Quando ricaricare l’auto elettrica è più caro che fare benzina
IONITY sblocca le tariffe. Con la potenza massima a 350 kWh i costi salgono alle stelle
“Finita la pacchia”, così direbbero a Roma. IONITY, l’infrastruttura internazionale per la ricarica rapida delle auto elettriche, che attualmente conta 200 stazioni in tutta Europa, ha annunciato le tariffe definitive dopo il primo periodo promozionale (con tariffa fissa di 8 Euro).
D’ora in poi l’energia per l’auto si pagherà davvero, soprattutto in funzione della velocità di ricarica. I costi varieranno da 0,20 a 0,50 kWh, arrivando fino a un massimo di 0,79 kWh nel caso della potenza massima di 350 kW. In questo caso limite, paradossalmente, il costo – calcolato sui consumi medi di un’elettrica standard come la Nissan Leaf – equivarrebbe a quello di un’auto a benzina che percorre 9 km con un litro, una sportiva insomma.
È anche vero, però, che il range delle potenze di ricarica a disposizione è ampio e al momento, in Italia, non è commercializzata nessuna auto in grado di supportare una ricarica a 350 kWh. Come riferimento, la Porsche Taycan arriva fino a un massimo di 270 kWh. IONITY è stata fondata da BMW, Daimler, Ford Motor Company e Volkswagen Group (con Audi e Porsche). Il 9 settembre 2019 Hyundai Motor Company e Kia Motors hanno annunciato il loro ingresso nella joint venture.