Dettagli sul nuovo motore rotativo Renesis Mazda
Quarant’anni dopo il rotativo della Mazda Cosmo Sport del 1967, la casa giapponese sta preparando la prossima generazione di motori Wankel, rimanendo l’unico grande costruttore a livello mondiale a puntare ancora su questa tecnologia insolita che presenta luci e ombre. La nuova unità si chiama 16X, ed è un 1.6 (due rotori da 800 cc
Quarant’anni dopo il rotativo della Mazda Cosmo Sport del 1967, la casa giapponese sta preparando la prossima generazione di motori Wankel, rimanendo l’unico grande costruttore a livello mondiale a puntare ancora su questa tecnologia insolita che presenta luci e ombre. La nuova unità si chiama 16X, ed è un 1.6 (due rotori da 800 cc l’uno) caratterizzato dal nuovo disegno delle camere di combustione, finalizzato al miglioramento dell’efficienza termica del motore e ad una erogazione di coppia più corposa a tutti i regimi.
Sul Renesis Mazda ha cambiato la forma dell’alloggiamento del rotore, innovazione che si traduce fondamentalmente in un diverso percorso della curva trocoide disegnata nel movimento rotatorio del pistone prismatico. Questo è un grande passo avanti rispetto alla struttura “standard” dei motori ad architettura Wankel, a cui i giapponesi sono pervenuti solo dopo un lungo percorso di ricerca.
L’alloggiamento del rotore è stato ridotto in spessore e i millimetri risparmiati sono andati a tutto vantaggio della cilindrata, senza aumentare gli ingombri del motore di un solo millimetro: il prossimo Renesis rimarrà leggero e piccolo come l’attuale 1.3.
Ovviamente è aumentato anche il raggio della curva trocoide, e del resto anche la sua eccentricità: questo vuol dire che in ognuna delle tre camere i quattro tempi sono più lunghi, ma soprattutto che il rapporto superficie/volume di ogni camera si è notevolmente ridotto, permettendo un raffreddamento migliore. Al contempo, sono migliorate anche la combustione della benzina e di conseguenza i consumi.
Il prossimo Renesis sarà il primo Wankel a benzina ad adottare un sistema di iniezione diretta -peraltro molto raffinato-, che permette una atomizzazione completa del carburante e quindi la creazione di una miscela aria/benzina di notevole equilibrio.
Mazda ha impiegato tutte le sue migliori risorse umane e tecnologiche nello sviluppo del nuovo motore, mostrando ancora una volta come si possa andare controcorrente e battere un sentiero dove nessuno si avventura; adesso toccherà al mercato decidere se premiare questa scelta o meno.
Via | GreenCarCongress