Home Fuoristrada Land Rover Freelander 2 SD4: il nostro video Test su strada

Land Rover Freelander 2 SD4: il nostro video Test su strada

Il Freelander 2 messo alla prova tanto nell’uso urbano quanto in quello fuoristradistico per scoprire le ultime evoluzioni di questo SUV arricchito di nuove componenti estetiche e di una nuova elettronica per la gestione della trazione.

Il Land Rover Freelander 2 rappresenta il modello entry level della gamma Land Rover, ma non per questo lesina spazio negli interni, praticità di utilizzo, né tantomeno si risparmia nella guida in fuoristrada. Una Land Rover autentica che mantiene ben saldi i concetti che hanno fatto la storia e la fortuna del Marchio inglese attualmente controllato dalla indiana Tata. L’ultima versione del Freelander, presentata nel 2013, ha introdotto diverse novità tecniche associate ad un facelift che ripropone però un’estetica fedelmente vicina ai modelli precedenti. Si perché se la gamma Land Rover si è resa protagonista nell’ultimo anno una piccola rivoluzione che ha portato a rivedere sia le linee che la tecnologia utilizzata per motori e telaio. Da parte sua la Freelander 2 continua a mantenere la politica dei piccoli passi con evoluzioni continue ma prive di una rivoluzione. Questo almeno fino ad oggi e con la forte possibilità che anche su quest’auto qualcosa di veramente nuovo ed interessante stia già bollendo in pentola.

Per il nostro test la scelta è caduta sulla Freelander 2 versione TD4 con propulsore turbodiesel da 150cv e trazione integrale, questa è infatti quella che riteniamo la motorizzazione più rappresentativa della gamma, perché riesce ad unire ottime prestazioni stradali a consumi non eccessivi pur mantenendo al suo posto il sistema a trazione integrale che ha fatto negli anni la fortuna di questo modello. L’allestimento in questo caso è quello top di gamma, vale a dire l’ambitissimo HSE abbinato al cambio automatico e proposto quindi ad un prezzo di 44.250€.

La Guida: Docile in città grintosa in fuoristrada


Dopo aver valutato e apprezzato la proposta di Land Rover di realizzare dal 2013 la prima Freelander 2WD della storia, convenendo che nella maggioranza dei casi il 2WD propone solo vantaggi e alcuno svantaggio a tutta quella vasta clientela che utilizza l’auto quasi esclusivamente in città o in autostrada, abbiamo comunque optato per un test della più interessante 4WD. Perché se da un lato è vero che le due ruote motrici contribuiscono a ridurre sia i consumi che la manutenzione a lungo raggio, dobbiamo anche ammettere che non siamo tra coloro che scelgono un’auto solo per la sua estetica, la capacità di carico, i consumi o addirittura il brand. Nel nostro caso un’auto deve fare bene qualcosa e nel caso della Freelander 2 la cosa che sa fare meglio (rispetto alla diretta concorrenza) è probabilmente il muoversi su terreni difficili o dalla scarsa aderenza. Fango o sabbia, terra morbida o dislivelli, fino ai guadi di un fiume o ai pendii più ripidi tutto può essere affrontato con una certa esperienza di guida e una buona valutazione del percorso da affrontare.

Si perché anche nei casi più difficili la Freelander 2 può contare su una trazione veramente valida, ben supportata dal sistema di controllo elettronico della trazione associato al buon lavoro dei differenziali e del giunto centrale. Lo schema delle sospensioni, con McPherson all’anteriore e un Multilink al posteriore, rende la Freelander piacevole e pronta agli input del pilota. Anche lo sterzo, abbastanza diretto e consistente, contribuisce al feeling e filtra senza problemi le reazioni del fondo e i trasferimenti dei 43 kgm di coppia alle sole ruote anteriori. Lasciato l’asfalto, inizia il divertimento.

Parte del merito va anche ai pneumatici M+S, mud&snow, utilissimi quando il fondo si fa più scivoloso come nel nostro caso e capaci di un ottimo grip chimico dovuto alla particolare componente della mescola, seppur prive di artigli o intagli molto pronunciati. Su terreni molli e accidentati abbiamo saggiato l’ottimo connubio tra il sistema di trazione che ripartisce la coppia tra i due assali in modo efficace e in grado di “estrarre” fuori l’auto anche da situazioni piuttosto difficili. Il sistema elettronico di gestione della trazione e della stabilità fa bene il suo dovere, anche se per andare più forte abbiamo in gran parte disabilito il suo intervento. Molto utile anche la grande luce a terra della Freelander che le consente una buona altezza da terra e per questo la possibilità di superare anche gradini o dislivelli molto pronunciati. I suoi punti forti sono le pietraie, i terreni duri o le forti pendenze in salita, mentre qualche problema in più lo abbiamo riscontrato su terreni morbidi e fango.

