Volvo 262C: storica coupé scandinava prodotta da Bertone
Variante coupé della Serie 260, la storica Volvo 262C fu prodotta presso la Carrozzeria Bertone di Grugliasco (TO)
La Volvo 262C rappresentava la variante coupé della Serie 260, la cui gamma comprendeva anche la berlina 264 introdotta nel 1974 e la station wagon 265 che ha debuttato due anni dopo. Presentata al Salone di Ginevra che si tenne nel mese di marzo del ’77, la coupé Volvo 262C era riconoscibile per il parabrezza inclinato e il tetto ribassato di sei centimetri. Nonostante fosse stata disegnata dal centro stile del costruttore svedese, la Volvo 262C fu prodotta in Italia dalla Carrozzeria Bertone di Grugliasco (TO) che già assemblava la limousine 264TE. Il tipico logo di Bertone, tuttavia, era presente negli angoli della parte inferiore del parabrezza. Doveva essere assemblata al ritmo di 800 esemplari all’anno, ma la richieste superarono di gran lunga le più rosee previsioni, anche in considerazione del prezzo di listino più che doppio rispetto alla berlina 244.
La coupé Volvo 262C era equipaggiata esclusivamente con il motore a benzina 2.7 V6 da 141 CV di potenza, noto anche con la sigla PRV (acronimo di Peugeot Renault Volvo). Questo propulsore, infatti, era stato sviluppato da Volvo in sinergia con i costruttori francesi Peugeot e Renault. Era prodotto nello stabilimento transalpino di Douvrin, mentre il peso ammontava a soli 150 kg principalmente per l’utilizzo dell’alluminio. Inizialmente, la Volvo 262C era disponibile solo nella tinta bicolore con la carrozzeria nella colorazione Argento Metallizzato ‘Silver Metallic’ e il tetto di colore Nero Vinile. L’abitacolo, invece, era caratterizzato dagli interni in pelle color cuoio, nonché dagli inserti in radica.
Nel 1979, la gamma cromatica della Volvo 262C fu ampliata ai colori Oro Metallizzato ‘Gold Metallic’, Nero e Blue Light Metallizzato. Inoltre, adottò i gruppi ottici posteriori ridisegnati. L’ultima novità della Volvo 262C risale al 1981, con l’aggiornamento estetico limitato ai paraurti sia anteriore che posteriore, l’adozione della motorizzazione 2.8 V6 da 155 CV e la tinta bicolore che prevedeva l’abbinamento tra i colori Oro e Nocciola. Sempre nel 1981, la Volvo 262C uscì di produzione, dopo esser stata assemblata esattamente in 6.622 unità. Fu sostituita solo nel 1985 dalla coupé Volvo 780, quest’ultima disegnata dall’atelier Bertone e prodotta anch’essa presso l’omonima carrozzeria. A sua volta, la Volvo 262C rappresentava l’erede della coupé 1800ES che uscì di scena nel 1973. Tuttavia, il carrozziere italiano Coggiola realizzò il prototipo della variante coupé della Volvo 164 (ovvero la 162, mai giunta in produzione), attualmente esposto presso il Volvo Museum di Goteborg.
Prima della 262C, il costruttore scandinavo produsse, tra il 1976 e il 1977, 3.329 esemplari della coupé Volvo 262 GL, destinata esclusivamente al mercato statunitense. La 262 GL aveva la carrozzeria della 242, il motore V6 e il frontale della Serie 260. Sempre oltreoceano, il carrozziere locale Solaire ha prodotto cinque esemplari della variante cabriolet della 262C, commissionati direttamente dalla filiale USA di Volvo. Infine, esiste un particolare esemplare unico della coupé 262C, utilizzato come ‘auto aziendale’ dal manager Pehr G Gyllenhammar, all’epoca amministratore delegato del costruttore svedese. Questo modello è caratterizzato dal colore rosso, utilizzato sia per la carrozzeria che per gli interni in pelle, è equipaggiato con il motore Turbo a quattro cilindri ed ha la calandra e altri elementi della carrozzeria di colore nero opaco.