Auto elettriche: in arrivo la detrazione fiscale del 50% sull’acquisto?
Un emendamento alla Legge di Bilancio 2021, già approvato in Commissione Finanze alla Camera, prevede nuovi incentivi, simili al meccanismo delle super-agevolazioni al 110% per la riqualificazione energetica degli edifici, per le vetture a zero emissioni da acquistare nel triennio 2021-2023.
Nuovi incentivi tornano ad affacciarsi sull’agenda politica. Niente di deciso, al momento; tuttavia, ciò costituisce un nuovo segnale di attenzione da parte del Parlamento, e potrebbe costituire una prima risposta al grido di allarme lanciato a fine novembre dai rappresentanti della filiera automotive in merito alla necessità di provvedere ad un rifinanziamento dei bonus per l’acquisto di nuovi autoveicoli, dopo il rapidissimo esaurirsi dei 100 milioni di euro messi a disposizione dal 1 settembre 2020 per le vetture “di terza fascia” nelle emissioni di CO2 (benzina e diesel, “ovviamente” Euro 6, con valori compresi fra 91 e 100 g/km).
Rilanciare in chiave green il comparto automotive
Nello specifico, una delle molteplici proposte al disegno di Legge di Bilancio 2021, in questo periodo sui tavoli parlamentari, prevede un meccanismo di detrazione, da spalmare in cinque anni, relativo all’acquisto di auto elettriche da effettuare nel triennio compreso fra il 2021 ed il 2023. L’emendamento, presentato dal deputato M5S Giuseppe Chiazzese ed approvato in Commissione Finanze alla Camera, si prefigge l’obiettivo di contribuire al rilancio del comparto automotive – uno dei più colpiti dall’emergenza sanitaria, e che indice per il 10% sul PIL nazionale, come più volte ribadito dalle Associazioni di categoria – attraverso una nuova misura di aiuto all’acquisto di autovetture “zero emission”, mediante una serie di sgravi fiscali e detrazioni che arriverebbero a diminuire del 50% i prezzi di vendita delle auto elettriche.
Sgravio del 50% da spalmare in 5 anni
Tecnicamente, la proposta del deputato 5 Stelle introduce una modifica all’art. 13 della Legge di Bilancio 2021 (“Proroga del Bonus verde”), denominata “Detrazioni fiscali per l’acquisto di veicoli alimentati ad energia elettrica”. Nel testo di emendamento si prevede la possibilità di ottenere una detrazione del 50% dall’imposta lorda, da suddividere in cinque “tranche” annuali (dunque utilizzabile, nel medesimo periodo, nella dichiarazione dei redditi), per gli acquirenti di un’auto elettrica (o un veicolo appartenente alla categoria L, cioè ciclomotore-motoveicolo a due, tre o quattro ruote) dal 1 gennaio 2021 al 31 dicembre 2023. Si tratta, in buona sostanza, di un meccanismo simile al Superbonus del 110% per le opere di riqualificazione energetica delle abitazioni.
Chi potrà averne diritto
L’emendamento del rappresentante pentastellato non è tuttavia usufruibile da chiunque: ci sono dei limiti ben precisi. Oltre alla categoria di alimentazione del veicolo (esclusivamente auto elettriche: non, ad esempio, ibride e neanche ibride plug-in), queste sono le condizioni:
- la vettura dovrà avere un prezzo di listino (IVA esclusa) inferiore a 40.000 euro
- il reddito ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) del neo-acquirente dovrebbe essere inferiore a 45.000 euro
- la potenza del veicolo elettrico da acquistare non deve superare 150 kW (poco meno di 204 CV)
- l’ottenimento della detrazione d’imposta avverrebbe contestualmente alla rottamazione di un autoveicolo Euro 1, Euro 2, Euro 3 o Euro 4 o di un motoveicolo Euro 1, Euro 2 o Euro 3, a condizione che l’acquirente (o un suo familiare convivente) ne sia proprietario da almeno un anno.
Si dovrà scegliere: o la detrazione, o l’Ecobonus
La detrazione, indica l’emendamento all’art. 13 della Legge di Bilancio 2021 (la palla passa alla Commissione Bilancio alla Camera), non sarebbe cumulabile con altri benefit concessi ai neo-acquirenti. Ad esempio l’Ecobonus che resterà in cartellone fino al 31 dicembre 2021. In poche parole, bisognerà scegliere se avvalersi degli incentivi ministeriali entrati in vigore nel 2019, oppure affidarsi al nuovo meccanismo di sgravio fiscale. Chi abbia un reddito superiore al limite massimo indicato nella proposta, per intenderci, dovrà avvalersi in via esclusiva dell’Ecobonus. Inoltre, per tutto il quinquennio di detrazione d’imposta non si potrà rivendere il veicolo, altrimenti le detrazioni successive non potranno più essere ottenute.
Una seconda fascia di reddito
Dal 1 gennaio 2023 scatterebbe una soglia fiscale, con tetto ISEE di 36.000 euro e prezzo di listino della vettura (sempre IVA esclusa) di 30.000 euro, tuttavia con detrazione più bassa (36%) suddivisibile anche in quel caso nei cinque anni successivi: la “seconda fascia” resterebbe in vigore fino al 31 dicembre 2026.