Volkswagen Golf GTD: 200 CV ed emissioni ridotte
La nuova Golf non rinuncia alla versione GTD che abbina una potenza importante ad emissioni contenute per essere al passo con i tempi
La Volkswagen Golf GTD di prima generazione rappresentò una vera e propria rivoluzione tra le auto a gasolio, facendo rivivere, a modo suo, quanto fece la GTI tra le sportive a benzina dalle dimensioni contenute. Così, oggi la GTD di nuova generazione reinterpreta in chiave moderna le caratteristiche della sua progenitrice fornendo un ottimo rapporto tra efficienza e prestazioni in base alle esigenze della mobilità attuale.
Mostra i muscoli
Esteticamente la riconosci per un frontale in cui i protagonisti sono i fari a LED che diventano un tutt’uno con la calandra, mentre una sottile striscia di colore argento attraversa il cofano e prosegue nelle luci diurne dei gruppi ottici. Non mancano un paraurti con prese d’aria dai richiami racing che fa il pari con quello posteriore in cui spiccano il doppio terminale di scarico nella parte sinistra ed il diffusore.
Dietro troviamo anche lo spoiler sul lunotto e, per fugare ogni dubbio sulle sue potenzialità velocistiche, c’è il logo GTD al centro del portellone, pratici ed intriganti i gruppi ottici con indicatori di direzione dinamici. Nella vista laterale invece balzano subito all’occhio i cerchi in lega da 17 pollici con pinze freno di colore rosso. Completano il quadro le minigonne di colore nero con profili che si prolungano nella parte anteriore per dar vita allo spoiler frontale, e in quella posteriore per creare il diffusore.
Sedili sportivi, volante dedicato e strumentazione digitale
L’abitacolo coccola gli automobilisti dal piede pesante con i sedili sportivi caratterizzati da un motivo a quadri e dai poggiatesta integrati. Li ammalia con il volante sportivo che evidenzia il logo GTD nella parte bassa, e li conquista con la strumentazione digitale ed il pulsante di avvio che lampeggia di colore rosso fino a che il motore non prende vita. Per rendere l’atmosfera di stampo corsaiolo inoltre, sono presenti anche elementi che richiamano la fibra di carbonio.
Un cuore da 200 CV
Il vero protagonista sulla Golf GTD però è il suo cuore 2 litri TDI da 200 CV, accoppiato ad un cambio automatico doppia frizione DSG a 7 rapporti, che la rende la Golf Turbodiesel più potente di sempre, ma, nello stesso tempo, anche quella più sostenibile. Di rilievo anche la coppia massima, che raggiunge un valore di 400 Nm ed è costante nell’erogazione tra i 1.750 e i 3.500 giri.
Numeri che portano ad altri numeri ugualmente importanti, come i 7,1 secondi per coprire lo scatto da 0-100 km/h, i 245 km/h di la velocità massima, ed un consumo medio nel ciclo WLTP di appena 5,2-5,5 litri ogni 100 km, a cui corrispondono emissioni di CO2 di 137-143 grammi al km. Questi valori ridotti sono merito anche dei due catalizzatori SCR (Selective Catalytic Reduction) in serie, con il nuovo sistema twin dosing SCR con doppia iniezione di AdBlue che riduce in modo drastico le emissioni di ossidi di azoto (NOX) rispetto al modello precedente.
Sicurezza attiva e aiuti per la guida impegnata
Curata anche sotto il profilo della sicurezza attiva attraverso il rilevatore dei segnali stradali, la tecnologia Car2X, ed il Travel Assist 2.0, la Golf di ottava generazione nella sua declinazione sportiva a gasolio può contare sullo sterzo progressivo ed il bloccaggio elettronico del differenziale XDS per rendere più appagante ed efficace la guida tra le curve.