Le 3 barchette più belle dell’era moderna sono delle hypercar
Quando si parla di barchette, si pensa alle vetture scoperte più estreme dell’era romantica dell’automobilismo, ma anche oggi ci sono modelli di questa specie: si tratta di hypercar da mille e una notte.
Le hypercar fanno sognare ad occhi aperti e rappresentano un’espressione esclusiva e di grande fascino della creatività automobilistica. A volte appartengono anche alla specie delle “barchette“, ossia di quelle vetture completamente prive di capote e con parabrezza minimo o del tutto assente.
Noi di Autoblog.it ne abbiamo scelte tre che, a nostro avviso, meritano di essere collocate al vertice della categoria per fascino e bellezza: la Ferrari Monza SP2, la Lamborghini Aventador J e la McLaren Elva.
Prima di approfondirne la conoscenza, vogliamo tornare sul termine “barchetta” e sulle sue origini, ascrivibili all’avvocato Gianni Agnelli, che si espresse con questo termine alla vista dell’amata Ferrari 166 MM, per dipingerne la somiglianza con i mezzi nautici, cui era particolarmente legato.
McLaren Elva
Porta il nome delle vecchie sportive da competizione e ne evoca il fascino, ma è una roadster moderna, con una tecnologia d’eccellenza. Prodotta in serie limitata di 399 esemplari, quest’auto sportiva è votata al piacere. La spinta fa capo a un motore V8 biturbo di 4 litri, che eroga una potenza massima di 815 cavalli.
Una simile carica energetica non fatica a muovere con straordinario vigore la Elva, anche in virtù della leggerezza cercata dagli uomini McLaren, che hanno fatto ricorso a un telaio in fibra di carbonio, di grande rigidità strutturale. A contrastarne la foga provvede l’impianto frenante con dischi cerboceramici. Non sappiamo la velocità massima del modello, ma la sua accelerazione è spaventosa: il passaggio da 0 a 100 km/h viene coperto in meno di tre secondi, per raggiungere i 200 km/h con partenza da fermo ci vogliono solo 6,7 secondi.
Lamborghini Aventador J wikipedia
Questa è una supercar sportiva aperta davvero estrema. Al suo guidatore e al passeggero l’Aventador J offre emozioni al vertice in termini di potenza, sound e dinamismo. Al tempo stesso la due posti del “toro”, spinta da un motore V12 con 700 cavalli di potenza, offre soluzioni tecnologiche e materiali d’avanguardia che danno prova dell’eccellente competenza della casa di Sant’Agata Bolognese nel settore della fibra di carbonio.
La Lamborghini Aventador J è un’automobile rigorosamente “aperta”, con l’esterno e l’interno che si fondono in un tutto unico. I designer e gli ingegneri hanno rinunciato sia al tetto che al classico parabrezza. Quindi il pilota e il passeggero devono munirsi di abbigliamento appropriato per viaggiare a velocità superiori ai 300 Km/h. Questo tipo di esperienza limite è tuttavia di massima esclusività: la Lamborghini Aventador J è infatti omologata per l’uso su strada ed è una one-off destinata a un solo fortunato appassionato di opere d’arte uniche al mondo.
Ferrari Monza SP2
In tiratura limitata di 499 esemplari, è un autentico capolavoro, che si ispira alle leggendarie Ferrari Sport. L’auto offre un’interpretazione in chiave moderna del concetto di barchetta, che prese le mosse con la 166 MM del 1948. In essa si coglie una discendenza ideale dalle 750 Monza e 860 Monza.
La spinta di questa supercar è affidata a un motore V12 con 810 cavalli di potenza, che suona come un violino, regalando emozioni da sogno anche all’udito. Straordinarie le prestazioni, solo parzialmente annunciate dai numeri: il passaggio da 0 a 100 km/h viene coperto in 2.9 secondi, mentre i 200 km/h con partenza da fermo sono raggiunti in appena 7.9 secondi.
Molto scultoreo il design della Ferrari Monza SP2, il cui stile è stato premiato nel corso del Festival Automobile International di Parigi 2019, dove la splendida barchetta moderna di Maranello ha guadagnato il riconoscimento di supercar più bella dell’anno 2018. Il merito è della raffinata elaborazione grafica, che ha partorito forme e volumi di grandissimo fascino.