Motor Show 2007: la New Small Family di Volkswagen
Oggi apre i battenti alla stampa la trentaduesima edizione del Motor Show di Bologna, e come di consueto iniziano a comparire le cartelle stampa dei modelli nuovi (a questo link trovate tutte le novità attese alla manifestazione) portati alla rassegna dai costruttori. Volkswagen, tra l’altro, presenta la sua New Small Family.Tre sono i modelli di
Oggi apre i battenti alla stampa la trentaduesima edizione del Motor Show di Bologna, e come di consueto iniziano a comparire le cartelle stampa dei modelli nuovi (a questo link trovate tutte le novità attese alla manifestazione) portati alla rassegna dai costruttori. Volkswagen, tra l’altro, presenta la sua New Small Family.
Tre sono i modelli di cui è composta: la up! presentata a Francoforte in settembre, la space up! vista a Tokyo, e la space up! blue che ha debuttato a Los Angeles.
La New Small Family delinea i tratti della mobilità del futuro: pesi contenuti, dimensioni ridotte, grande abitabilità e versatilità degli interni, bassi costi d’esercizio e attenzione alle tematiche ecologiche.
Adesso a Bologna, le tre concept si trovano per la prima volta l’una al fianco dell’altra e possono essere ammirate insieme.
Qui di seguito trovate il comunicato stampa integrale di Volkswagen Italia ed una ricca galleria della New Small Family.
Motor Show di Bologna 2007
Dicembre 2007
La New Small Family
La New Small Family In breve
Ambasciatrici di una nuova generazione di Volkswagen
up!: la city car a due porte offre più spazio e più divertimento per quattro persone
space up!: van compatto a quattro porte con massima variabilità e dettagli
intelligenti
space up! blue: emissioni zero grazie alla batteria agli ioni di litio e alle celle a
combustibile
In sole 14 settimane, tre diverse versioni dello studio up! sono state presentate in Europa, Asia e America. Sono ambasciatrici di una nuova serie della Volkswagen: la New Small Family. Questa denominazione comprende le concept car up!, space up! e space up! blue. Auto che susciteranno molto interesse, indicando a tutti la strada verso il futuro. Più economiche che mai, più pulite che mai, più spaziose che mai e più intelligenti che mai, sono le city car del futuro.
Per la prima volta in assoluto, i tre studi vengono ora presentati insieme: in Italia, al Motor Show di Bologna (dal 7 al 16 dicembre). “Per me e il mio team è stato un sogno”, dichiara Walter de’ Silva, Responsabile del Design del Gruppo Volkswagen, “sviluppare queste concept. Perché queste auto rappresentano una rottura con il passato e l’inizio di una nuova era. Chi osserva la New Small Family nota immediatamente come queste Volkswagen risultino simpatiche e intelligenti. Sono auto che creano divertimento.
Non c’è bisogno di spiegare nulla, tutto parla da sé. E in seguito saranno automobili molto convenienti, anche se, aspetto decisivo, non avranno un look economico. Questo è uno dei segreti del successo mondiale della Volkswagen”.
Prima del loro debutto congiunto a Bologna, la Volkswagen aveva spedito le componenti della New Small Family in giro per il mondo. Il punto di partenza è stato il Salone di Francoforte, con la due porte up!, seguito da quello di Tokyo, dove ha debuttato il van compatto space up! e concluso dal Motor Show di Los Angeles con il van a zero emissioni space up! blue. In tutto il mondo la risposta è stata estremamente positiva.
E lo è stata forse anche “perché la New Small Family rappresenta un impegno per la protezione dell’ambiente”, secondo quanto dichiarato dal Dr. Ulrich Hackenberg, Presidente dello Sviluppo della Volkswagen. Infatti, i loro cuori saranno costituiti da motori estremamente puliti siano essi a benzina, Diesel o elettrici. Oltre a ciò la New Small Family, pur avendo misure contenute, offre più spazio di ogni altro concorrente.
Retrospettiva: il giro del mondo ha avuto inizio il 10 settembre con la presentazione della up! in occasione del Salone IAA di Francoforte. Chi ha creduto che l’argomento up! fosse concluso, ha dovuto ricredersi. Solo sei settimane dopo la up! due porte, è stato presentato al Motor Show di Tokyo il secondo membro della New Small Family: il van compatto space up!. “La prima mondiale della up! al Salone di Francoforte è stata un test su come sarebbe stato accolto il concetto della nostra New Small Family in Europa.
