le cifre delle vendite post-asta. Il lotto più prezioso è stata la già citata Alfa Romeo 6C 2500 Sport Cabriolet Pininfarina del 1947, passata di mano a 639 mila euro. Stessa cifra per un lotto doppio, proposto nell’ambito del progetto ID|EM “Twin Works” e composto da una coppia di Porsche 911 gemelle: una d’epoca, restaurata alla perfezione, e una moderna, allestita su misura, in livrea matching con la prima.
Sono “bastati” 81.529 euro per l’esemplare unico di Fiat-Abarth 750 Spyder (Zagato), con telaio numero 100*519476: si dovrebbe trattare di quello presentato al Salone Internazionale dell’Automobile di Torino del 1958.
Tornando agli stand del Salone Auto e Moto d’Epoca di Padova 2019, molto gettonato lo spazio allestito dall’Automotoclub Storico Italiano (ASI), che è stato un centro nevralgico dell’evento, come dimostrano le decine di migliaia di visitatori italiani e stranieri.
“Siamo orgogliosi di rappresentare il riferimento di questo mondo di passione – ha sottolineato il presidente dell’ASI Alberto Scuro – e siamo orgogliosi di continuare ad essere fedeli alla nostra filosofia legata ai principi dell’originalità, della cultura e delle emozioni. Sono questi i valori più importanti che animano il motorismo storico“.