Citroen Méhari: la vettura sinonimo di estate

Auto 'spiaggina' per antonomasia, la Citroen Méhari è tra i modelli più gettonati nel mondo delle vetture d'epoca, perché da sempre ideale per la più bella stagione dell'anno

Di Dario Montrone
Pubblicato il 1 giu 2020
Citroen Méhari: la vettura sinonimo di estate

Dopo circa 1.300 esemplari prodotti, la Citroen Méhari 4×4 uscì di produzione nel 1983, anno in cui debuttarono le versioni speciali Plage per il mercato spagnolo e Azur per Francia, Italia e Portogallo. La Citroen Méhari Azur era caratterizzata dal corpo vettura bicolore, con la carrozzeria di colore bianco abbinata alla tinta blu di porte, calandra, capote in tela e profili dei fari, nonché dotata di interni bicolore a righe in spugna. Inizialmente, la Méhari Azur doveva essere prodotta solo in 700 esemplari, ma poi restò in commercio fino al mese di dicembre del 1987, quando la Citroen Méhari uscì definitivamente di scena dopo esser stata assemblata in circa 145.000 unità.

La Citroen Méhari è stata protagonista del film “Una ragazza a Saint Tropez”, ma soprattutto dei raid Liegi-Dakar nel 1969, Parigi-Kabul nel 1970 e Parigi-Persepoli nel 1971. Inoltre, è stata utilizzata in Francia anche per l’esercito e il corpo di polizia. Dalla Méhari sono state derivate altre vetture, come la Baby Brousse, la Pony, la Dalat, la Faf, la Fiberfab Sherpa e la Teilhol Tangara, tutte caratterizzate dallo stile ‘spiaggina’ della carrozzeria. Quando debuttò sul mercato italiano, nel 1968, la Citroen Méhari costava 895.000 Lire, pari a circa 9.000 euro di oggi. La Citroen Méhari è molto diffusa in Italia, soprattutto nelle località balneari. Al contrario della Germania, dove non fu venduta ufficialmente, perché la carrozzeria in plastica ABS era considerata facilmente infiammabile. In compenso, l’imprenditore tedesco Mario Malzkorn di Dusseldorf propone la replica della spiaggina francese come El Cid con il brand MM Kit Cars.