E tale test ha dato risultati più che positivi”, dichiara il Dr. Ulrich Hackenberg. E prosegue: “La space up! è stata il secondo
membro di questa nuova famiglia, giunto pochissimo tempo dopo, ma per noi progettisti quasi contemporaneamente. A
Tokyo il piccolo van ha dimostrato in modo inequivocabile che con un packaging intelligente siamo riusciti a sfruttare in
modo coerente ogni millimetro di spazio e contemporaneamente realizzare un design emozionale”.
Infatti, up! e space up! sono entrambi dei piccoli miracoli di spazio. Esempio space up!: con soli 3,68 metri di lunghezza
e 1,63 metri di larghezza, offre lo stesso spazio di una vettura decisamente più grande. Breve paragone: la space up!
è esattamente 23 centimetri più lunga della up! presentata al Salone IAA.
Anche il passo è proporzionatamente maggiore (2,56 metri). All’interno, entrambe sorprendono con grandi vani per i bagagli, quattro sedili studiati in modo multivariabile e un concetto di plancia dichiaratamente innovativo, in cui numerose funzioni sono comandate tramite touchscreen con grafica 3D e sensori di prossimità. La plancia costituisce un filo conduttore che lega i singoli modelli della famiglia up!. E giunge fino alla concept presentata a Los Angeles solo tre settimane e mezzo dopo la space up!, con il nome di space up! blue.
Il 14 novembre la space up! blue, la terza concept della New Small Family è stata accolta in California come una
rivoluzione nella trazione. L’auto, che stilisticamente rappresenta un omaggio al leggendario pulmino Volkswagen Samba, ha colpito al cuore gli automobilisti americani, in particolare in California.
E non c’è di che meravigliarsi: la space up! blue è un van compatto a emissioni zero nello stile del Samba. E come lui, anche la space up! blue presenta simpatici finestrini sul tetto e portiere ad “armadio” apribili completamente.
A bordo è dotata di celle a combustibile ad alta temperatura e di un gruppo di dodici batterie agli ioni di litio. Se il motore elettrico della space up! blue è azionato solo a batteria, sono possibili autonomie di 100 chilometri, sufficienti a dominare senza problemi tutte le distanze cittadine. In uno scenario futuro, questa quattro posti della Volkswagen sarà il mezzo ideale per tutti coloro che desiderano andare al lavoro, a fare sport, a scuola o all’università, oppure semplicemente a fare shopping, senza alcuna emissione.
È poi possibile fare il pieno di energia collegandosi alla presa elettrica oppure tramite le celle a combustibile ad alta temperatura della Volkswagen. In quest’ultimo caso l’autonomia aumenta di altri 250 chilometri. In questo modo è possibile percorrere ben 350 chilometri senza emissioni con un solo pieno di energia. Indipendentemente da ciò, questo microvan sfrutta un’ulteriore fonte di energia: il sole.
E lo fa con un grande pannello solare sul tetto, che fornisce fino a 150 Watt, anch’essi destinati ad alimentare la batteria. Una musica per il futuro. Ma lo sviluppo della New Small Family ha avuto inizio molto tempo fa. Passo dopo passo, tutte le tecnologie più nuove sono state integrate in questa nuova serie. Finché un giorno non è stato possibile inserire le celle a combustibile, le batterie agli ioni di litio e un pannello solare.
La New Small Family up!
La Volkswagen reinventa la Volkswagen
La concept up! ripresenta il motore posteriore
Multiversatile: una city car più spaziosa, più versatile e più divertente
Certe automobili lasciano il segno. Sono icone della loro specie, capolavori dell’artigianato tecnico, opere d’arte. Stabiliscono riferimenti assoluti, rendono tangibile il progresso e talvolta non fanno altro che rendere migliore, più vivibile e più gradevole la vita quotidiana. Molte di queste automobili portano l’emblema Volkswagen. Maggiolino, New Beetle, T1, Bulli, Samba Bus,
California, Golf GTI. Ora la Volkswagen presenta una concept car, che ha la stoffa per creare interesse in più di una generazione.