Nell’uso in città si può apprezzare la buona maneggevolezza di quest’auto che, nonostante la mole e le dimensioni non certo da city car, si disimpegna egregiamente anche nel traffico più caotico mostrando rapidità anche nelle delicate fasi di parcheggio. In questo non possiamo non sottolineare sia la presenza della telecamera posteriore e dei relativi sistemi acustici di avvicinamento all’ostacolo, sia l’ampio raggio di sterzata che aiuta notevolmente il guidatore in fase di manovra e alle bassissime veloctià. Nell’utilizzo urbano si apprezza anche la posizione di guida, posta molto in alto e dotata di grande visibilità, mentre la corsa lunga delle sospensioni aiuta nell’assorbimento delle asperità stradali e nel mantenere un ottimo livello di comfort per gli occupanti. Anche il bagagliaio e lo spazio a bordo si dimostrano estremamente validi, con una capienza che resta confortevole anche con 5 persone a bordo. Meno efficace invece il comportamento stradale su percorsi stretti o molto guidati nei quali le dimensioni esterne non vengono certo in aiuto alla freelander.

In autostrada o su tratti molto veloci si può apprezzare tutta la validità del sistema elettronico che permette di gestire e selezionare le diverse configurazioni di utilizzo dell’auto grazie ai vari pulsanti posti nel tunnel centrale e che sostituiscono il precedente selettore rotante. Passando da fuoristrada alla configurazione più sportiva dedicata all’asfalto, le sospensioni diventano più rigide e l’auto diminuisce sia il rollio che il beccheggio in fase di frenata migliorando il feeling con lo sterzo e la tenuta a centro curva. Parliamo infine dei consumi che risultano molto variabili in funzione dello stile di guida del suo pilota oltre che del tipo di tracciato affrontato. Durante il nostro test abbiamo così riscontrato un consumo variabile da 7.9 fino ai 10.6 litri per 100 km legati rispettivamente alla guida in città e alla guida extraurbana.

Pregi e difetti

Land Rover Freelander 2 - test 2014

PIACE
Personalità nelle linee
Contenuti resi moderni e tecnicamente validi
Ampliamento gamma con il 2WD
Interni razionali e curati
Guida in fuoristrada e maneggevolezza

NON PIACE
Consumo motore a benzina
Prezzo da suv premium
Estetica conservativa

Land Rover Freelander 2 - test 2014

Listino Prezzi Land Rover Freelander

Diesel 150cv:

2WD
Land Rover Freelander 2.2 eD4 “S” € 27.770
Land Rover Freelander 2.2 eD4 “SE” € 31.600

4WD
Land Rover Freelander 2.2 TD4 “S” € 30.550
Land Rover Freelander 2.2 TD4 “SE” € 34.300
Land Rover Freelander 2.2 TD4 “HSE” € 41.940 (€ 44.259 vers. automatica)

Diesel 190cv:

4WD
Land Rover Freelander 2.2 SD4 “S” € 32.870
Land Rover Freelander 2.2 SD4 “SE” € 36.000
Land Rover Freelander 2.2 SD4 “HSE” € 44.260

Benzina 240cv:

4WD
Land Rover Freelander 2.0 Si4 “S” € 33.880
Land Rover Freelander 2.0 Si4 “SE” € 37.710
Land Rover Freelander 2.0 Si4 “HSE” € 45.270

