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BMW Group: emissioni di CO2 fortemente tagliate per le sue auto

Da BMW Group un impegno concreto per l’ambiente, con un deciso taglio dei gas serra, anche grazie ai moderni motori Diesel. In primavera saranno già 40 i modelli Euro 6d in listino.

BMW Group punta con grande decisione sulla sostenibilità ambientale e si sta muovendo concretamente per allinearsi agli obiettivi dell’Accordo sul Clima di Parigi. Un dato illustra bene la qualità dell’impegno green della casa bavarese: negli ultimi 20 anni sono state ridotte in media del 40% le emissioni di CO2 della flotta europea di veicoli dell’elica blu.

Anche nel 2020 BMW Group continuerà a percorrere tale strada, per raggiungere un altro risultato importante a fine dicembre, quando lo stesso bacino di mezzi avrà tagliato del 50% i gas serra liberati nell’aria rispetto al 1995.

Con questo percorso ecologico senza soluzione di continuità, il noto colosso automobilistico tedesco vuole rispettare i sempre più rigorosi target sull’inquinamento fissati dall’Unione Europea, senza pagare alcuna penalità, non essendoci sforamenti sui parametri.

Il merito è del riuscito mix di modelli che BMW Group propone con varie forme di alimentazione: motori a combustione altamente efficienti, moderni ibridi plug-in e propulsori elettrici puri. Questo “power of choice” consente all’azienda di soddisfare le molteplici esigenze e le richieste dei clienti nelle diverse regioni del mondo, assicurando una visione concreta ed efficace alla mobilità sostenibile.

Da segnalare, a dispetto della distorta percezione pubblica, il ruolo strategico dei propulsori Diesel di ultima generazione, che in Europa sono di grande importanza e che si sono spesso rivelati tra i migliori sul mercato in termini di efficienza ed emissioni, giocando un ruolo chiave nella strategia di riduzione della CO2.

Le soluzioni di BMW Group per il contenimento delle emissioni sono molto efficaci: lo documentano il rispetto degli standard e le rilevazioni effettuate da organismi di verifica indipendenti. Ne è un esempio l’EcoTest organizzato dall’ADAC (l’associazione automobilistica tedesca) già a fine 2018, che ha piazzato al vertice tre modelli diesel dell’elica blu (BMW Serie 2 Active Tourer, BMW X1 e BMW Serie 5 Touring), col miglior punteggio possibile (50 punti) e il riconoscimento del livello “1”, con valori fino a 10 volte inferiori al parametro omologativo.

A partire dalla primavera, saranno 40 i modelli BMW in listino rispondenti al futuro standard sulle emissioni Euro 6d, obbligatorio per le nuove immatricolazioni a partire dal 2021. La maggior parte dei modelli già in regola con questo standard (34 su 40) è equipaggiato con un propulsore Diesel di ultima generazione.

Importanti, in tal senso, le parole di Massimiliano Di Silvestre (Presidente e Amministratore Delegato di BMW Italia): “Per raggiungere gli obiettivi che ci siamo posti come Unione Europea occorre che istituzioni, industria e ricerca lavorino insieme nella stessa direzione e che si evitino prese di posizione estemporanee, come la limitazione della circolazione delle motorizzazione più moderne ed efficienti, che non sono basate su dati e studi oggettivi, limitando la mobilità di clienti che hanno scelto automobili di ultima generazione, pulite e sicure“.

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