È una Volkswagen “piccola”, dai lineamenti puri e accattivanti, rispettosa dell’ambiente. Il concetto globale è caratterizzato da una funzionalità innovativa, chiara, che si spiega da sola. Il nome di questa concept car è up!. Un nome positivo, sinonimo di nuovo orientamento, attività, dinamismo e futuro.
Concetto
La up! è una vettura da città, un’automobile per quattro persone di ogni Paese del mondo, per andare al lavoro, all’università, in
spiaggia e per fare una gita fuori città. Una piccola che sa essere grande, offrendo più spazio di qualsiasi altra automobile di
dimensioni simili (lunghezza 3,45 m, larghezza 1,63 m). Quanto allamotorizzazione, sono ipotizzabili tutte le tecnologie logiche e
possibili. E ciò cambia tutto: spazio, percezione e design.
Puntualizza Walter de’ Silva, Responsabile del Design del Gruppo Volkswagen: “La up! è un’automobile il cui linguaggio formale non si esaurirà in breve tempo. Spicca per la sua sobrietà stilistica, realizzata al tempo stesso con grande cura. Questa automobile è una chiara testimonianza dell’indirizzo stilistico che la Volkswagen seguirà in futuro.” Il team di designer e ingegneri che ha realizzatola concept up! come prima testimonianza di una intera gamma di modelli, lascia prevedere che ne seguiranno diverse altre.
Il layout tecnico della up! è stato formulato sotto la guida di Ralf-Gerhard Willner, Responsabile dello Sviluppo Concept. Prima che il progetto fosse avviato, Willner e Walter de’ Silva avevano formulato un nuovo rapporto interattivo per i contenuti formali e funzionali dei modelli Volkswagen. Willner e de’ Silva affermano: “L’armonia assoluta di basi tecniche e design emozionale è conseguibile solo attraverso la forte competizione tra ingegneri e designer. Solo così
nascono delle icone.”
Proprio per questo la up! non è una normale superutilitaria dotata di un bel vestito, ma è un insieme innovativo e realizzato con inventiva. La sua forma è essenziale. Ed è così che deve presentarsi, senza compromessi. Non c’è nulla di superfluo. La
sua funzione, e quindi il suo design, parlano da sé. Al tempo stesso ogni linea è stata rifinita con la massima coerenza, fino a ottenere un’automobile dall’aspetto originale e accattivante, come tradizione Volkswagen esige.
Design esterno
La collocazione posteriore del motore ha determinato in misura importante il design esterno della up!. La vettura, infatti, analogamente al Maggiolino, non ha la classica calandra del radiatore, fatto che già di per sé determina una marcata originalità
estetica. Le caratteristiche emblematiche del design esterno sono i proiettori a sagoma convergente verso il centro del frontale e
separati dalla presa d’aria a sviluppo orizzontale, lo stemma VW (uno dei pochi dettagli cromati), il cofano del bagagliaio che si
protrae ampiamente in avanti nonché i paraurti a superficie liscia e rifiniti con una striscia nera che determina il tipico “volto
sorridente” della Volkswagen.
Molte zone presentano un connubio di contenuti tecnologici e stilistici, dando vita a un’architettura che al tempo stesso appare
incisiva e molto orientata all’efficacia funzionale. Lo dimostra in modo esemplare il posteriore della up!: il portellone è realizzato in materiale trasparente e copre anche la fanaleria che è disposta in posizione alta. Anche per lo stemma Volkswagen del portellone è stata usata una nuova soluzione tecnico-stilistica: si trova sotto vetro e s’illumina quando si accendono le luci del veicolo.
Il look compatto e grintoso della concept up! è sottolineato dalla carreggiata molto larga in rapporto alla larghezza della vettura. Le ruote sono a filo con il bordo esterno dei passaruota e i fascioni sottoporta evidenziano una linea sportiveggiante. L’estetica radiale dei cerchi in lega e le superfici protratte fino al bordo del cerchio fanno apparire le ruote da 18 pollici più grandi di quanto non siano realmente.
Inoltre le ruote sono ubicate molto vicino ai paraurti, riducendo al minimo le porzioni a sbalzo della vettura. L’insieme dà origine a una inconfondibile silhouette laterale, completata dal lungo tetto arcuato nonché da superfici nitide e generose. Gli stilemi che caratterizzano il profilo laterale della vettura sono il taglio generoso delle porte nonché le superfici dei vetri laterali, che all’altezza dei passaruota posteriori acquistano un pronunciato andamento ascendente e contribuiscono a determinare il design molto originale dei montanti posteriori.