Land Rover Freelander 2 - test 2014

Scheda Tecnica

Land Rover Freelander 2 - test 2014

TD4 150 CV
4×4 manuale TD4 150 CV 4×4 auto SD4 190 CV
4×4 auto eD4 150 CV
4×2 man Si 4benzina 4×4 auto
Alt. – mm 1.740 1.740 1.740 1.740 1.740
Largh. – mm 2.195 2.195 2.195 2.195 2.195
Lungh. – mm 4.500 4.500 4.500 4.500 4.500
Passo – mm 2.660 2.660 2.660 2.660 2.660
Diam. volta – m. 11,3 11,3 11,3 11,3 11,3
Peso min. da 1.785 1.805 1.805 1.710 1.775
Sospensioni Anteriori Indipendenti MacPherson con barra antirollio Indipendenti, MacPherson con barra antirollio Indipendenti, MacPherson con barra antirollio Indipendenti, MacPherson con barra antirollio Indipendenti, MacPherson con barra antirollio
Sospensioni Posteriori Indipendenti, Multilink e barra antirollio Indipendenti, Multilink e barra antirollio Indipendenti, Multilink e barra antirollio Indipendenti, Multilink e barra antirollio Indipendenti, Multilink e barra antirollio
Freni Dischi ant. ventilati 300 mm,
Post.: dischi pieni 302 mm Dischi Ant.
Ventilati 300 mm,
Post.: dischi pieni 302 mm Dischi Ant.
Ventilati 300 mm,
Post.: dischi pieni 302 mm Dischi Ant.
Ventilati 300 mm,
Post.: dischi pieni 302 mm Dischi Ant. Ventilati 316 mm,
Post,: dischi pieni 302 mm
Sterzo Servo idraulico pignone e corona Servo idraulico pignone e corona Servo idraulico pignone e corona Servo idraulico pignone e corona Servo idraulico pignone e corona
Sistema 4×4 Integrale permanente differenziale posteriore Haldex.
Integrale permanente differenziale posteriore Haldex. Integrale permanente differenziale posteriore Haldex. Trazione anteriore Integrale permanente differenziale
posteriore Haldex.

Motore Trasversale, turbodiesel
4 cil. in linea, 16 valvole, iniezione common rail Trasversale turbodiesel
4 cil.in linea, 16 valvole, iniezione common rail Trasversale, turbodiesel 4 cil. in linea, 16 valvole, iniezione common rail Trasversale, turbodiesel 4 cil. in linea, 16 valvole, iniezione common rail Trasversale, 4 cil. in linea, 16 valvole, iniezione multipoint
Cilindrata cc 2.179cc 2.179cc 2.179 cc 2.179cc 1.999 cc
Alesaggio/
Corsa – mm 85×96 85×96 85×96 85×96 87.5×83
Rapporto compressione 15,8:1 15,8:1 15,8:1 15,8:1 10:1
Pot. Max CV (kW) 150 (110) 150 (110) 190 (140) 150 (110) 240 (177)
Coppia Max Nm 420 420 420 420 340
Emissioni Euro5
CO2 g/km 165 185 185 158 224
Trasmissione M66 EH50
6 rapporti manuale Aisin SWF21
6 rapporti auto Aisin SWF21
6 rapporti auto M66 EH50
6 rapporti manuale Aisin SWF21
6 rapporti auto
Capacità serbatoio litri 68 68 68 68 70
Autonomia
Km. 1.095 970 970 1.130 574
Accel. 0-100 -sec 11,7 11,2 9,5 11.7 8,8
Velocità max km/h 181 181 190 181 200

Land Rover Freelander 2 - test 2014

Land Rover Freelander 2013: Video test su strada e in off-road

Land Rover Freelander 2 si rinnova, con variazioni estetiche e nuove motorizzazioni associate a cambi più efficienti, arriva anche una versione 2WD, meno adatta al fuoristrada ma che migliora consumi, peso e costi di gestione. Prezzi da 26.900 euro.

Alla fine degli anni ’90 non esisteva il nome Suv, non esistevano gli MPV ma c’era il Land Rover Freelander che spopolava nelle classifiche di vendita, diventando la vera capostipite di questa tipologia di auto ed inventando letteralmente il successivo segmento dei Suv.

Si trattava infatti, di una piccola 4×4 stradale che cercava di proporsi come fuoristrada compatto ma al tempo stesso capiente e confortevole, pratico per la città ma in grado di mantenere quella guidabilità offroad tipica delle auto Land Rover. In verità il progetto, pronto già dalla fine del 1980 giacque in un cassetto per vari anni e divenne possibile grazie ai capitali di BMW che nel 1994 acquistò il Gruppo inglese.

