Gran Bretagna, una soluzione contro il traffico in autostrada: le corsie d’emergenza a pagamento
Quantomeno bizzarra l’iniziativa pensata dalla Highways Agency (la società autostrade inglesi), nel tentativo di aiutare il governo a introdurre la tariffazione stradale senza alienarsi le simpatie dei cittadini, malgrado quasi 2 milioni di inglesi abbiano firmato una petizione per opporvisi. Ricordiamo infatti che le autostrade inglesi non sono soggette a pedaggio, tranne che per brevissimi
Quantomeno bizzarra l’iniziativa pensata dalla Highways Agency (la società autostrade inglesi), nel tentativo di aiutare il governo a introdurre la tariffazione stradale senza alienarsi le simpatie dei cittadini, malgrado quasi 2 milioni di inglesi abbiano firmato una petizione per opporvisi. Ricordiamo infatti che le autostrade inglesi non sono soggette a pedaggio, tranne che per brevissimi tratti particolari.
Di che si tratta? In parole povere, gli amministratori dell’ente autostrade avrebbero proposto l’introduzione del pedaggio su una corsia più veloce delle altre, se non della stessa corsia di emergenza, che potrebbe essere usata da chi proprio non sopporta le code.
A dimostrazione di quanto questa proposta stia già suscitando polemiche, vi basti sapere che la corsia supplementare è stata immediatamente ribattezzata Lexus Lane, perché si ritiene che saranno solamente i più ricchi a poterne usufruire. A seconda dei tratti, la nuova corsia verrà ottenuta sia allargando la strada che permettendo di utilizzare la zona di emergenza già esistente.
Il pedaggio limiterebbe il traffico e sarebbe introdotto solo laddove effettivamente la nuova corsia è stata aggiunta, mettendo di fatto a tacere le lamentele delle associazioni di automobilisti, secondo cui i cittadini non devono sborsare altri soldi per servizi che già pagano con le tasse. In pratica, secondo l’ipotesi allo studio, sarebbe chi guida a decidere se rimanere sulla vecchia strada (e quindi viaggiare gratis) o pagare dazio e prenderne una più veloce.
E in Quanto al metodo di pagamento? Si potrebbe usare un sistema prepagato sul modello della congestion charge istituita a Londra o, in alternativa, si potrebbero installare telecamere a sensori in grado di leggere il numero di targa e di dedurre automaticamente quanto dovuto non appena la macchina transita sotto al dispositivo, sul modello telepass, per intenderci.
Non tutti sanno che non si tratta di una novità assoluta per le motorways: la M42 a sud-est di Birmingham è l’unica autostrada dove è consentito impegnare la corsia di emergenza in caso di traffico congestionato, ma la nuova norma riguarderà anche la M6 Birmingham-Manchester ed i tratti più trafficati della M1.
“Questa idea potrebbe fare la differenza”, ha spiegato Edmund King, direttore dell’Automobile Club britannico (RAC) “e convincere così la gente sui benefici della tassazione stradale, perché finalmente si vedrebbe che i soldi pagati servono davvero a qualcosa”.
Uno schema identico vige ormai da anni su alcune autostrade della California, dove si paga da 75 centesimi a 8 dollari per utilizzare la corsia “speciale”. Il prezzo varia ogni dodici minuti, a seconda del livello di traffico, aumentando necessariamente per scoraggiare troppe persone a usare quella «via di fuga»: un deterrente che, a detta degli americani, funziona a meraviglia, visto che le corsie a pagamento viaggiano molto più veloci rispetto alle altre.
Via | Corriere.it