Alfa Romeo RL Super Sport “Targa Florio”: auto storica vincente
Ci sono vetture che hanno scritto pagine indelebili: l’Alfa Romeo RL Super Sport “Targa Florio” appartiene alla specie. Scopri la storia di questa magnifica auto storica.
Fra le auto del Museo Storico Alfa Romeo, un posto d’onore spetta all’Alfa Romeo RL Super Sport “Targa Florio”, che impreziosisce la collezione di FCA Heritage. L’esemplare, sbocciato nel 1923, è una luminosa testimonianza del valore storico del marchio del biscione, che ha scritto pagine incantevoli nell’antologia del motorsport.
Vincitrice della Targa Florio del 1923, questa creatura ha portato al debutto il leggendario quadrifoglio, poi diventato il simbolo dell’Alfa Romeo nel mondo delle corse. La vettura appartiene alla famiglia RL, che fece il suo sbarco in società nel 1921. Spinta da un motore sei cilindri in linea da 3 litri, vide crescere nel tempo la sua potenza, inizialmente pari a 56 cavalli, che divennero 71 nella versione Sport del 1922, dotata di passo accorciato e di un peso ridotto, per esprimere una maggiore tempra prestazionale, non solo sul fronte delle velocità massima, cresciuta a 130 km/h rispetto ai 100 km/h della versione Normale.
Diversi gli step evolutivi, che portarono all’introduzione della sesta e settima serie nel 1925. A quel punto la Sport fu sostituita dall’Alfa Romeo RL Super Sport, con motore da 83 cavalli. In questa declinazione l’auto milanese guadagnò dei freni con tamburi maggiorati (420 mm di diametro) e un più efficace cambio a quattro marce più retromarcia con comando a leva centrale. Rimase inalterata la punta velocistica, ma la guidabilità divenne migliore.
Tra il 1922 e il 1927 furono prodotte complessivamente 2631 Alfa Romeo RL, 392 delle quali in versione Super Sport: 304 unità della sesta serie nel 1925 e 88 modelli della settima serie tra il 1926 e il 1927. Lo scenario dove l’Alfa Romeo RL ottenne i suoi più grandi trionfi fu la Targa Florio: nella mitica sfida siciliana conquistò nel 1923 una leggendaria doppietta (con la configurazione spider a due posti).
Fu il successo d’apertura in una lunga sequenza che raggiunse quota dieci nella gara madonita, ideata da don Vincenzo Florio. Il vincitore del 1923 fu Ugo Sivocci: nel cofano del suo esemplare era dipinto per la prima volta un quadrifoglio verde in campo bianco, che sarebbe poi diventato il segno distintivo delle auto da competizione della casa lombarda.
Molti piloti conquistarono il podio a bordo dell’Alfa Romeo RL: da Giulio Masetti ad Antonio Ascari, da Giuseppe Campari al giovane Enzo Ferrari, fondatore dell’omonima scuderia e poi della casa automobilistica del “cavallino rampante”, nota ed amata in ogni angolo del mondo, ma quella è un’altra storia…