Il successo fu rapido ed immediato, infatti il Freelander lanciato nel 1997 diventò da subito la vettura a quattro ruote motrici più venduta in Europa, spinta da un generale apprezzamento da parte del pubblico che vanta pochi precedenti, rimanendo in vetta alle classifiche fino al 2002. La seconda versione è giunta sul mercato solo nel 2006 ed ha preso il nome di Freelander 2, lasciando le poco apprezzate motorizzazioni Rover degli ultimi anni e sfruttando una piattaforma industriale e telaistica completamente nuova, associata ai nuovissimi motori Volvo. Sale l’altezza da terra ed il sistema di trazione viene completamente riprogettato migliorandolo nettamente rispetto al passato, grazie in particolare alla collaborazione con Haldex.

Oggi Land Rover è una azienda più forte che mai, trainata anche dai successi commerciali della riuscitissima Evoque e della nuova Range Rover 2013, un modello che continua a macinare risultati sorprendenti con un numero di acquisti e di richiesta che negli ultimi mesi supera le reali potenzialità della produzione inglese. Ma l’ultima ad essere rinnovata in ordine cronologico è proprio la Freelander oggetto della nostra prova, che mantiene il suo ruolo di entry level della gamma Land Rover e si propone con dei prezzi di partenza piuttosto competitivi che vanno dai 26.900€ della versione S a due ruote motrici ai 30.300 € della più economica versione a quattro ruote motrici.

Esterni e Design: pochi ritocchi e linea tradizionale

Land Rover Freelander 2013 test

Design vincente non si cambia o, almeno, non si cambia in maniera sostanziale. La nuova Freelander 2 si dimostra assolutamente affine a quest’inciso andando a migliorare solo quei particolari capaci, nel loro insieme, di rinfrescare il suo aspetto. La gamma Freelander acquisisce tre nuovi colori: Aintree Green, Havana e Mauritius Blue, oltre a dei nuovi cerchi in lega da 17”, disponibili come optional per i modelli entry level. Una gran varietà di nuovi dettagli esterni conferisce al veicolo un look attraente e coordinato. I gruppi ottici anteriori e posteriori, caratterizzati dalle più recenti tecnologie Xeno/LED, sono stati rivisti e rendono l’aspetto della Freelander 2 sempre più sportivo e deciso, a partire dalla nuova grafica delle luci diurne anteriori. Le cornici della griglia e dei fendinebbia si arricchiscono oggi di una finitura lucida e cambia anche la verniciatura di alcuni dettagli della griglia e della presa d’aria sul parafango per armonizzare fra loro i diversi elementi.

Interni: grande praticità ricercata tra comfort e tradizione

Land Rover Freelander 2013 test

La prima cosa che si nota entrando nel moderno abitacolo della Freelander 2 è la nuovissima consolle centrale. Il selettore del Terrain Response della precedente generazione è stato sostituito da alcuni interruttori, mentre sotto la saracinesca scorrevole si cela un utile spazio portaoggetti aggiuntivo. Inoltre l’odierna gamma Freelander vanta un nuovo pannello strumenti, con un nitido schermo TFT da 5 pollici, inserito fra i quadranti principali, che riporta le informazioni più importanti relative al veicolo, quali la temperatura, il livello del carburante, il rapporto inserito del cambio e la modalità del Terrain Response; a fare da complemento, gli interruttori sul volante comandano la comparsa di menù a tendina ed i dettagli sulle regolazioni del veicolo.

Il freno di stazionamento elettrico modula la forza frenante secondo la pendenza sulla quale il veicolo è parcheggiato, sfruttando al meglio il sistema frenante per mettere in sicurezza la vettura. Questo sistema varia il proprio comportamento anche in base alla temperatura dei freni: se questi sono caldi, viene eseguito dal sistema elettronico un chek periodico durante la fase di stazionamento, per assicurarsi che la loro tenuta non diminuisca con il raffreddamento dei componenti. Come ulteriore caratteristica di sicurezza, il freno può essere disinnestato solo se il sedile di guida è occupato.

Per partire, con il nuovo sistema di avviamento Passive Start è sufficiente che la chiave sia all’interno della Freelander per poter avviare il motore al tocco di un pulsante. Un’altra novità della Freelander 2 è il climatizzatore a programmazione settimanale selezionabile dal touch screen, che permette di scaldare il motore prima di entrare nel veicolo quando si ha questa necessità. Su questo modello è montata anche una telecamera posteriore, le cui immagini sono inviate allo schermo lcd presente sulla plancia: una grafica dinamica indica l’ingombro del veicolo e la traiettoria prevista in retromarcia, aiutando il guidatore nelle manovre. Il sistema comprende anche l’assistenza all’aggancio del rimorchio Hitch Assist, la cui grafica mostra la posizione del gancio di traino.