Design interno
La disposizione posteriore del motore ha permesso di configurare l’interno con un’architettura totalmente nuova. In relazione agli
ingombri esterni, lo spazio disponibile all’interno va oltre le attese. E notevole è anche per la variabilità: tutti i sedili, ad esclusione di quello del conducente, possono essere ripiegati e smontati facilmente.
Essendo realizzati con una struttura a guscio molto leggera, possono essere stivati velocemente in uno dei bagagliai (oltre a quello
anteriore, infatti ce n’è uno anche dietro). In questo modo è possibile sfruttare l’intera lunghezza dell’abitacolo per trasportare oggetti ingombranti.
L’elevato livello di comfort dei sedili, una consuetudine per la Volkswagen, è stato ottenuto nella up! grazie a una configurazione
ergonomica, nonché usando una soluzione tanto semplice quanto efficace: analogamente a un materassino autogonfiabile, i sedili sono muniti di una valvola attraverso cui possono incamerare aria e quindi gonfiarsi. In questo modo si adatteranno all’anatomia del passeggero.
Sistema di comando intuitivo
Con la concept up! la Volkswagen presenta inoltre diverse soluzioni innovative per i dispositivi di visualizzazione e comando di
un’automobile. A questo riguardo sottolinea Klaus Bischoff, Capo del Design della marca Volkswagen: “La up! è così affascinante
anche perché è stata studiata a fondo in ogni più piccolo dettaglio. All’interno, per esempio, abbiamo la tecnologia touchscreen con
sensori di prossimità per gestire il navigatore, la radio, il computer di bordo e il climatizzatore. Il suo impiego è perfettamente intuitivo, permettendo di gestire in modo facilissimo anche le funzioni più
complesse.”
La up! possiede due display principali. Nella plancia troviamo un monitor da 8 pollici che visualizza al guidatore le informazioni più importanti quali la velocità, il livello del carburante nel serbatoio e l’autonomia, nonché il valore momentaneo di emissione di CO2. Il secondo, inserito al centro del cruscotto, e quindi utilizzabile comodamente sia dal guidatore che dal passeggero anteriore, è da 7 pollici e permette di gestire una miriade di funzioni tramite touchscreen. E’ inoltre capace di reagire anche ai gesti, cioè a
determinati movimenti della mano.
Il sistema dei menu è stato configurato in modo dedicato, per consentire di usare il sistema anche senza avere una laurea in
informatica. I progettisti hanno separato volutamente i livelli “Visualizzazione” e “Comando”. La barra di comando sempre visualizzata sullo schermo comprende le funzioni standard, come la regolazione del climatizzatore o del volume audio.
Altre funzioni principali del sistema (per esempio navigazione, telefono, radio, immagini statiche e video) sono invece contenute in una specie di carosello virtuale, che comprende le icone delle varie funzionalità del sistema (telefono, navigazione, ecc.). Selezionando questo menu, si potrà farlo ruotare tramite la funzionalità touchscreen.
Il sistema di gestione è tanto spettacolare quanto autoesplicativo. Infatti, quando nel “menu rotante” appare la funzione richiesta, per esempio l’icona del telefono, i sensori di prossimità del sistema richiederanno solo di muovere la mano verso il display per entrare nella rubrica.
Oltre a divertire, questo nuovo modo di usare i comandi è molto affidabile e facilmente comprensibile, e quindi tipicamente made by Volkswagen.
La New Small Family space up!
space up! – il van compatto del prossimo decennio
La concept della Volkswagen è veramente un miracolo dello spazio, con i suoi
1.000 litri di vano bagagliaio
Van compatto space up! con motore posteriore ed elevata variabilità
Solo sei settimane dopo la prima mondiale della city car due porte up! al Salone di Francoforte, il maggior costruttore europeo di
automobili ha presentato il secondo membro della New Small Family in occasione del Motor Show di Tokyo: la concept space up!.
Il Dr. Ulrich Hackenberg, Presidente dello Sviluppo Tecnico ha commentato: “Questo piccolo van dimostra in modo inequivocabile che siamo riusciti a sfruttare in modo coerente ogni millimetro di spazio e contemporaneamente realizzare un design emozionale”.
