Peugeot 205: la piccola sportiva che ringiovanì il Leone
La storia della Peugeot 205, l'utilitaria francese che ridefinì gli standard del Segmento B non soltanto per la Casa del Leone.
La gamma delle versioni speciali fu ampliata ancora nel 1990 con gli allestimenti speciali T-Shirt, GTi Plus e Roland Garros, quest’ultimo disponibile anche per la variante cabriolet con il motore 1.4 da 84 CV. Inoltre, debuttarono il motore diesel 1.7 TD sovralimentato da 78 CV e il propulsore a benzina 1.1i ad iniezione da 60 CV nella versione catalitica denominata Targa Verde. Anche nel ’91 debuttarono altre versioni speciali con le denominazioni Look, Color Line ed Arrogance, insieme all’allestimento SR.
Nel 1992, in vista dell’entrata in vigore della normativa Euro 1, la gamma fu rivoluzionata con l’ingresso delle motorizzazioni ad iniezione 1.0i da 50 CV, 1.1i da 60 CV, 1.4i da 75 CV, 1.6i da 88 CV per le versioni El Charro ed Automatica, 1.9i da 102 CV per le declinazioni Gentry e CTI Cabriolet, affiancate dall’unità 1.9i da 120 CV della 205 GTi. Inoltre, debuttò l’ennesima versione speciale Italian Open. Tuttavia, la Peugeot 205 imboccò il viale del tramonto nel ’93, a causa del grande successo riscontrato dalla più piccola e più moderna Peugeot 106. Infatti, nel ’94 la gamma fu ridotta alla sola versione cabriolet 205 CJ con il motore a benzina 1.4i da 75 CV che, l’anno seguente, uscì dal mercato italiano. La carriera commerciale della Peugeot 205 proseguì sul mercato francese fino al 1998, quando debuttò la sostituta Peugeot 206.