Il sistema di comandi vocali Say What You See suggerisce visivamente al guidatore le parole da pronunciare per il controllo delle funzioni dell’impianto audio, del navigatore satellitare, del climatizzatore e del telefono, con indicazioni che appaiono sullo schermo in modo semplice e progressivo. Il sistema di navigazione vanta un disco rigido più veloce rispetto al passato e moltissime funzionalità aggiuntive, come la pianificazione della rotta, lo zoom dinamico, la visualizzazione delle corsie, i punti d’interesse ed il TMC. E’ inoltre possibile memorizzare e gestire per nome waypoint, posizioni e punti d’interesse.

Sul fronte HiFi è da segnalare che per la prima volta, sulla Land Rover Freelander, il prestigioso sistema audio Meridian è disponibile con potenze di 380 o 825 Watt. Il sound dell’impianto Meridian, regolabile tramite il touch screen a colori da 7 pollici della plancia, viene diffuso da 11 altoparlanti nell’impianto da 380 Watt e da 17 altoparlanti surround con tecnologia Trifield nel sistema da 825 Watt, per un effetto acustico degno di una sala da concerto. Entrambi i sistemi sono completi di subwoofer per riprodurre le frequenze più basse, e del ricevitore Audyssey MultEQ. E’ inoltre disponibile, per i modelli entry level, un’unità da 80 Watt con 8 altoparlanti e display da 5” a colori. L’impianto audio, dotato di sintonizzatore AM/FM e DAB, supporta CD, DVD, Virtual CD, iPod e dispositivi USB. Sono presenti anche una presa ausiliaria per jack da 3,5 mm per riproduttori esterni e lo streaming audio Bluetooth per qualsiasi dispositivo che lo supporti, incluse le cuffie. Il Virtual CD include un disco rigido che può memorizzare l’equivalente di dieci CD, identificabili tramite il database Gracenote.

Tecnica: benzina e diesel, entrambi all’avanguardia

Land Rover Freelander 2013 test

Le novità motoristiche della Land Rover Freelander 2 trovano realizzazione nell’impiego del quattro cilindri benzina Si4 turbocompresso. Si tratta essenzialmente del medesimo motore Si4 GTDi che equipaggia la Range Rover Evoque, caratterizzato dal peso contenuto e dalla potenza superiore a quella dello Si6, nonostante i consumi ridotti ed emissioni di CO2 inferiori del 14%, con un valore di 224 g/km. Il propulsore Si4 eroga 240 cavalli e 340 Nm, superiore del 7% a quella dello Si6, con una migliore distribuzione della coppia stessa per una guida rilassata ed una potente risposta ai bassi regimi. Interamente in alluminio, è 40 kg più leggero del suo predecessore a sei cilindri e rientra nella classe di inquinamento Euro 5.

Il motore Si4 GTDi è stato introdotto, come precedentemente detto, per la prima volta con la Range Rover Evoque ed è ricco di avanzate caratteristiche tecniche, incluso un sistema d’iniezione diretta ad alta pressione e valvole di aspirazione e scarico a fasatura variabile. Un turbocompressore ad alta efficienza garantisce una risposta istantanea e un condotto di scarico di acciaio stampato consente di raggiungere rapidamente la temperatura operativa del convertitore catalitico e ridurre le emissioni. Fasce elastiche e punterie sono trattate con un rivestimento a ridotto coefficiente di attrito; i consumi diminuiscono da 10,7 a 9,6 l/100 km. Due contralberi assicurano una risposta dolce e progressiva, pari a quella di un motore a sei cilindri.

Meccanicamente il motore Si4 GRDi è praticamente identico alla versione montata sulla Range Rover Evoque. Per equipaggiare la Land Rover Freelander 2 sono stati necessari solo minimi cambiamenti ai punti di attacco ed allo scarico, ridisegnato per accordarne la rumorosità all’interno della diversa scocca della Freelander. Anche il sistema di gestione del motore è stato leggermente modificato a causa dell’ingombro e dell’aerodinamica della Freelander, mentre potenza e coppia rimangono identiche a quelle dell’Evoque.

