Brabus Bullit: una Mercedes Classe C da 720 Cv
Ci stupiamo con forza dei 580 Cv dell’Audi RS6; dovremmo, allora, essere colti da un indescrivibile senso di stupore misto a incredulità di fronte ai 720 Cv erogati dall’ultima proposta di Brabus, tuner Mercedes semi ufficiale, già conosciuto, tra le altre, per la Rocket, confezionata per chi desiderasse “l’inimmaginabile” dalla sua Mercedes Classe C. In
Ci stupiamo con forza dei 580 Cv dell’Audi RS6; dovremmo, allora, essere colti da un indescrivibile senso di stupore misto a incredulità di fronte ai 720 Cv erogati dall’ultima proposta di Brabus, tuner Mercedes semi ufficiale, già conosciuto, tra le altre, per la Rocket, confezionata per chi desiderasse “l’inimmaginabile” dalla sua Mercedes Classe C. In pole position al Salone di Francoforte, la Bullit ruba il motore alla SV12 S: si tratta di un’unità 12 cilindri da 6,3 litri di cilindrata con sovralimentazione mediante due turbocompressori. E’ un propulsore sviluppato e prodotto interamente “in casa” attingendo alla grande esperienza che il tuner di Bottrop ha maturato trasformando da anni le vetture Mercedes.
Questa unità sviluppa 720 Cv e un immenso valore di coppia massima: 1.320 Nm. Questo fuorioso valore si traduce in una forza spaventosa scaricata a terra sulle ruote posteriori da 285/30 ZR 19 (coadiuvate da un cambio automatico a 5 marce e da un differenziale autobloccante a slittamento limitato) fornite di ABS, ASR e ESP. La Brabus Bullit vola da 0 a 100 in 3″9 e tocca i 360 km/h (il peso è di 1.850 chili).
Naturalmente, il raggiungimento di un simile livello prestazionale ha richiesto una profonda rivisitazione del corpo vettura: con un ineffabile stile tutto teutonico, la Classe C perde la sua eleganza “di serie” per diventare un oggetto con un’aggressività e una grinta al limite del pittoresco, qualcosa di difficilmente capibile fuori dal territorio tedesco (escluse le enclave arabe, dove queste vetture hanno frotte di estimatori e clienti). La Bullit è un trionfo di spoiler a “spazzaneve”, minigonne, fianchi larghissimi e un tipico atteggiamento “rasoterra”. L’assetto infatti è stato totalmente “stravolto”: sospensioni più dure, regolabili in 10 posizioni, barre antirollio maggiorate.
L’impianto frenante consta di 4 grandi dischi di grande diametro (ma in questo caso, i dischi in carboceramica dell’Audi RS6, da 420 mm, vincono!) con diametro di 380 mm all’anteriore (e pinze con 12 pompanti) e 360 al posteriore (con pinze a 6 pistoncini). Naturalmente, alla spocchia esterna si abbina un’atmosfera di estremo lusso all’interno: l’abitacolo è totalmente rivstito in pelle e sovra-accessoriato, secondo il carattere e l’immagine di un oggetto simile.
Quanto costa: 348.000 euro (da catalogo Brabus); quasi come due Gallardo Superleggera (191.000 euro), ben oltre una Ferrari 599 GTB F1 (circa 230.000 euro); ma meno della metà di una Pagani Zonda (siamo oltre i 700.000 euro) e molto meno di una Rolls-Royce Phantom Passo Lungo (450.000 euro).