MPM Motors: addio al piccolo costruttore francese di origini russe
Annunciato il fallimento di MPM Motors che, fino ad oggi, ha prodotto poco più di mille esemplari dei modelli PS160 ed Erelis
Il prossimo 10 dicembre 2020 terminerà ufficialmente l’avventura di MPM Motors, il piccolo costruttore francese fondato solo cinque anni fa dagli imprenditori Igor e Olev Paramonov di origine russa. L’unica vettura proposta sul mercato europeo è stata la MPM Motors Erelis con il motore a benzina 1.2 PureTech da 130 CV di potenza fornito da PSA ed introdotta nel 2018, ovvero la berlina coupé che rappresentava l’evoluzione del modello PS160 con il propulsore a benzina 1.6 da 100 CV di origine Mitsubishi che ha debuttato due anni prima.
Fino ad oggi, le MPM Motors PS160 ed Erelis sono state assemblate in poco più di mille esemplari presso l’impianto transalpino di Trappes. Inizialmente fu proposta al prezzo base di circa 10.000 euro, grazie a soluzioni tecniche come il telaio tubolare e la carrozzeria in fibra di vetro, ma poi i vari incrementi dovuti al “Malus” sul motore fornito da Mitsubishi, nonché all’aggiornamento per l’adozione del suddetto propulsore di PSA, hanno influito negativamente sul successo della vettura.
Vultur, la SUV che non nascerà mai
Il fallimento di MPM Motors, annunciato dai fratelli Igor e Olev Paramonov sulla pagina ufficiale di facebook del piccolo costruttore automobilistico francese, provocherà non solo la perdita del lavoro dei circa 200 dipendenti, ma anche lo stop all’introduzione di altri modelli, a partire dalla SUV con la denominazione Vultur, il cui sviluppo era già al 95%. Inoltre, erano allo studio anche la citycar a propulsione elettrica, l’erede della Erelis che sarebbe stata affiancata dall’inedita variante Break con la carrozzeria station wagon, nonché il campionato monomarca MPM Cup con la Erelis da 180 CV di potenza e 860 kg di massa.