Al GTDi è accoppiata la trasmissione automatica a sei rapporti Aisin AWF21, rapida, raffinata ed efficiente, e la trazione integrale permanente con differenziale Haldex all’assale posteriore. La trasmissione è stata ridisegnata nel 2011, con un controllo avanzato della posizione Neutral, per ridurre il carico sul motore a veicolo fermo. L’efficienza è stata ulteriormente migliorata ridisegnando le frizioni e con l’impiego di olio a bassa viscosità; la trasmissione è adattiva sia in modalità normale sia in quella Sport. L’ottimo Command Shift di Land Rover permette la rapida selezione manuale dei rapporti, mentre il Terrain Response garantisce trazione e maneggevolezza in qualsiasi condizione di marcia.

Due chiacchiere sul prodotto

Land Rover Freelander 2013 test

“Il passaggio da un motore sei cilindri al nuovo quattro cilindri a benzina efficiente e potente, permette di unire prestazioni, tecnologia e minori costi di gestione. A questo si aggiunge una significativa riduzione del peso, a tutto vantaggio della dinamica di guida, mentre le nuove unità sono ora più regolari e parche nei consumi” racconta John Edwards, Global Brand Director di Land Rover.

Sul fronte dei propulsioni diesel sul Freelander si potrà scegliere ora fra due motori diesel, il TD4 2.2 litri da 150 CV e lo SD4 da 190 CV, entrambi con trazione integrale. Per chi utilizza l’auto quasi solo su asfalto arriva la nuova versione 2WD con motore eD4 2.2 litri da 150 CV. Equipaggiato con una trasmissione manuale a sei rapporti e Stop/Start, l’eD4 fa registrare consumi di 6 l/100 km ed emissioni pari a 158 g/km.

I diesel sono stati perfezionati con un nuovo turbocompressore caratterizzato da una risposta migliorata, e con una coppia massima di 420 Nm, un incremento del 5%. Sono stati inoltre dotati di filtro DPF di serie (con l’80% di riduzione dei particolati). Contemporaneamente le emissioni NOx sono state ridotte del 28%, e i tempi di risposta del sistema Stop/Start migliorati del 22%. Altri miglioramenti hanno riguardato l’efficienza, come una diversa taratura delle trasmissioni automatiche, olii a bassa viscosità e riprogettazione dei cuscinetti, mentre il livello di rumorosità è sceso di 2 dB.

Tutte le Freelander sono poi dotate dell’Intelligent Power System Management (IPSM) Land Rover, che comprende la ricarica rigenerativa intelligente della batteria; il sistema assicura che, ove possibile, l’alternatore carichi la batteria solo quando il veicolo è in decelerazione, recuperando così energia cinetica senza consumare carburante.

Trazione a 2 o 4 ruote motrici

Land Rover Freelander 2013 test

Con la nuova Land Rover Freelander 2 eD4 il Marchio inglese entra nel vasto mercato dei SUV 4×2. La cui quota percentuale in Europa rappresenta il 23% del segmento totale. L’opzione 4×2 migliora ovviamente l’efficienza del veicoli nell’uso su strada. Insomma un’alternativa intelligente per chi non avverte la necessità di un classico 4×4, se si pensa che oltre il 90% dei Suv 4×4 venduti in Italia viene utilizzato esclusivamente su asfalto, la scelta appare quanto mai logica.

Inoltre non sottovalutiamo che il mercato europeo dei SUV 4×2 non è mai stato così sostenuto, con il 23% del totale segmento. Pertanto oggi il Freelander prevede questa opzione aggiuntiva, a beneficio dei consumi e delle emissioni inquinanti che sulla versione 2WD scendono fino a 158 g/km per il CO², diventando anche il valore più basso di tutta la gamma Land Rover.

Il gruppo motore-trasmissione della eD4 è basato su quello della versione 4×4, ma il nuovo turbodiesel Euro 5 da 2.2 litri e 150 CV, disponibile sulla eD4, invia la trazione alle sole ruote anteriori, tramite l’attuale trasmissione manuale a sei rapporti. Non c’è più quindi necessità della presa di forza normalmente presente sulla destra del cambio, dell’albero di trasmissione, del differenziale posteriore, e dell’Haldex.

Tutto ciò ha inoltre contribuito a ridurre di ben 75 kg il peso della eD4. A causa delle modifiche meccaniche anche il software è stato cambiato, in particolare quello dei sistemi SCS (controllo dello slittamento) e RSC (controllo della stabilità in rollio) che sono stati ritarati per la nuova configurazione e per il nuovo peso del veicolo.