Walter de’ Silva, Responsabile del Design del Gruppo Volkswagen, sottolinea la valutazione del Presidente dello Sviluppo: “Nella space up! si vede come si riesca ad offrire il massimo spazio sulla minor superficie in pianta. La nostra New Small Family riporta il sorriso sulla strada. La up! già presentata e la space up! presentata a Tokyo riuniscono l’aspetto dichiaratamente simpatico della famiglia.
Contemporaneamente è chiaro fin dal primo sguardo che, nonostante l’emozionalità che vi abbiamo messo, abbiamo rinunciato a
frivolezze superflue. Da qui è nato un design lineare e originale”.
Concetto
La space up! è un piccolo miracolo dello spazio. Con soli 3,68 metri di lunghezza e 1,63 metri di larghezza, offre la disponibilità di
centimetri di una vettura decisamente più grande. L’intelligentissimo sfruttamento dei volumi è dovuto in buona parte alla disposizione del motore: i motori benzina, Diesel ed elettrici, tutti ecologici, saranno sempre posteriori, come accadeva una volta sul Maggiolino e sul Bulli.
Per fare un breve confronto, possiamo dire che la space up! è esattamente 23 centimetri più lunga della up! presentata all’IAA di Francoforte; di conseguenza, è maggiore anche il passo (2,56 metri). In altezza, con i suoi 1,54 metri, questo van ha quattro centimetri in più. A differenza della up! (che ha tre porte) la space up! ha cinque porte. Anzi, sono addirittura sei.
Questa concept car, infatti, non è dotata di un classico portellone posteriore, bensì di una porta posteriore divisa in due, che “racchiude” dai 220 ai 1.005 litri di vano bagagli, quattro posti a sedere dalla massima versatilità e una plancia estremamente innovativa, che consente di attivare numerose funzioni mediante un touchscreen con grafica tridimensionale e sensori di prossimità.
Design esterno
Con la space up! la Volkswagen presenta la seconda variante del modello appartenente alla New Small Family. La concept up!
presentata in Germania e la concept space up! presentata in Giappone sono unite da una filosofia comune in termini di design,
caratterizzata da forme semplici e lineari. I progettisti hanno volutamente rinunciato a qualsiasi elemento superfluo. Come già per la up!, anche la space up! è caratterizzata da un’armonia completamente nuova tra il layout tecnico da un lato e il design
emozionale dall’altro.
Caratteristiche tipiche della New Small Family sono, nella parte anteriore della carrozzeria, i fari inclinati verso l’interno, le prese
d’aria orizzontali integrate tra i fari stessi (apertura ridotta per un’aerodinamica migliore), il logo VW sul cofano del vano bagagli
(unico dettaglio degli esterni ad essere cromato) e il paraurti dalla superficie liscia. Un ulteriore aspetto importante nel design dei
proiettori della space up! è il fatto che arrivano fino ai parafanghi, integrandosi negli stessi e influenzando così la fiancata della vettura.
Come il Bulli di un tempo, lateralmente la concept presenta un’ampia superficie vetrata e un montante posteriore vigoroso e
dalla forma tipica Volkswagen. Il montante anteriore è stato collocato in posizione molto avanzata. Tra il montante anteriore e
quello posteriore si estendono le due porte ad “armadio” con battuta centrale. Sia le porte anteriori sia quelle posteriori si aprono con le maniglie posizionate all’altezza dei montanti centrali.
Aprendosi in direzioni opposte, come sul leggendario Samba, ed estendendosi sull’intero spazio compreso tra i vani passaruota, quindi per l’intera lunghezza dei brancardi, consentono di accedere comodamente a tutti e quattro i posti a sedere. Elementi chiave sono i vani passaruota, al di sotto dei quali si nascondono i grandi cerchi da 18 pollici con pneumatici 165/50.
Ciò che salta all’occhio in questa parte della vettura sono gli sbalzi anteriore e posteriore molto limitati. Quello anteriore, dal mozzo al rivestimento esterno del paraurti, misura solo 53 centimetri, quello posteriore solo 59 centimetri. In questo modo si
sono ottenute proporzioni perfette. Inconfondibili sono anche gli elementi di design della parte posteriore. Per esempio il portellone posteriore, che occupa praticamente l’intera superficie al di sopra del paraurti.
