Saab 9-5: l’ultimo modello del celebre costruttore svedese
La storia della seconda generazione della Saab 9-5, la berlina di grandi dimensioni che fu l’ultima vettura prodotta dalla Casa di Trollhattan
Esattamente dieci anni fa, nel mese di ottobre del 2010, partì sul mercato italiano la commercializzazione della Saab 9-5, l’ultimo modello prodotto dal costruttore svedese prima del fallimento. Svelata l’anno precedente al Salone di Francoforte del 2009, la grande berlina scandinava condivideva la piattaforma con la coeva Opel Insignia.
La gamma italiana della Saab 9-5 era declinata negli allestimenti Linear, Vector ed Aero. Per quanto riguarda le motorizzazioni, era disponibile con il propulsore a benzina 1.6 Turbo da 180 CV di potenza, affiancato dal motore di pari alimentazione 2.0 Turbo da 220 CV proposto anche nelle versioni XWD a trazione integrale e BioPower con l’alimentazione ad etanolo E85. Inoltre, erano previste le motorizzazioni diesel 2.0 TiD da 160 CV e 2.0 TTiD da 190 CV, quest’ultimo anche in abbinamento alla trazione integrale XWD. Il top di gamma, invece, era rappresentato dall’unità a benzina 2.8 Turbo V6 da 300 CV di potenza e 400 Nm di coppia massima, abbinata esclusivamente alla trazione integrale AWD.
La station wagon mai nata
La seconda generazione della Saab 9-5 uscì di scena dal mercato italiano nel mese di maggio del 2012, dopo aver registrato meno di cinquecento immatricolazioni. Complessivamente, la vettura è stata prodotta in 11.280 esemplari, di cui 27 unità relative alla variante station wagon SportCombi che non è mai stata commercializzata. A livello di quotazioni, il valore attuale ammonta a circa 5.000 euro, ma gli esemplari in vendita sul mercato dell’usato sono proposti a prezzi decisamente maggiori.