Con il motore da 150 CV, il Sistema Stop/Start e il minor peso, migliorano inevitabilmente anche i consumi (fino al record dichiarato di 6.0 l/100 km) nel ciclo combinato, così come i valori di CO² di soli 158 g/km, pari ad una diminuzione dell’11.7% rispetto al precedente TD4_e. Le prestazioni rimangono invece invariate rispetto al modello precedente. La coppia massima raggiunge ora i 420 Nm e la velocità massima tocca i 180 km/h, mentre il dato di accelerazione da 0 a 10 km/h è di 11,7 secondi.

I modelli 4WD (TD4, SD4 e Si4) sono tutti equipaggiati con lo stesso sistema di trazione integrale permanente, leader della categoria, che risponde in 150 millisecondi a qualsiasi variazione di aderenza ridistribuendo la coppia fra i due assali. Il Terrain Response ottimizza tutti i sistemi elettronici del veicolo secondo le condizioni del terreno, e conta quattro modalità: guida generica, erba-ghiaia-neve, solchi-fango e sabbia. Il Gradient Release Control rende progressiva e tiene sotto controllo la partenza anche sulle salite e le discese più impegnative.

Il telaio utilizza una scocca molto rigidità, a cui viene aggiunta una piastra strutturale nel sottoscocca anteriore che ottimizza la precisione dello sterzo, mentre i quattro punti di attacco rendono più stabile il motore sui suoi supporti al telaio.

La completa gamma di sistemi di stabilità comprende ABS, Controllo elettronico della trazione (ETC), Ripartitore elettronico di frenata (EBD), Controllo della frenata in curva (CBC), Assistenza alla frenata di emergenza (EBA), Controllo dinamico della stabilità (DSC), Controllo della Stabilità in rullio (RSC) ed il Controllo della Coppia motrice in partenza.

La Guida: solita efficacia in fuoristrada e tanto spazio dentro

Land Rover Freelander 2013 test

Anche noi, come voi, abbiamo accolto con stupore la Freelander 2WD (la prima nella storia del Freelander), e per questo, quasi inconsciamente siamo stati spinti ad iniziare il test con la 4wd, ma poi la curiosità era troppa e così siamo “tornati indietro” per testare la versione a trazione anteriore! Il test organizzato direttamente da Land Rover prevedeva un percorso misto nei dintorni del lago di Bracciano con un tratto di fuoristrada leggero intorno alla necropoli etrusca di Cerveteri. Un programma niente male per saggiare le doti della nostra 2WD. Il motore è il 2.2 turbodiesel siglato eD4 da 150 cv con una coppia massima di ben 420 Nm accoppiato al cambio manuale a sei rapporti e al sistema start e stop. Per far fronte alla nuova dinamica della versione a trazione anteriore, l’elettronica di gestione della stabilità è stata modificata sia nella taratura del sistema che controlla il rollio (con una soglia più elevata), sia quella che controlla la trazione SCS, in qualche modo “anticipata”. I 75 kg in meno infatti si sentono tutti e permettono una guida su strada più sciolta, dinamica e meno impacciata anche quando la strada diviene sempre più tortuosa.

Lo schema delle sospensioni, con McPherson all’anteriore e un Multilink al posteriore, rende la Freelander piacevole e pronta agli input del pilota; in un baleno si riscopre il piacere della guida in souplesse. Anche lo sterzo, abbastanza diretto e consistente, contribuisce al feeling e filtra senza problemi le reazioni del fondo e i trasferimenti dei 43 kgm di coppia alle due sole ruote anteriori. Lasciato l’asfalto, inizia il divertimento. Sia ben chiaro, la 2wd non fa magie e non è in grado di tirarvi fuori dalle fangaie più estreme né di affrontare salite con pendenze appunto “da 4×4”, ma grazie ai sistemi di controllo elettronici ed alla bontà del telaio può comunque stupirvi e passare dove tanti altri suv non si sognano neanche! Ed è questo, quello che più o meno abbiamo scoperto nel nostro giro in off road. Un percorso di fuoristrada leggero con fangaie “soft”, pietre, pozze, buche e uno splendido guado! In questo contesto, la 2WD ha dimostrato tutta la sua anima da vera fuoristradista.

