Guida la sua Rolls Royce per 77 anni e ne garantisce la permanenza in museo
Dopo la morte ne assicura la permanenza in museo
L’attualità ed i più recenti sviluppi fiscali ed economici hanno inevitabilmente portato a domandarci quanto sia lecito spendere per l’automobilismo, passione e necessità che rappresenta una costante fonte di mungitura. Almeno nel periodo post-natalizio questo nostro scoramento è reso meno avvilente da una notizia che giunge dagli Stati Uniti, dove un (facoltoso) appassionato ci dimostra quanto possa essere viscerale e lucido il sentimento verso le automobili.
Nel 1928 Allen Swift ricevete una Rolls Royce Piccadilly P1 Roadster. Fu un regalo del padre, per ricompensarlo della laurea appena conseguita. Mr. Swift avrebbe poi utilizzato la preziosa automobile fino al 2005, ovvero fino all’ultimo dei suoi giorni. Nei 77 anni di utilizzo la Rolls Royce avrebbe percorso un totale di quasi 275.000 chilometri, intervallati da regolari visite di controllo. Nel 1988 l’automobilista statunitense decise infatti di restaurare completamente motore e corpo vettura, prima di firmare un corposo assegno destinato a soddisfarne tutti i futuri bisogni. Poco prima di spirare, all’età di 102 anni, Allen Swift donò la propria automobile al Lyman & Merrie Wood Museum of Springfield History, insieme ad un assegno da 1 milione di dollari.
Con questa cifra i titolari del museo devono infatti garantire l’esposizione del prezioso manufatto e provvedere alla sua regolare messa in ordine. La Rolls Royce Phantom I sostituì la Silver Ghost e venne lanciata nel 1925, quatto anni prima della Phantom II. Fu venduta in oltre 3.500 esemplari distribuiti fra gli stabilimenti di Derby (Inghilterra) e Springfield (Massachusetts, Stati Uniti).
Via | Autoblog.com