Analogamente alla più piccola up!, il portellone diviso in due parti da 1/3 e 2/3 è realizzato in materiale trasparente. Al di sotto sono integrate le luci posteriori. Aperto completamente, lascia libera una larghezza di carico di 101 centimetri. Il paraurti ha una struttura uguale a quella del paraurti anteriore.
Grazie all’ampia carreggiata, pari a 1,42 metri, la parte più esterna dei cerchi risulta a filo con la carrozzeria. La larghezza della vettura, pari a 1,63 metri, sembra così costituita dagli assi più i pneumatici e i cerchi. Gli unici dettagli che sporgono decisamente oltre la larghezza della vettura sono gli specchietti esterni circolari, uguali a quelli della up!.
Design interno
La space up! è una vettura con quattro posti autentici. Il divanetto posteriore è dotato di un dispositivo che consente di trasformarlo in due seggiolini per bambini. Per passare dalla configurazione per adulti a quella per bambini basta rivoltare le superfici del sedile ed estrarre per ogni lato due supporti per le spalle. E il gioco è fatto.
Tuttavia, nella versione di serie di questa concept, non saranno solo i bambini a sentirsi comodi. Infatti, i cuscini dei quattro sedili – lato guida, lato passeggero e i due posteriori – sono costituiti da una schiuma di tipo airflow che si adatta automaticamente all’anatomia degli occupanti. Inoltre, la posizione dei sedili è piacevolmente rialzata e quindi estremamente confortevole.
Ad eccezione del sedile lato guida, tutti i sedili possono essere ribaltati e rimossi. Con i sedili “semplicemente” ribaltati si crea una
superficie di carico che garantisce un volume fino a 1.005 litri. Con quattro persone a bordo, il volume del vano bagagli fino al bordo del finestrino è pur sempre di 220 litri.
Poiché il motore della space up! si trova nella parte posteriore della vettura, è possibile caricare oggetti dalla lunghezza massima di 2,80 metri sfruttando l’apposita apertura di carico del vano bagagli anteriore. Da ricordare: la space up! è lunga solo 3,68 metri, quindi 15 centimetri più corta della Fox, che attualmente è il modello Volkswagen più compatto.
Sistema di comando intuitivo
L’unità della consolle è stata concepita come modulo adatto a tutti i modelli della New Small Family quindi, con leggere modifiche, è quella della concept car up! presentata a Francoforte.
La New Small Family space up! blue
La concept car della Volkswagen sfrutta l’acqua e il sole
Gruppo energetico costituito da batterie agli ioni di litio, celle a combustibile e da
un pannello solare
La space up! blue è la terza concept car della New Small Family Volkswagen
Con i suoi quattro finestrini sul tetto, la space up! blue ricorda il pulmino Volkswagen Samba degli anni Cinquanta. Tuttavia, con i
suoi 3,68 metri di lunghezza, la concept car di oggi è più corta di quasi sessanta centimetri rispetto al Samba. Il “nuovo” è tutt’altro che una versione retrò del “vecchio”, ma i due van hanno un’affinità spirituale che va oltre i vetri sul tetto.
Dal punto di vista costruttivo, per esempio, hanno in comune le porte con battuta centrale (o ad“armadio”), che si aprono in direzioni opposte, e la disposizione del motore nella parte posteriore del veicolo. Motore elettrico e batteria
Mentre cinquant’anni fa c’era un motore boxer che forniva potenza, in questa concept troviamo un motore elettrico.
Eroga 45 kW / 61 CV, raggiunge i 10.000 giri al minuto e produce una coppia massima di 120 Nm. Questa trazione a emissioni zero riceve energia da un gruppo di dodici batterie agli ioni di litio, con una riserva totale di energia di dodici Kilowatt/ora (kWh).
Motorizzata in questo modo, la space up! blue raggiunge una velocità massima di 120 km/h. Lo sprint da 0 a 100 km/h richiede 13,7 secondi. Alimentata esclusivamente a batteria, la space up! blue ha un’autonomia di 100 chilometri. Per un confronto: con alimentazione esclusivamente elettrica, vale a dire con l’energia immagazzinata nella batteria, un’auto ibrida riesce a coprire in media due chilometri.
