El Mundo intervista il capo del marketing Opel: “Il cliente europeo è ipocrita”

Tra i tanti “pezzi grossi” radunatisi al Motor Show di Bologna in rappresentanza delle varie case, quest’anno c’è anche Alain Visser, che, per chi non lo conoscesse, è il direttore del marketing Opel. Il quotidiano spagnolo El Mundo ha realizzato con lui una interessante intervista, che ha toccato molti aspetti stuzzicanti.

Non tutti sanno ad esempio che anche il marketing ha un costo, peraltro elevato: per il solo cambiamento di denominazione della segmento D di Opel (non si chiamerà più Vectra, ma Insignia) verranno spesi “almeno 40 milioni di Euro, ma non si può fare altrimenti, quando si deve dare l’idea di un’auto profondamente rinnovata.”

Il nome dell’auto ha poi un’importanza superiore a quanto si crede nella creazione di un’identità di marchio che sia coerente, e che richiami immediatamente la casa cui fa capo un modello. Un esempio? Basti pensare alle stesse Opel.

A parte modelli “speciali” come la GT, hanno tutte nomi che finiscono in “a”: Agila, Corsa, Tigra, Astra, Meriva, Insignia, Zafira, Antara…E’ difficile crederci per un non addetto ai lavori, ma anche questi dettagli influiscono su di noi in maniera inavvertibile al momento di scegliere l’auto.

C’è spazio anche per qualche considerazione sulla clientela. “Gli europei -afferma Visser- sono dei clienti ipocriti. Cercano auto sempre più ecologiche e sicure, ma non sono disposti a pagarle di più, e quando si tratta di scegliere gli accessori non c’è dubbio che punteranno su un impianto stereo migliore, piuttosto che su un airbag in più.”

Affermazioni che tutto sommato rispecchiano la realtà. Del resto, il suo è un punto di osservazione decisamente privilegiato.

Via | ElMundo.es