Con la 4×4 condivide praticamente tutto, tranne appunto la trazione integrale. Condivide anche i pneumatici M+S, mud&snow, utilissimi quando il fondo è scivoloso come nel nostro caso. E proprio grazie all’aderenza dei pneumatici ed all’ottimo telaio che si riesce a sopperire, nei casi critici, alla mancanza di trazione, sfruttando il cosiddetto “abbrivio”. Insomma, non è la Freelander adatta per le uscite “extreme”, ma è invece pensata per un’utenza che sfrutta la propria Sport Utility in maniera più civile; una fetta di clientela che, dati alla mano, rappresenta più del 23% degli acquirenti tipici dei SUV. E poi con la 2WD si riesce tranquillamente a stare dentro ai 6 l/100 km dichiarati dalla casa, che al giorno d’oggi non è cosa da poco per un Suv di questa dimensione. Una scelta che condividiamo anche perché è giusto esserci anche in questo settore. Noi, per la trazione, siamo più “tradizionalisti”, ma come si dice, “a ognuno la sua”!

Land Rover Freelander 2013 test

Scheda Tecnica

Land Rover Freelander 2013 test

TD4 150 CV
4×4 manuale TD4 150 CV 4×4 auto SD4 190 CV
4×4 auto eD4 150 CV
4×2 man Si 4benzina 4×4 auto
Alt. – mm 1.740 1.740 1.740 1.740 1.740
Largh. – mm 2.195 2.195 2.195 2.195 2.195
Lungh. – mm 4.500 4.500 4.500 4.500 4.500
Passo – mm 2.660 2.660 2.660 2.660 2.660
Diam. volta – m. 11,3 11,3 11,3 11,3 11,3
Peso min. da 1.785 1.805 1.805 1.710 1.775
Sospensioni Anteriori Indipendenti MacPherson con barra antirollio Indipendenti, MacPherson con barra antirollio Indipendenti, MacPherson con barra antirollio Indipendenti, MacPherson con barra antirollio Indipendenti, MacPherson con barra antirollio
Sospensioni Posteriori Indipendenti, Multilink e barra antirollio Indipendenti, Multilink e barra antirollio Indipendenti, Multilink e barra antirollio Indipendenti, Multilink e barra antirollio Indipendenti, Multilink e barra antirollio
Freni Dischi ant. ventilati 300 mm,
Post.: dischi pieni 302 mm Dischi Ant.
Ventilati 300 mm,
Post.: dischi pieni 302 mm Dischi Ant.
Ventilati 300 mm,
Post.: dischi pieni 302 mm Dischi Ant.
Ventilati 300 mm,
Post.: dischi pieni 302 mm Dischi Ant. Ventilati 316 mm,
Post,: dischi pieni 302 mm
Sterzo Servo idraulico pignone e corona Servo idraulico pignone e corona Servo idraulico pignone e corona Servo idraulico pignone e corona Servo idraulico pignone e corona
Sistema 4×4 Integrale permanente differenziale posteriore Haldex.
Integrale permanente differenziale posteriore Haldex. Integrale permanente differenziale posteriore Haldex. Trazione anteriore Integrale permanente differenziale
posteriore Haldex.

Motore Trasversale, turbodiesel
4 cil. in linea, 16 valvole, iniezione common rail Trasversale turbodiesel
4 cil.in linea, 16 valvole, iniezione common rail Trasversale, turbodiesel 4 cil. in linea, 16 valvole, iniezione common rail Trasversale, turbodiesel 4 cil. in linea, 16 valvole, iniezione common rail Trasversale, 4 cil. in linea, 16 valvole, iniezione multipoint
Cilindrata cc 2.179cc 2.179cc 2.179 cc 2.179cc 1.999 cc
Alesaggio/
Corsa – mm 85×96 85×96 85×96 85×96 87.5×83
Rapporto compressione 15,8:1 15,8:1 15,8:1 15,8:1 10:1
Pot. Max CV (kW) 150 (110) 150 (110) 190 (140) 150 (110) 240 (177)
Coppia Max Nm 420 420 420 420 340
Emissioni Euro5
CO2 g/km 165 185 185 158 224
Trasmissione M66 EH50
6 rapporti manuale Aisin SWF21
6 rapporti auto Aisin SWF21
6 rapporti auto M66 EH50
6 rapporti manuale Aisin SWF21
6 rapporti auto
Capacità serbatoio litri 68 68 68 68 70
Autonomia
Km. 1.095 970 970 1.130 574
Accel. 0-100 -sec 11,7 11,2 9,5 11.7 8,8
Velocità max km/h 181 181 190 181 200

Foto e video: Mauro Crinella

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