Poi deve attivarsi il motore a scoppio. La space up! blue rappresenta pertanto un approccio che supera enormemente la tecnologia ibrida, 16 alimentando le automobili solo a batteria, in particolare nelle aree urbane. E il presupposto per questo tipo di alimentazione è costituito da batterie agli ioni di litio che siano stabili dal punto di vista tecnico e economicamente accessibili, con elevata capacità di carica.
Grazie a loro sarà possibile “elettrificare” gradualmente il traffico, dapprima nelle grandi città, sostituendo i motori a combustione con motori elettrici. L’infrastruttura necessaria per poterlo fare è semplice: prese di corrente! Pian piano i parcheggi pubblici e privati potranno essere dotati di “distributori di corrente”, che consentano
possibilità di carica. E di notte i veicoli come la space up! blue potrebbero trarre vantaggio dai prezzi spesso molto interessanti
dell’energia, per fare il pieno. La realtà è che le distanze medie quotidiane dell’odierno traffico cittadino potrebbero già oggi essere coperte dalla concept car space up! blue con il semplice funzionamento a batteria, senza celle a combustibile.
Celle a combustibile ad alta temperatura
Un viaggio su lunghe distanze completamente privo di emissioni potrebbe invece divenire possibile grazie alle celle a combustibile ad alta temperatura. Questo dispositivo sviluppa una potenza di 12 kW, che alimentano il motore elettrico. Le celle a combustibile impiegano idrogeno (H2) per creare energia elettrica. Due serbatoi di sicurezza integrati nel sottoscocca contengono fino a 3,3 kg di idrogeno compresso.
Questa quantità è sufficiente ad azionare il motore elettrico per coprire fino a 250 chilometri. Con una batteria completamente carica e i serbatoi di idrogeno pieni si raggiunge quindi un’autonomia teorica di ben 350 chilometri. Indipendentemente dal fatto che l’idrogeno dovrebbe essere prodotto con energia rinnovabile per essere in quantità sufficiente, esiste anche un altro problema rilevante: tutte le celle a combustibile realizzate finora (quelle a bassa temperatura) funzionano solo in un determinato intervallo di temperature.
Se la temperatura aumenta troppo, la produzione di energia diviene insignificante. Ecco perché tali celle a combustibile sono dotate di una tecnologia di raffreddamento e umidificazione ingombrante e costosa. E proprio qui scende in campo il tipo di cella a combustibile ad alta temperatura, sviluppata dalla Volkswagen. Essa elimina numerosi difetti della cella a combustibile a bassa temperatura impiegata finora.
Una nuova membrana ad alta temperatura, con elettrodi sviluppati appositamente, rende possibile sistemi di celle a
combustibile più compatti, più economici e più efficienti, come dimostrato dalla concept space up! blue presentata a Los Angeles
dalla Volkswagen.
La membrana ad alta temperatura, con gli elettrodi di nuova concezione, può essere portata fino a una temperatura di 160 gradi
con la stessa resa di potenza. Per il funzionamento del veicolo è prevista una temperatura di esercizio media di 120°C. Tutto ciò
senza umidificazione addizionale. Quindi, rispetto alla celle a combustibile a bassa temperatura, qui è sufficiente un sistema di
raffreddamento e di gestione dell’acqua notevolmente più semplice. In questo modo si riducono sostanzialmente gli ingombri, il peso e i costi!
Concetto di spazio
Come già dimostrato a Francoforte con la city car up! e a Tokyo con la space up!, anche la space up! blue è un piccolo miracolo di spazio. Con una lunghezza di soli 3,68 metri, un’altezza di 1,57 metri e una larghezza di 1,63 metri, offre lo stesso spazio di un veicolo sensibilmente più grande.
L’intelligente gestione dello spazio sulla space up! blue che, nonostante i 1.090 Kg delle celle a combustibile e delle batterie ha pur sempre un peso contenuto, è riconducibile principalmente alla disposizione del motore: il suo propulsore elettrico a emissioni zero, come già accadeva nel caso del Maggiolino e del Bulli, si trova dietro. E anche le batterie agli ioni di litio sono disposte nella parte posteriore. Nella parte anteriore, al contrario, trovano posto le celle a combustibile ad alta temperatura.
