Fiat Campagnola: la fuoristrada italiana per antonomasia

Nota anche come modello AR51, la prima generazione della fuoristrada Fiat Campagnola nacque per l'utilizzo militare e fu prodotta anche per l'uso civile fino al 1973

Di Dario Montrone
Pubblicato il 10 ago 2020
Fiat Campagnola: la fuoristrada italiana per antonomasia

Inoltre, la Fiat Campagnola era dotata di sospensioni anteriori indipendenti con molle elicoidali, barra stabilizzatrice trasversale e ammortizzatori idraulici a bagno d’olio, mentre il retrotreno era composto dalle sospensioni posteriori ad assale rigido con molle a balestra e ammortizzatori telescopici. Nel 1953, la gamma fu allargata alla declinazione con il propulsore 1900 Diesel da 40 CV di potenza e 85 km/h di velocità massima, proposta al prezzo base di 1,8 milioni di Lire. Parallelamente, fu leggermente aggiornata l’estetica e fu installato il comando indipendente per la trazione integrale inseribile.

Nel 1955 debuttò la seconda serie della Fiat Campagnola, nota anche come Campagnola A o AR55. Il rinnovamento estetico comprendeva il paraurti anteriore ridisegnato, la fanaleria modificata, l’impianto di riscaldamento incluso nella dotazione di serie e il bloccaggio manuale del differenziale posteriore. Tuttavia, la maggiore novità fu rappresentata dall’aggiornamento delle motorizzazioni, con il propulsore a benzina 1900 da 63 CV di potenza e 116 km/h di velocità massima ed il motore 1900 Diesel da 43 CV. La Fiat Campagnola fu aggiornata nuovamente nel 1959, quando adottò la fanaleria modificata per l’adeguamento al Codice della Strada. La relativa versione militare, inoltre, adottò la sigla AR59 e l’impianto elettrico potenziato. Nel 1960 fu introdotta la Campagnola B con il motore 1900 Diesel da 47 CV di potenza e 95 km/h di velocità massima, poi sostituita – nel 1968 – dalla Campagnola C che prevedeva il sistema d’iniezione a pompa rotativa Bosch e l’impianto elettrico con l’alternatore al posto della dinamo. L’uscita di scena della Fiat Campagnola risale al 1973, quando terminò la produzione dopo 39.076 esemplari, di cui 7.783 nella declinazione con la motorizzazione diesel.