F1, GP Sakhir 2020: Perez vince una gara rocambolesca, Mercedes che disastro
Sergio Perez vince la sua prima gara della carriera, a bordo della Racing Point. a podio anche Ocon e Stroll. Disastro Mercedes, out Leclerc e Verstappen
Sul circuito di Sakhir abbiamo assistito a un grande spettacolo in pista, infiammato negli ultimi giri dalla disastrosa gestione dei pit stop da parte della Mercedes, che ha compromesso la gara dei suoi due piloti, Russell e Bottas. A spuntarla alla bandiera a scacchi è stato invece Sergio Perez, che centra la sua prima vittoria dopo oltre 190 Grand Prix. Il pilota messicano della Racing Point rischia di restare senza un sedile la prossima stagione, chissà se questa splendida performance non rilancerà le sue quotazioni. Sul podio salgono anche Estaban Ocon, su Renault, anche lui al suo primissimo podio della carriera e Lance Stroll, abili a sfruttare le disavventure altrui. Male quindi le Mercedes, Bottas e Russell, arrivano ottavo e nono, ancora peggio le Ferrari: Leclerc è andato out al primo giro, mentre Vettel chiude fuori dalla zona punti.
Disastro al via
Quando si spengono i semafori, Russell brucia Bottas e si conquista la prima posizione, ma subito dietro di loro succede il disastro. Leclerc prova a passare Verstappen e nel tentativo di sorpasso colpisce la Racing Point di Sergio Perez. Il monegasco della Ferrari è costretto al ritiro, così come Verstappen. Perez rientra ai box ed esce in pista al diciottesimo posto. La safety car entra in scena e conduce la gara per alcuni giri, alla ripartenza Russell comincia a spingere e a dettare il ritmo, seguito da Bottas, Sainz, Ricciardo e Kvyat. Nel frattempo Perez mette in scena un recupero strepitoso, che lo fa risalire la classifica con grande fretta.
Safety Car e caos Mercedes
Al giro 55 Latifi si ritira ed entra in scena la virtual safety car, ma è il preludio a quello che accade pochi giri dopo. Al sessantunesimo giro, Aitken su Williams perde il controllo della vettura all’ultima curva prima del rettilineo finale, dopo un testacoda urta contro la barriera e perde l’ala anteriore che si deposita sul tracciato. Per rimuovere il pezzo della Williams è necessaria la Safety Car, che entra in pista dando il via alla girandola dei box. Le due Mercedes sono protagoniste di una vera e propria “frittata” sportiva. Russell, leader della corsa fino a quel momento, viene richiamato e su di lui viene montato un treno di gomme errato appartenenti al finlandese compagno di box, mentre Bottas è protagonista di un pasticcio che lo blocca per svariati secondi, con i meccanici in completa confusione su quella mescola montare. Dopo di che, Russell per non incappare in una penalità, è costretto a rientrare ai box anche al giro successivo, perdendo ulteriori posizioni. Dopo questo parapiglia, Bottas si ritrova quarto, mentre Russell quinto. Leader della corsa è Sergio Perez, seguito da Ocon e Stroll.
Finale da lacrime per Perez
Russell si sbarazza in fretta di Bottas, poi si occupa di Stroll e Ocon, agguantando nuovamente la seconda posizione e mettendo nel mirino il messicano, leader della corsa. A pochi giri dal termine, all’inglese della Mercedes viene segnalata una spia di potenziale foratura con conseguente nuova chiamata ai box. Dopo questo scherzetto Russell finisce fuori dalla zona punti, ma in poche tornate mette in scena una serie di splendidi sorpassi che lo portano fino al nono posto conclusivo. Nel frattempo, anche Bottas incappa in moltissimi problemi e viene sopravanzato senza pietà da Sainz, Ricciardo, Albon e Kvyat, finendo risucchiato fino all’ottavo posto. La testa della corsa rimane quindi salda nelle mani di Perez, ultimo dopo il primo giro, vincitore dopo 87 tornate. Emozione grandissima per il pilota messicano, che la scorsa settimana si era visto sfuggire il podio per un guasto al motore a tre giri dalla fine. Questa volta sono lacrime di gioia per lui. Grande festa anche per Ocon, al primo podio della carriera, abile a sfruttare gli errori e le sfortune degli altri. Stesso discorso per Stroll, autore di ottima gara e bravo a bloccare gli assalti di Sainz. Quinto posto per Ricciardo, sesto Albon, mentre Kvyat termina settimo. Chiude la zona punti Norris, mentre Vettel si congeda dal Bahrain con la dodicesima piazza, dopo un weekend veramente anonimo.