Design esterno
Il design esterno della space up! blue cita deliberatamente degli elementi di stile del leggendario pulmino Volkswagen Samba degli anni ’50. A questo riguardo sottolinea Klaus Bischoff, Capo del Design della marca Volkswagen: “Nello sviluppo della space up! blue, per noi designer il Samba è stato una fonte di ispirazione. In particolare negli Stati Uniti quel modello è ricordato con simpatia e ancora oggi costituisce un simbolo di libertà e un pezzo dell’identità della Volkswagen.
Stilisticamente era caratterizzato da vetri sul tetto, da una grafica coerentemente piatta e chiara e da un volto con l’anima. Abbiamo semplicemente trasferito questi elementi di stile alla space up! blue”. La space up! blue fa parte della New Small Family come terza variante. Tutte e tre le concept sono legate da una filosofia comune del design. Filosofia caratterizzata da un linguaggio della forma semplice e chiaro. I designer hanno deliberatamente rinunciato a ogni frivolezza superflua.
Per i colori degli esterni si è scelta una tonalità metallica fredda, color champagne, con la denominazione “Waterborne”. Verso l’alto, il tettuccio bianco nello stile del Samba fa da contrasto, con i suoi vetri panoramici laterali integrati e il pannello solare.
Mentre nella zona anteriore e posteriore la space up! blue riprende i tratti della concept up! presentata a Tokyo, la silhouette è stata concepita ex novo.
Lateralmente la concept presenta, come una volta il Samba, una superficie vetrata molto allungata, cristalli addizionali sul tetto e un montante posteriore molto evidente, potente e, nella sua forma, tipico della Volkswagen. Il montante anteriore è stato inoltre spostato ampiamente in avanti. Fra i montanti anteriore e posteriore si sviluppano le porte, ad apertura contrapposta. Quelle
anteriori e anche le posteriori si aprono tramite maniglie all’altezza dell’immaginario montante centrale.
Dal momento che le portiere si aprono in direzione contrapposta, e coprono quasi completamente l’intero spazio fra i passaruota, vale a dire l’intera lunghezza dei longheroni, tutti e quattro i posti a sedere sono raggiungibili con la massima comodità.
Design interno
Anche nella creazione degli interni i designer della Volkswagen hanno percorso strade d’avanguardia. I colori degli interni
corrispondono a quelli dell’esterno. Toni naturali color sabbia creano un ambiente accogliente. Questo spettro di colori è stato combinato con elementi di contrasto bianchi e dettagli traslucidi arancione.
Dall’accordo di tutti i colori, forme e caratteristiche nasce un interno familiare ma anche hightech.
E il clou è costituito dai materiali impiegati: gran parte delle superfici è composta da materiali riciclati. Il pannello comandi e il
rivestimento delle portiere sono costituiti da una cosiddetta bioplastica (biopolimeri). Si tratta di un materiale legato composto
da legno, materiali plastici e additivi, il cui aspetto granuloso è stato integrato direttamente nel concetto di creazione degli interni.
Concetto degli interni
La space up! blue è una quattro posti a tutti gli effetti, altamente confortevole anche sulle lunghe distanze. Infatti, i rivestimenti dei quattro sedili per conducente, passeggero e della parte posteriore sono costituiti da una schiuma airflow, che si adegua
automaticamente alla singola anatomia. Oltre a ciò, la posizione di seduta è piacevolmente sopraelevata e pertanto estremamente comoda.
Nonostante la presenza di motore, celle a combustibile e batterie, anche in questo caso è possibile affermare che, con
un’altezza interna (misurata fra le superfici delle sedute e il cielo del veicolo) di 1.030 millimetri davanti e di 1.015 millimetri dietro, l’offerta di spazio non viene ridotta rispetto alle versioni con motori a scoppio “tradizionali”.
Analogamente alla space up! presentata a Tokyo, è possibile ripiegare e smontare tutti i sedili. Quando li si ripiega solamente, si ottiene un piano di carico piatto con un volume di carico che può raggiungere i 1.005 litri. Se invece vi sono quattro persone a bordo, il volume del bagagliaio fino all’altezza del bordo del finestrino è pur sempre di 220 litri.
L’unità della consolle è stata concepita come modulo adatto a tutti i modelli della New Small Family quindi, con leggere modifiche, è quella della concept car presentata a Francoforte e della concept van presentata a Tokyo.