Pagani Huayra Roadster BC: giro record a Spa-Francorchamps [Video]
Qualità dinamiche al top per la Pagani Huayra Roadster, che guadagna il primato fra le auto stradali sulla gloriosa pista delle Ardenne
Performance di alto spessore per la Pagani Huayra Roadster BC, nuova regina a Spa-Francorchamps fra le auto stradali omologate. L’hypercar scoperta dell’atelier di San Cesario sul Panaro ha messo a segno il nuovo record della specie sul mitico circuito belga, completando un giro in 2’23″081.
Il risultato è venuto fuori durante i test di validazione del modello, che negli scorsi mesi ha compiuto oltre 350 mila chilometri di collaudi, 45 mila dei quali su alcune delle piste più probanti a livello mondiale. Ora la casa automobilistica emiliana si prepara a consegnare i primi esemplari di questo esclusivo prodotto, che regala piacere di guida, tecnologia estrema, grande affidabilità e prestazioni d’eccellenza.
Gli uomini impegnati nello sviluppo della Pagani Huayra Roadster BC dicono di aver testato il modello ai limiti massimi e nelle condizioni più impegnative, con risultati premianti, che hanno messo in risalto le potenzialità del mezzo, anche quando sottoposto a stress di natura racing. Il record sulla pista di Spa-Francorchamps -ottenuto peraltro in condizioni non ottimali del manto asfaltato- è qui a dimostrarlo.
La maneggevolezza e la tenuta laterale dell’hypercar modenese hanno superato tutte le aspettative, confermando la bontà di un progetto sul quale nessuno aveva dubbi. Ormai tutti sanno che la qualità al vertice è una delle note caratteristiche delle opere di Horacio Pagani, apprezzate per la loro natura preziosa, che le rende ammirate su scala globale.
L’eccellenza in ogni sua forma è il traguardo centrato dalla Pagani Huayra Roadster BC, frutto di un’emozione spontanea, di un desiderio ardente. In essa c’è un’attenzione meticolosa, quasi ossessiva, per i dettagli e per il design. Il risultato? Una vettura altamente distintiva, che combina al vertice le sensazioni di guida en plein air con la tecnologia più avanzata disponibile oggi. Ne deriva un “prototipo stradale”, nato per emozionare, ispirato dalla visione dell’arte e della scienza di Leonardo Da Vinci.
Su questa vettura estrema ci si è spinti avanti: dall’aerodinamica al design di esterni ed interni, fino al componente più piccolo; anche la chimica e la combinazione dei materiali compositi avanzati sono inediti. Come in un grande orologio, ogni dettaglio rappresenta la sintesi del massimo sviluppo di ingegneria, design e tecnologia, racchiusi in appena 1.250 kg (peso a secco in configurazione base carbon-look). Molto accurato lo studio aerodinamico.
L’uso di Carbo-Triax HP62 e Carbo-Titanium HP62 G2 per la monoscocca ha permesso di alleggerire sensibilmente la vettura, consentendo al tempo stesso di ottenere un incremento del 12% sulla rigidezza torsionale e del 20% sulla rigidezza flessionale rispetto allo stato dell’arte Pagani fino a questa hypercar.
Alla spinta provvede un V12 biturbo Mercedes, con 802 cavalli di potenza e 1050 Nm di coppia già a partire da 2.000 giri/min: un’energia ed un’elasticità da incollare il pilota al sedile, lasciandogli la sua impronta sulle spalle. Il cambio Pagani by Xtrac, sequenziale trasversale a sette rapporti, permette di trasferire a terra tutta la potenza e l’eccezionale reattività di questo cuore.
La sigla BC della vettura è l’omaggio esclusivo fatto da Horacio Pagani a Benny Caiola, primo cliente e motore di passione per la sua azienda. Lui era un siciliano, molto famoso dall’altra sponda dell’Oceano per i successi imprenditoriali e per una raccolta di fuoriserie a dir poco strepitosa. Un personaggio incredibile, partito in giovane età da San Fratello, in provincia di Messina, per cercare fortuna a New York, dove toccò le vette della gloria.